"Sei pronto?" chiese Ilde, rientrando in camera.
Il rumore dei tacchi alti risuonava nella stanza.
"Quasi fatto" risposi, facendo entrare nell'asola l'ultimo bottone della camicia, davanti allo specchio.Mi si avvicinò.
"Fatti guardare..."Mi voltai e lei mi osservò attentamente.
"Sei più carino se questo lo sbottoniamo" disse con un sorriso, sganciando un bottone della camicia, lasciandomi il collo e la pelle sotto la clavicola scoperti.Mentre lei finiva di preparare la borsetta, indossai le scarpe di pelle nuove. Chissà quante migliaia di dollari le erano costate...
Uscimmo dall'appartamento.
Una volta scesi al piano terra con l'ascensore, ci inoltrammo fuori dall'edificio.
Il suo autista ci aspettava nel parcheggio, proprio davanti l'uscita.Entrammo in macchina.
Ormai quell'ambiente, con il suo odore vanigliato e i vetri oscurati, era diventato familiare per me."Hai impegni in questi giorni?" mi chiese la ragazza.
"Non credo, perché?"
"Vorrei farti conoscere una persona stasera, ha bisogno del tuo aiuto per un progetto..."
"Di che tipo?" domandai.
"Fotografia" rispose la ragazza, mentre l'auto sfrecciava silenziosamente tra le luci della città e quelle degli altri mezzi.
"E come potrei aiutarla?"
"Le servirebbe un modello. Ti ha visto nelle mie storie private su Instagram e mi ha chiesto di te..."
"Potrebbero esserci dei problemi al riguardo, vorrei evitare di apparire troppo sui social"
"Sta tranquillo, è una cosa per l'università. Ti spiegherà tutto lei più tardi, ci sarà sicuramente... nessuno manca alla festa di chiusura del semestre..." disse ricontrollando il trucco su un piccolo specchio.
A causa del traffico, arrivammo alla sede dell'Università dopo circa tre quarti d'ora.
Era davvero enorme, così tanto da avere dieci entrate. Era come una vera e propria città, c'erano persino bar e piccoli negozietti dove poter comprare l'indispensabile per le lezioni.
La macchina ci lasciò vicino la nona entrata, poiché sarebbe stato difficile entrare, vista la confusione.
"Questa è la zona che viene usata per le conferenze, i meeting, i corsi di aggiornamento... in generale tutto ciò che implichi una grande quantità di gente o relazioni pubbliche dell'università.
C'è una sala conferenze ma c'è anche uno spazio enorme in cui si tengono questo tipo di serate, qualche volta l'anno" spiegò, mentre ci incammnavamo per i viottoli circondati da un enorme giardino."È davvero bello qui"
"Vale i soldi che si pagano per studiarci" disse indifferente.
Doveva essere scocciata per non esser potuta arrivare fino all'entrata in macchina...
Una volta giunti davanti l'edificio notai diversi steward indaffarati ad accogliere gli ospiti e controllare i nominativi.
Ilde diede il suo e non mi chiesero neppure come mi chiamassi, ci fecero entrare immediatamente augurandoci una buona serata.
Già per i corridoi di quella parte dell'edificio Ilde incontrò tanti conoscenti e mi presentò ad alcuni di loro, nonché ai professori del suo corso.
"Questa sera ci saranno praticamente tutti" disse con tono indecifrabile
"E ti rallegra la cosa?"
"Avrei preferito stare a casa pur di non vedere certa gente, però non gli darei mai la soddisfazione di vedermi mancare. E poi sono con te... mi invidieranno tutti" disse sorridendo, prendendomi sottobraccio.
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Black petals of a Blue rose - MAXIDENT
Mystery / ThrillerQuesta storia è nata prendendo ispirazione dalle prime scene del primo trailer di MAXIDENT, Stray Kids. Trama. Un ragazzo si ritrova catapultato in una grande città senza una meta ben precisa. Cosa lo ha condotto lì? Chi è? Riuscirà a fuggire abbast...