Capitolo 16: Mezzanotte.

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"Da oggi cambio vita."

Quante volte ci siamo detti questa frase almeno una volta nella nostra vita? Io molte. La prima volta quando avevo forse dodici anni e avevo litigato con mia sorella, mi aveva ferita così tanto che avevo giurato di non parlarle mai più, non l'avrei mai detto che alla fine saremmo arrivate così, ad evitarci. E' sempre stata un punto di riferimento da quando mio padre è andato via, e alla fine quando è stata posta davanti ad una scelta ha deciso di voltarmi le spalle. Ma non la biasimo, anzi, la capisco. Non so se avrei fatto lo stesso, ma non è stata tutta colpa sua. Un'altra volta che ricordo è sicuramente quando mi lasciai con Nicola, forse la persona che più mi ha fatto del male. Ricordo le sue parole ancora impresse nella mia mente: "Io non ti ho mai amata." Sono sicura che in quello sguardo duro, non c'era sincerità, ma paura. Quando le cose iniziavano a diventare serie, si è tirato indietro, o meglio, ha preferito andare con la mia "ex" migliore amica. Da lì mi son detta: basta, cambio vita, divento più fredda, non mi lascerò travolgere così tanto dai sentimenti, ma la verità è che non sono mai riuscita a cambiare nella mia vita, neanche una volta. O meglio, almeno non cambiamenti che durassero molto tempo. Ho sempre cercato un qualcosa che fungesse da punto finale ed iniziale, "mi taglio i capelli", "inizio la cura per la pelle", "mi metto a dieta" e puntualmente nessuna di queste cose aveva realmente questo significato, e non me la sento di dire che questa volta è andata diversamente, ma come tutte le altre, almeno ci sto provando.

Sono due settimane che non ci sono corsi, che incontro il suo sguardo e lo distolgo. L'amicizia con Luca va avanti, nonostante ciò che fosse successo quel giorno, siamo andati avanti e ha compreso i miei sentimenti.

Sono nella mia stanza che guardo fisso l'orario sul telefono, le 19.27. Oggi è l'ultimo giorno dell'anno, e lo passerò per la prima volta assieme ai miei amici. Dato che Aria ogni anno torna a Napoli, quest'anno non avendone la possibilità, abbiamo deciso di festeggiare tutti assieme andando alla feste organizzata in Università dall'organizzazione studentesca, proprio all'interno della sede stessa. Naturalmente solo l'atrio all'aperto principale sarà accessibile. Finisco di prepararmi, indossando un abito rosso aderente con il mio classico smokey eyes. Dopo pochi minuti bussano alla porta, ed io mi precipito ad aprire. E' Luca.

"Ecco il tuo cavaliere, sei pronta?"

"Un secondo solo - dico, andando verso il bagno -  finisco di mettere gli orecchini e ci sono." 

Non porto i tacchi, ma per quella sera ho deciso di indossare perlomeno degli stivali più alti, soprattutto se dovremo stare molto tempo alzati. Luca, nel frattempo, entra in casa, aveva già preventivamente parcheggiato l'auto, sapeva che avrei preso qualche altro minuto di attesa, si avvicina al frigo pieno di calamite, trovando lì un biglietto con su scritto "Sarà perchè ti amiamo" firmato da  A B V, sorride e prende un po' d'acqua. 

"Eccomi, sono pronta." Esco dal bagno, sfoggiando un meraviglioso sorriso e mostrando i capelli raccolti che avevo preparato. "Allora? Come sto?" Dico, guardandolo e facendo una veloce e piccola piroetta. 

"D'incanto." Risponde Luca, finendo di bere il suo bicchiere d'acqua. 

Usciamo dalla casa, prendo la mia borsetta con dentro le chiavi, il telefono, portafoglio, un pacco di fazzoletti, ed un piccolo porta profumo che porto sempre con me. Entriamo in auto ed andiamo a prendere il resto del gruppo, Aria, Vittorio e Barbara. Il primo che passiamo a prendere è Vittorio che come al solito è lì fermo in attesa che arrivassimo, non si fa mai trovare in ritardo. 

"Solo 12 minuti di ritardo, oggi è festa. Non me l'aspettavo." Dice Vittorio entrando nell'auto.

"Buoni propositi per quest'anno nuovo, giuro." Mi giro a salutarlo, io ero seduta davanti. Lui indossava uno smoking verde con una camicia nera, molto elegante. "A chi devi dare la caccia questa sera vestito così?" Dice Luca, guardandolo dallo specchietto, mentre parte. 

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