Akaashi e Koutarou tornarono alla tenuta dei Bokuto la mattina seguente, portando con sé tutti i bagagli necessari per la lunga vacanza. Come di consueto, fu la maggiore delle sorelle ad andare a prenderli direttamente all'università. Questa volta però, l'ibrido di coniglio non si sentiva più intimorito come durante la loro prima visita. In fondo, benchè la madre di Koutarou non fosse una persona perfettamente amichevole, non la si poteva certo definire un mostro. Keiji comprendeva quanto fosse preoccupata per suo figlio, ma non condivideva il mondo in cui lei lo dimostrava. Tuttavia, riusciva comunque a provare un certo grado di empatia nei suoi confronti.
La tenuta era maestosa, esattamente come la ricordava: intimidatoria, per usare un eufemismo. Spesso dimenticava quanto fosse ricca e influente la famiglia del suo compagno. Vivevano in un mondo completamente diverso dal suo, abituato com'era a una vita semplice, in una fattoria sperduta nel nulla, e non certo a una villa con cancellate dorate e siepi perfettamente curate.
Con sua sorpresa, i genitori di Koutarou li attendevano alla porta, pronti ad accoglierli e a dar loro il benvenuto. Suo padre, Yamato, fece un piccolo cenno di saluto a Keiji, accompagnato da un lieve sorriso. Sua madre, Shiro, sospirò e tentò di sorridere a sua volta. Almeno ci stava provando, pensò Keiji. Sadako e Haru, invece, portarono un po' più di entusiasmo al gruppo, felicissime di congratularsi con loro di persona.
«Posso vedere il marchio?» chiese Sadako, con le mani giunte per l'emozione.
Keiji abbassò un po' il maglione per rivelare il marchio di accoppiamento, provocando urla di gioia tra le ragazze. Koutarou mostrò il proprio con un sorriso radioso, ridacchiando mentre le sorelle commentavano su quanto fosse carino.
Sorprendentemente, Shiro non disse nulla riguardo ai marchi. Tenne per sé le sue solite battute scortesi e pungenti, limitandosi a fare un cenno per invitarli a entrare. Il maggiordomo, Yamiji, si occupò di portare le loro valigie nella stanza di Koutarou, mentre gli altri si riunivano nel salotto per il tè.
L'atmosfera era decisamente più leggera rispetto al principio, e Keiji non potè che esserne grato. Anche Koutarou sembrava di buon umore, sollevato dal comportando più adeguato di sua madre.
«Allora, abbiamo completato tutti i preparativi per la festa. La terremo qui, in giardino, e ci saranno tutti», spiegò Haru con entusiasmo. «Non preoccuparti, Keiji, anche la tua famiglia è stata invitata. Li ho già contattati per avere conferma.»
Keiji annuì, sebbene ancora un po' nervoso; non sapeva proprio cosa aspettarsi da una festa per celebrare un legame. L'unica cosa che Koutarou gli aveva spiegato, era che si trattava di una tradizione tipica dell'alta società.
«Ciascuno dei nostri partner commerciali sarà presente», annunciò Yamato. «E anche il consiglio d'amministrazione. Sono tutti emozionati di potersi congratulare con voi. All'inizio, quando ho detto che mio figlio si era legato a un coniglio, hanno pensato che fosse uno scherzo!» esclamò, sorridendo.
«È quello che pensa la maggior parte della gente», borbottò Shiro, senza traccia di ironia.
Koutarou emise un lieve brontolio di disapprovazione. Le sue orecchie si appiattirono e la coda gli si irrigidì leggermente.
«Ho spiegato loro quanto fossimo lieti di avere Keiji nella nostra famiglia», continuò Yamato con tono rassicurante, per poi rivolgersi direttamente al ragazzo, sorridendogli. «E te lo confermo, siamo davvero felici di averti con noi. Ormai fai parte della famiglia, e siamo entusiasti di potervi ospitare entrambi per qualche settimana.»
Keiji strinse leggermente la mano del suo Alpha calmandolo all'istante. In cuor suo, il coniglio era orgoglioso di avere un tale effetto sul lupo, sempre in grado di domarlo e tranquillizzarlo con i gesti più semplici.

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Imprinted (BokuAka)
FanfictionKeiji Akaashi, un coniglietto ibrido, intraprende una nuova avventura alla Musubi University. Essendo un ibrido di preda Omega, è una vera rarità al campus, ma è determinato a iniziare il suo percorso nel miglior modo possibile. Quando i suoi occhi...