Sette anni prima.
«Non credo di riuscire ad alzarmi per andare a scuola domani mattina. Sono a pezzi.» sbadiglio più volte, mentre il milkshake alla fragola davanti a me aspetta di essere bevuto.
Zachary, al mio fianco, si gode il suo panino ripieno di salsa.
«Possiamo sempre stare da me, comodi sul mio letto con un bel pacco di patatine in mano e un film in tv. Sarebbe solo un giorno di lezioni perso.»
Sorrido. «L'idea mi piace. Ma le patatine...» faccio una smorfia disgustata.
«Da quando non ti piacciono? E a proposito, non lo bevi il milkshake? È lì fermo da quando ci siamo seduti.»
«Forse è meglio di no. Ultimamente ho un po' di nausea, sarà sicuramente l'ansia per via delle ultime interrogazioni. Rischio di avere un insufficienza in matematica. Le mie madri potrebbero anche spedirmi in campagna!» esagero, facendolo ridacchiare.
«Al milkshake ci penso io, allora. E cerca di stare tranquilla, piccola. Ti aiuterò io a studiare.» mi attira a sé, stringendomi tra le sue braccia calde e rassicuranti. Appoggio la testa sul suo petto, rilassandomi all'istante.
«Lo sai che ti amo, Zac... ma tu che mi aiuti a studiare?!»
Ridiamo entrambi.
Non appena finisce di mangiare, usciamo dal fastfood e raggiungiamo la sua auto.
Zachary ha la patente da ormai un anno, io invece sono riuscita a farla da pochi mesi, ma da quando ho saputo che le mie madri mi regaleranno una macchina per il diploma, sto cercando di guidare il più possibile, superando la mia leggera ansia.Fortunatamente accanto a me ho una persona che riesce sempre a farmi stare meglio e mi rassicura come se fossi una bambina, e non la sua ragazza.
Quando Zachary si siede al lato del passeggero io non mi oppongo. Sono più che felice di guidare, e poi farlo di notte, quando intorno a noi ci sono poche auto e Zac tiene la mano sulla mia coscia, mi rilassa molto.
Accendo la radio, tenendo la musica a basso volume.
«Te l'ho mai detto che quando sei alla guida sei ancora più bella?»
«Almeno un milione di volte.» rido.
«Bene. Dovremmo arrivare ad un miliardo, allora.»
«Sei proprio un playboy, Zachary Stewart.»
«Ho occhi solo per te, Stella Mills, lo sai. Non vedo l'ora di portarti all'altare.»
«Lo sai che...»
«Prima dobbiamo laurearci e avere un lavoro stabile, lo so, lo so... ma lasciami sognare, piccola.»
Sorrido. «Passeremo la nostra luna di miele ai Caraibi?»
«Certo. E dopo la luna di miele ti porterò in Italia. Voglio assaggiare con te tutti i piatti tipici, e i nostri figli dovranno saper parlare la lingua. I miei nonni sono romani, si arrabbierebbero se i miei figli non passassero almeno un estate nella loro città natale.»
«Roma è molto bella. Ma i Romani ancora di più...» lo stuzzico.
Mi giro giusto un attimo verso di lui, per godermi la sua espressione contrariata.
«Più belli di me?»
«Sarebbe impossibile.»
Durante uno stop, trasmettono una canzone alla radio, la stessa che suonava in discoteca la prima volta che – dopo esserci imbucati grazie a dei documenti falsi insieme i dei nostri amici – ci siamo baciati.

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𝐕𝐢𝐜𝐢𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞
Chick-Lit«Pensi davvero che solo perché sei alto quanto una giraffa e hai gli occhi di due colori diversi io possa essere attratta da te?» «Non lo penso. Lo so e basta.» Stella Mills è una una madre single ventiquattrenne, che si destreggia quotidianamente t...