Dopo quella sera non incontrai più Jeongin durante le mie pedalate mattutine. Di lui non c'era più nemmeno l'ombra.
Lo rividi dopo una settimana perché venne a prendere qualcosa da bere al locale.
Come la volta precedente, entrò quasi ad orario di chiusura."Chi si vede..." dissi non appena vidi sbucare quella testa biondo platino all'entrata.
Si sedette in una delle sedie di fronte al bancone senza dire nulla, il solito vecchietto era già andato via.
"Posso avere un Mojito per favore?" chiese poi.Iniziai a prepararlo.
"Che fine hai fatto? Non vendono più gelati da Ben?" chiesi ironicamente.Mi guardò di sbieco.
"Sono ricominciate le lezioni, se provo anche solo a pensare di saltarle mi uccidono.""Capisco... beh sono contento che non passi la tua vita semplicemente a fissare il vuoto mangiando un gelato"
Mi lanciò un'altra delle sue occhiate.
Generalmente ero una persona gentile, eppure la presenza di Jeongin faceva nascere in me la costante voglia di stuzzicarlo.
Gli porsi il suo bicchiere, una volta finito di preparare il cocktail.
"Quindi cos'è che studi?" domandai curioso.Dopo aver preso il primo sorso mi rispose:
"Storia e lingue antiche""Uh, interessante..."
Continuai a pulire le ultime cose rimaste.
"Comunque sai, il locale è aperto anche prima... non devi per forza venire sempre a quest'ora...""Non mi piace la confusione." rispose secco.
"Capisco... beh se può esserti utile il giovedì è solitamente quasi vuoto a qualsiasi ora... potresti pensare di passare"
"Mh... vedrò..." disse mandando giù un altro sorso.
"Domani mattina hai lezione?" chiesi.
"Già."
"A maggior ragione, dovresti cercare di non andare in giro a quest'ora..."
"Ti stai preoccupando per me o stai cercando di farmi capire che dovrei smetterla di venire ad orario di chiusura?"
Restai bloccato per un attimo. Non mi aspettavo una risposta così incalzante da lui.
"Forse tutti e due" dissi onestamente, sorridendo imbarazzato.La sua espressione non cambiò per nulla.
Finì il suo drink, pagò e mi salutò:
"Ci si vede" disse, già oltrepassata l'entrata.Amy continuava a farmi domande riguardo questo strano ragazzo.
Il fatto che Sasha le aveva raccontato di averlo visto passare più volte nel pomeriggio iniziò ad alimentare le ipotesi di Amy secondo cui lui fosse segretamente innamorato di me.Ed io continuavo ad ignorarla.
Almeno però forse questo avrebbe messo fine alla sua fissazione per la ship "Felix x Sasha".Non aiutò per niente il fatto che Jeongin venne a trovarmi nel giorno in cui gli avevo suggerito, che fosse sempre solo e che spesso restasse lì per un po' di tempo a guardarmi lavorare o, a volte, a scambiare qualche chiacchiera, persino col vecchietto abituale.
Apparentemente, improvvisamente, avevo iniziato a stargli simpatico e lui era diventato molto più socievole, a modo suo.
Ogni tanto mi parlava di quello che stava studiando.
Io iniziai a parlargli della mia passione per la chitarra, e anche del fatto che ero andato in blocco e non riuscivo a finire un arrangiamento da settimane.Mi chiese di fargli ascoltare quello che avevo scritto, una volta che fossi riuscito a completare l'arrangiamento.
Decise anche di lasciarmi il suo numero.
E ovviamente Amy cominciò con le strane occhiatine.
Sinceramente non pensavo Jeongin fosse interessato a me in quel senso, sembrava più come se qualcuno lo stesse in qualche modo incitando a fare amicizia con me.
Un po' come faceva Amy alla fine.
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Black petals of a Blue rose - MAXIDENT
Mystery / ThrillerQuesta storia è nata prendendo ispirazione dalle prime scene del primo trailer di MAXIDENT, Stray Kids. Trama. Un ragazzo si ritrova catapultato in una grande città senza una meta ben precisa. Cosa lo ha condotto lì? Chi è? Riuscirà a fuggire abbast...