James mi osserva, in attesa che dica qualcosa.
"Posso accompagnarti a casa?"
Mi ha chiesto poco fa.Ho sbagliato con lui, me ne rendo conto, dovevo essere sincera, ma non lo sono stata nemmeno con me stessa.
Come potevo esserlo con qualcun altro?Ashley sembra avere un radar che le segnala ogni qualvolta sono in difficoltà, o forse è solo la telepatia dovuta ai tanti anni di amicizia, perché smette di ballare – mollando il ragazzo come se niente fosse – e mi raggiunge.
Guarda me con un sorriso, poi James con aria annoiata.
«Tutto bene?» si preoccupa.
«Sì, James vuole darmi un passaggio... tu torni con loro?»
Ash fa una smorfia. «Okay, puoi andare con lui, ma ad una condizione: stai ancora dieci minuti con noi, la serata non deve finire così presto e tu sei single.» specifica.
Guardo James dispiaciuta.
La mia amica non ha avuto molto tatto e infondo lui con me si è sempre comportato bene. Non merita di essere trattato così.«Mi prendo qualcosa da bere, non voglio darti fretta, Stella. Ti aspetto seduto al bar.»
«Quel tipo è un pesce lesso... non mi sorprende che non ci sei nemmeno andata a letto.»
«Ash!»
«Cosa?! È la verità! Hai bisogno di uno stallone vichingo, Stella, uno di quelli che ti fa contorcere dal piace-»
«Andiamo a ballare!» la interrompo prima che possa dire altre oscenità.
Non rimaniamo ancora molto al locale, anche perché Zahira deve andare al lavoro tra qualche ora e Maylin deve studiare per un esame, così, assicurandomi che prendano un taxi e che tornino a casa insieme, io vado in macchina con James.
Inizialmente regna il silenzio. Io ho ormai sonno e l'alcol che ho in corpo mi fa chiudere gli occhi e appoggiare la testa sul sedile.
«Come sta Mackenzie?»
«Sta bene. È rimasta a dormire a casa di una sua amichetta. Domani la porto al cinema.»
Nonostante tutto, entrambi ci rivolgiamo un sorriso.
Perché è proprio lì che ci siamo conosciuti.Nonostante tutto, James è una brava persona.
È quel genere di ragazzo romantico che spesso inceppa nella relazione sbagliata.
In questo caso sono io quella sbagliata, non lui.Sono io quella che non riesce a lasciarsi totalmente andare, quella che dopo anni, ancora non riesce a donare il suo cuore ad un altro uomo.
Durante uno stop, James risponde ad una telefonata tramite il Bluetooth della sua auto, io nel frattempo prendo il cellulare e guardo qualche storia.
Ashley ha messo dei miei video imbarazzanti, menomale che le mie madri non usano i social.
Scorro tra le varie storie, finché non ricevo una notifica.
Allora Stella Mills sa anche come divertirsi.
Miles.
Deve aver visto la storia di Ashley.
Ed eccola. La vibrazione. Quel sentimento invisibile e confuso, che mi provoca dei piccoli brividi sulle braccia.
Avevi dubbi, per caso? Gli rispondo.
Certo che sì :)
Sei uno stronzo, Mallard.
Se stai rispondendo ai miei messaggi vuol dire che non stai più ballando in maniera sexy con quella ragazza, immagino
Infatti, ma come ballo o non ballo non sono affari tuoi, giraffa
Giraffa?????
Proprio così
Domani ti faccio pulire l'intero locale
«Eccomi, scusami. Mia sorella voleva sapere dove avessi lasciato la pentola per la cioccolata calda.» esclama James.
Scherzo, non venire a linciarmi :)
mi invia un altro messaggio.«Stella, ci sei?» attira la mia attenzione con un gesto della mano.
«Sì, scusami. Stavo avvertendo mia madre del mio ritorno.» mento.
Metto via il cellulare.
Ora sto sorridendo.
Il sonno mi è passato.«Tua madre deve essere davvero simpatica.» dice.
«Ehm... sì, lo è, diciamo... perché?»
«Perché stai sorridendo come non ti ho vista fare da quando sei entrata in macchina.»
Mi sento subito in colpa.
«Ehi, scherzavo.» specifica, quando nota il mio cambio di espressione.
«Di cosa volevi parlarmi?»
Ora tocca a lui cambiarla.
Si rabbuia.Mi guarda con preoccupazione, finché non è costretto a portare nuovamente lo sguardo sulla strada.
Il suo cellulare suona di nuovo e lui sembra quasi sollevato. Una voce femminile risuona nell'abitacolo, grazie al bluetooth.
Non presto attenzione a quello che dice, so solo che è ancora sua sorella.
"Morgan, ora devo andare... sono in compagnia." dice James.
Sto quasi per appisolarmi, quando sento qualcosa che mi fa sgranare gli occhi.
"Sei con lei, vero? Con Stella? Le hai già detto la verità?"
D'istinto lo guardo. Lui chiude la chiamata e mi sorride in maniera incerta.
«Quale verità?» domando subito.
«Siamo quasi arrivati. Ti racconterò tutto.»
«Mi stai mettendo ansia, James.»
«Promettimi solo che non mi odierai.» sembra veramente preoccupato.
«Perché dovrei odiarti?» mi esce una risatina nervosa.
Nessuna risposta.
Passano diversi minuti, passati in totale silenzio.
James ferma l'auto fuori dal mio vialetto.
Gira il viso triste verso di me e mi guarda con apprensione.«Ho sbagliato, Stella. Ho fatto una cosa imperdonabile, e fidati se ti dico che mi sento in colpa ogni giorno...»
«Mi stai facendo preoccupare... che succede?»
Allunga le mani verso di me e io gliele stringo, perché capisco che in questo momento ne ha bisogno. E forse ne ho bisogno anch'io.
«Quando ti ho vista al cinema, quel giorno, ero così felice, non sai quanto, ma il destino a volte si prende gioco di noi... perché non appena ho capito chi fossi in realtà, ho dovuto tenere una maschera, Stella. Volevo dirti la verità, ma non volevo perderti, non volevo farti soffrire.»
«Quale verità?» mi agito.
«Ti conosco da più tempo di quando tu possa pensare, Stella. Da sette anni.»

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𝐕𝐢𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞
Romanzi rosa / ChickLit«Pensi davvero che solo perché sei alto quanto una giraffa e hai gli occhi di due colori diversi io possa essere attratta da te?» «Non lo penso. Lo so e basta.» Stella Mills è una una madre single ventiquattrenne, che si destreggia quotidianamente t...