ottantasei

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🩰🫧🌟🌺

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🩰🫧🌟🌺

apro gli occhi e vedo davanti a me simone con gli occhi chiusi, guardo l'ora e decido di alzarmi sbuffando

scelgo i vestiti e dopo averli indossati prendo il mio zaino e vado verso la scuola, solo dopo aver lasciato un bacio sulla fronte del biondo

mi incontro con aurora e le altre al solito bar davanti scuola e appena la campanella suona entriamo

appena mi siedo al mio banco mi si illumina il telefono e noto un messaggio di simone

"amore vuoi che dopo ti vengo a prendere?"

"se vuoi" "💟 stikers"

«è simone?» mi chiede aurora ed io annuisco

«si vede da come sorridi»

«smettila» dico guardandola male

«sai ieri mi ha portato al ristorante dove andavo sempre da piccola e poi ha dormito da me» dico sorridendo

«e poi?» chiede con un sorriso malizioso

«e poi abbiamo dormito, non sono esaurita come te» dico ridendo

«con gabriel?» chiedo io

«come sempre» dice sbuffando

«è lento il ragazzo»

«fin troppo»

«io lo lascerei stare» dico sorridendo

«non lo so, a me piace» dice lei ed io alzo le spalle

«ti ha scritto simone» dice lei ed io guardo il mio telefono

"io e giadina stiamo giocando sul tuo letto"
"📸 foto"

"vi amo"

"🎤 messaggio vocale"
"sentilo quando puoi, giada voleva dirti una cosa"

"dopo lo ascolto"

~

quando suona la campanella esco correndo impaziente di tornare a casa

«ciao amore» mi saluta simone baciandomi

«e tu che ci fai qui?» chiedo a mia sorella abbassandomi

«non volevo restare a casa con mamma» dice sorridendo mentre tiene la mano a simone

«c'era francesco a casa?» chiedo al biondo

«no»

«meglio così»

«perché?» chiede con uno sguardo interrogativo

«così»

«mimmi io domani per la mia festa voglio truccarmi come te» dice giada

«se mamma dice che va bene, ti trucco»

«ma io sono grande come te quindi va bene» dice toccandomi le guance

«addirittura così grande?» chiede simone ridendo

«e forte» aggiunge lei

«grande e forte» continua lui

una volta arrivati a casa e aver mangiato mi metto sul mio letto accompagnata da simone

«posso farti una domanda?» mi chiede lui appoggiando la testa sul mio petto

«ho paura»

«che nome daresti a tua figlia?» mi chiede lui

«perché questa domanda?»

«no tranquilla lascia stare» dice mettendo una mano sul mio fianco

«isabel, dalila o emma» dico dopo attimi di silenzio

«mh?» chiede lui con gli occhi chiusi

«mia figlia la chiamerei isabel, dalila o emma»

«e invece come te la immagini una casa tutta nostra?» continua lui

«come quelle dei film» dico io e lo sento sorridere

«perche queste domande?» continuo io

«perché io il mio futuro me lo immagino solo con te» dice guardandomi ed gli rubo un bacio

«ti amo» sussurro sulle sue labbra e lui mi ribacia

«cosa farai domani per il compleanno di giada?» mi chiede

«l'unica cosa che so è che diventerà una mini me» dico ridendo

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora