settantadue

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🩰🌷☀️🎀

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🩰🌷☀️🎀

«no raga» dice ayle mettendosi le mani sul viso «che avete combinato?»

«tanti auguri» diciamo in coro mentre il cantante si avvicina a noi

«auguri, ti voglio bene» dico abbracciandolo, lui mi sorride

«anche io» mi risponde lasciandomi un bacio sulla testa

«andiamo sul cibo dai» dice sorridendo il toscano avvicinandosi al rialzo con al di sopra tanti tipi di stuzzichini

«tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri ad ayle, tanti auguri a te» cantiamo in coro mentre lui sorride imbarazzato

«grazie, vi amo» dice prendendo una patatina e mangiandola per smorzare l'imbarazzo

«discorso, discorso» urla nicholas per due volte, come al solito

«allora, devo partire dal fatto che non me l'aspettavo, non avrei mai pensato di essere qui, di fare vent'anni qui dentro. qui ho trovato delle amicizie vere. fuori non avevo tutte queste amicizie, non avevo tutta questa confidenza con delle persone quindi grazie, grazie a tutti» dice lui

«grazie a te» dice la maggior parte della gente

«prego» sento dire da qualcuno e mi metto a ridere accompagnata dagli altri

«potete mangiare» dice ayle vedendo che nessuno si muoveva

ci abbuffiamo sul cibo, nel mentre parte la musica e petit fa un giro in aria

«ormai devi cambiare categoria» dico al cantante che mi sorride

«vengo nella tua squadra» dice lui facendomi quasi ingozzare con il cibo che avevo in bocca

«che ti ridi? ti farei competizione» dice lui rubandomi una patatina dal piatto

«si amò» dico sorridendo, lui si allontana andando a mangiare

mi avvicino al tavolo di fianco a gaia per prendere qualcosa da mangiare

«qui ci facciamo anche la cena» mi dice gaia facendomi ridere

«anche la colazione per domani» dico prendendo un piattino

«cos'è che stai mettendo?» chiede simone avvolgendomi da dietro

«la crema» dico girandomi verso di lui e sorridendogli

«posso provarla?» chiede il biondino

«certo» dico «però devi andare a prenderti un cucchiaio, se non vuoi il mio, perché qui c'è solo questo»

«pensi che mi faccia schifo, stiamo attaccati ventiquattro ore al giorno» mi dice lui

«si hai ragione» dico sorridendo

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora