«Ciao. Ti serve qualcosa? Ti sei...» la ragazza dal caschetto biondo cenere e due iridi ambrate osserva il mio pigiama con un sopracciglio inarcato. «Persa?»
Chi è questa donna? E perché ha aperto lei la porta e non Miles?
«Sto cercando Miles. È in casa?»
Un cipiglio le increspa il viso abbronzato, segno che non è di queste parti, come già mi aveva fatto intuire il suo accento più marcato.
«È sotto la doccia. Posso lasciargli un messaggio se vuoi, tanto passerò la giornata e la notte qui.»
Ci tiene ad informarmi e qualcosa nel suo sguardo poco amichevole mi dice che non si sarebbe mai persa l'occasione di farmelo sapere.Mi sale una rabbia improvvisa. «E tu saresti?»
«Victoria» mi rifila un'occhiata quasi infastidita. «Sono qui per sistemare le cose con Miles. Sai... il bambino ha bisogno di stare in un ambiente sicuro e familiare.»
E tutto d'un tratto... lo vedo.
Seguo il movimento della sua mano, delicato e calcolato, che si posa sul pancione. Cosa a cui non avevo fatto caso fino a un istante fa.
Si massaggia la pancia e sorride dolcemente.
Non serve che dica niente.Un pugno allo stomaco.
Le lacrime minacciano di uscire.Come è possibile?
Fino a poche ore fa era a casa mia e diceva quelle cose...Ricordo anche che mi aveva detto che la sua ex stava con il suo migliore amico.
Ma se fosse una bugia?«Allora? Devi lasciargli qualche messaggio?»
«Digli solo che... non importa. Buona giornata.»
•••
Mi sveglio in piena notte a causa del rumore continuo e prepotente causato dal vento che picchia sulla finestra.
Un temporale freddo e notturno squarcia il cielo.
Lancio una veloce occhiata a Mackenzie e fortunatamente sembra dormire beatamente, stretta al suo peluche marrone, a differenza mia, che sono nervosa e ormai senza sonno.
Mi assicuro di chiudere la finestra e spostare le tende, prima di afferrare il cellulare dal comodino e scendere al piano di sotto.
Tra uno sbadiglio e l'altro mi preparo una cioccolata calda e faccio partire un episodio di Modern Family in tv.
Sto per addormentarmi sul divano, quando una notifica al cellulare non risuona per la stanza silenziosa.
C'è la luce accesa nella tua cucina. Sei tu?
Miles.
Al posto di rispondere al suo messaggio, scorro in basso finché non arrivo a quelli con James.
Gli ultimi messaggi che mi ha inviato risalgono a pochi giorni fa.
In tutti si scusa ancora e mi chiede come sto.Faccio un respiro profondo.
Il rancore non ti porta da nessuna parte.Digito.
Non è stata colpa tua. Eri stanco. Avrei solo voluto esserci io al suo posto...La risposta mi arriva subito dopo.
Sono sicuro che lui non sarebbe d'accordo. Non potrò mai tornare indietro, mai liberarmi di questo senso di colpa, ma sono felice che tu sia qui. Ti voglio bene, Stella.

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𝐕𝐢𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞
ChickLit«Pensi davvero che solo perché sei alto quanto una giraffa e hai gli occhi di due colori diversi io possa essere attratta da te?» «Non lo penso. Lo so e basta.» Stella Mills è una una madre single ventiquattrenne, che si destreggia quotidianamente t...