ottantadue

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🩰🫧🌟🌺

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🩰🫧🌟🌺

"amo sono sotto, scendi" leggo il messaggio apparire sullo schermo del telefono da parte di aurora, la mia migliore amica

"ma sei venuta sul serio? ti avevo detto che non c'era bisogno" le rispondo mandandole poi uno sticker della bambina coreana

"lo vedo come stai e non mi piace per niente, finché non sorridi non ti lascio andare" leggo sullo schermo e sorrido a quelle parole

«amore c'è aurora di sotto, vai a fare un giro con lei?» mi chiede mia mamma entrando nella mia camera

«si, vado in centro credo» le rispondo infilandomi la felpa e il giacchetto

«prendi la borsa e non rientrare a casa tardi, stasera viene nonna a mangiare» mi spiega brevemente

«va bene, a dopo» dico superandola e scendendo velocemente le scale del mio appartamento

«ce l'hai fatta» dice aurora avvicinandosi a me e dandomi un abbraccio

«andiamo in centro?» mi chiede lei ed io annuisco

~

camminiamo fianco a fianco per il centro di roma, esaminando le vetrine con uno sguardo.

«cami, so che le cose con simo sono complicate ora, ma oggi è tutto su di noi. cosa ne dici se cerchiamo di rilassarci e dimenticare per un po'?» mi chiede lei notando il mio sguardo perso

«è solo che non so più cosa pensare. abbiamo litigato su cose stupide, e ora tutto sembra così pesante» cerco di spiegarle, guardando verso gli antichi palazzi di roma

la mora mi mette una mano sulla spalla come per confronto e forzo un sorriso

«posso capirti. ma ricorda, siamo qui insieme. cosa ti farebbe sentire meglio ora? un giro per il mercato, una sosta in un parco o forse un po' di shopping?» mi chiede gentilmente e alzo lo sguardo, un piccolo sorriso comparve sul mio volto

«ho visto che hai sorriso, ne fai un altro?» mi chiede aurora

«uno può bastare» dico ironicamente «forse un giro nel parco potrebbe farmi bene. dimentichiamo i problemi per un po' e concentriamoci solo su di noi» le dico e lei annuisce felice della mia affermazione

«andiamo in un posto in cui andavamo sempre da piccole?» chiede aurora guardandomi

«villa borghese?» chiedo e lei annuisce felice «andiamoci»

passeggiamo verso villa borghese con la speranza che il verde potesse farmi dimenticare tutto per un po'

«avevi ragione, mi sento già meglio» dico appena varchiamo le soglie del parco

«e pensa che siamo solo all'inizio di tutto quello che faremo oggi» dice aurora mettendomi una mano sulla spalla  

«che ne dici di un caffè?» chiedo alla mora di fianco a me che subito annuisce

«ci fermiamo a questo bar?» chiede lei ed annuisco

entriamo nel bar e ci dirigiamo al bancone

«per me un caffè» dice la ragazza affianco a me «tu che prendi?»

«per me cappuccio» dico alla barista

«volete anche un dolce o qualcos altro?» ci chiede gentilmente la signora dietro al bancone

«due biscotti» mi anticipa nella risposta aurora

«no amo, non lo volevo» dico sbuffando a bassa voce e lei ride, facendo ridere pure me

«sono 4 euro e 5 centesimi» ci dice

«pago io» dice la mora tirando fuori i soldi dal portafoglio

«che scassa cazzo che sei, perché non posso pagare io per una volta?» chiedo

«ecco adesso ti riconosco, stavo iniziando a preoccuparmi» mi dice, facendomi sorridere

ci sediamo ai tavoli interni del bar

«hai sentito che andrò a fare una vacanza in giappone a settembre?» mi chiede la ragazza mentre addento il biscotto

«non lo sapevo, ma sono felice per te. ti divertirai tantissimo, ne sono sicura» dico sorridendole

«non ho ancora pianificato nulla. vorrei visitare però tokyo e osaka» mi dice frenetica

«devi andare assolutamente a vedere i quartieri tradizionali di tokyo» le dico e lei sorride

«lo terrò a mente. se hai voglia di venire con me, sarebbe bello» dice successivamente

«mi piacerebbe ma a settembre parto per new york, ho una borsa di studio alla ailey school» le spiego

«ah è vero, me ne ero scordata» dice facendomi ridere

«cosa facciamo?» chiedo dopo che entrambe abbiamo finito la merenda

«io direi shopping» propone aurora e subito mi affianco a lei

ci incamminiamo verso le boutique alla moda lungo via del corso, entrambe determinate a trovare qualcosa di speciale

«questo vestito è stupendo, dovresti assolutamente provarlo» mi consiglia la mia amica notando un vestito in vetrina

«io? stai scherzando?» dico guardando l'abito che ha proposto per me

«il colore sarebbe perfetto per te, e immagino che attirerebbe l'attenzione di tutti» mi rassicura la ragazza

«forse hai ragione, rora. un po' di colore potrebbe fare al caso mio oggi» dico

«allora non perdiamo tempo e entriamo a provarlo» dice aurora spalancando la porta del negozio

«buongiorno, posso esservi utile?» chiede la commessa

«voleva provare il negozio in vetrina» mi indica la mia amica

«te lo porto subito» dice la signora e la ringrazio

appena ritorna con il vestito, entro in camerino per provarlo

«stai benissimo» dice aurora appena tiro le tende dal camerino

«dici di sì?» le chiedo per un'ulteriore conferma, lei annuisce con un sorriso nuovamente

~

dopo aver acquistato il vestito, continuiamo a camminare per i negozi, creando un'atmosfera leggera e spensierata.

mi avvicinai a un elegante negozio di gioielli, catturata da uno splendido bracciale esposto in vetrina

«che ne dici, cami? un altro piccolo regalo per te stessa potrebbe essere proprio quello di cui hai bisogno oggi» mi dice

«si penso che lo prenderò» dico annuendo, sentendomi coinvolta nell'entusiasmo della mia amica

vado verso le casse per pagare il bracciale che luccica molto

«quel braccialetto brilla» mi si avvicina aurora

«tanto» confermo appena uscita dal negozio

«quindi devi brillare anche tu, non voglio più vederti stare male, intese?» mi chiede

«intese» dico gettandomi tra le braccia della mia amica

«ti voglio bene» sussurro ricevendo un bacio sulla guancia

«anche io»

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora