ventuno

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🩰🌷☀️🎀

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🩰🌷☀️🎀


«c’è un compito» dice maria a noi ballerini

«io?» dice chiara per prima

«chiara no»

ognuno dice il proprio nome ma maria continua a ripetere di no

«mari li abbiamo detto tutti» dico ridendo

«io? nicholas?» dice il moro

«si nicholas sei tu» dice maria

«scontato» dice il moro andando a prendere la busta

è un passo a due con giulia pauselli

«raga ma è tutto staccato, non è un passo a due e poi è pieno di tecnica» dice nicholas

«vai a parlare a raimondo» consiglio al ballerino

«il fatto che mi fa girare è che continua a ribadire che sono antidanza ma tanto è un suo pensiero e non cambia»

anche per kumo c’è un compito

«oddio spacca» dico io battendo le mani

«ho studiato heels 3 anni perché sono stato obbligato dalla mia accademia quindi si può fare» dice lui motivato

entrambi i ragazzi vanno dai rispettivi prof

~

io e angela siamo state scelte per fare una sopresa della mamma a mida

«ciao» dice mida entrando dal cancellone della casetta

«come è andata la lezione?» gil chiedo io

«benissimo. una delle lezioni più fighe della mia vita, sono felicissimo» dice lui con un sorriso in volto

«io e lei dobbiamo darti una cosa» dice angela indicandomi

«che cosa? un bacio? un abbraccio?» chiede lui confuso

«no, questa» dico io tirando fuori un foglietto dalla tasca dei miei pantaloni

«che cos’è oddio» dice lui aprendola

legge a bassa voce

«che cosa vuol dire che sotto l’albero la troverò» dice lui recandosi vicino all’albero

«mi viene da piangere, che è sta roba» dice ridendo

«cerca» dico io

«no questa è mia mamma» dice lui sedendosi sulla panchina

mi siedo affianco e lui e gli metto una mano sulla spalla

finisce di leggere la lettera

«avete un rapporto stupendo» dico io

«lei è la donna della mia vita. non saprei che fare senza di lei. la amo» dice lui. mi scende una lacrima

«che fai piangi?» dice lui abbracciandomi

«mi ricorda il rapporto tra me e papà» dico io sulla sua spalla

mi dà alcuni baci sulla testa

«è fiero di te» dice lui

~

«simone!» lo rimprovero per la quarta volta nel giro di 5 minuti

«se mi rovini la ricetta ti giuro che ti picchio» dico guardandolo male

«dai amore, non ci credi neanche tu» dice lui abbracciandomi da dietro

stiamo preparando il tiramisù con la ricetta di mia nonna ma il biondo non collabora e continua a farmi dispetti

«prendimi il vassoio che è la» dico indicando un vasetto continuando a girare con la spatola

«non ho voglia» dice lui dandomi alcuni baci sul collo

«dai, io non posso muovermi mi stai bloccando la vita» dico ridendo

«andiamo insieme» dice lui iniziando a camminare con me incollata davanti nell’abbraccio

«uno» e facciamo un passo «due» e ne facciamo un altro e così via

«vuoi vedere che cadiamo?» dico ridendo

«siamo due ballerini, l’equilibrio è il nostro» dice lui stringendo ancora un po’ la vita

~

«a tavola» urlo per farmi sentire

preparo i piatti pieni di pasta e li lascio sul balcone, ognuno viene a prendersi il proprio

«simo, mi passi un piatto?» chiede stella toccando il braccio al ragazzo che si era alzato a prendere l’acqua

«certo» dice simone tornando con due piatti in mano, il suo e quello della cantante

inarco le sopracciglia e osservo la scena. lei gli sorride e gli lascia un bacio sulla guancia

dopo incrocio lo sguardo con chiara e lei mi fa segno di stare tranquilla. mi conosce, sa come potrei agire

prendo il mio piatto e mi incammino verso il tavolo

«vieni» dice simone battendo la mano sulla sedia di fianco lui

mi siedo

«non sapete che le faccio» dico a chiara, gaia e sofia a bassa voce

«se pensavo potessimo diventare amiche, mi rimangio tutto» dico io «l’avete vista pure ieri?» chiedo alle ragazze

«si. ma in generale da tutta la settimana amo fa così» dice sofia

«le strappo i capelli» dico

sento simone far finta di ingozzarsi con l’acqua

«mi fa piacere tu sia gelosa ma per me ci sei solo tu» dice lui al mio orecchio passandomi una mano sulla coscia

lo manderei a fanculo ma quel gesto mi ha tolto la capacità di parlare

«solo tu» ripete il ragazzo continuando a passare la mano sulla mia coscia, arrossisco e sospiro

«ci sono altre persone con noi simone» dico mettendomi una mano sulla fronte per non far vedere il mio rossore

«non mi interessa. quando ci siamo io e te, è come se non ci fosse nessun altro» dice lui guardandomi negli occhi

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora