- POV ARIA -
Questo giorno è partito con il piede sbagliato. Ho questa brutta sensazione da quando ho aperto occhio stamattina, in più il fatto che Aurora dovesse incontrare la sorella mi procura ancora più disagio. Un senso di apprensione mi si stringe allo stomaco come una morsa gelida. E' una sensazione che conosco bene, una che mi ha sempre preceduto nei momenti peggiori della mia vita.
"Ho una brutta sensazione", mormorai tra me e me.
Proprio mentre dico queste parole, un suono acuto risuona nell'aria. E' il mio telefono. Con un misto di ansia e speranza, l'afferrai."Pronto?"
"Aria! Come stai? Ti disturbo?"
E' Barbara. La sua voce allegra solleva leggermente il mio umore.
"No, assolutamente. Anzi!"
"Be', ho un'idea" - dice Barbara - "Andiamo a prendere un caffè? Ho una cosa che voglio raccontarti."La proposta di Barbara mi coglie alla sprovvista. Sento il bisogno di condividere la mia inquietudine con qualcuno, ma sono anche riluttante a scaricarla su di lei. Tuttavia, la curiosità ebbe la meglio.
"Va bene", dissi. "Ci vediamo vicino il Lizzie's Bar, da quelle parti.""Perfetto! Allora ci vediamo tra un'ora." e stacca il telefono.
Con un sospiro, riattaccai il telefono. Vedermi con Barbara è l'occasione perfetta per esternare i miei timori. Chissà, forse lei può aiutarmi a dare un senso a questa brutta sensazione che mi tormenta.Non appena arriviamo ad un locale vicino il Lizzie's Bar, saluto Barbara e poi successivamente chiamo Aurora.
[- "Aurora sei arrivata?"
"Si, sto aspettando Camelia."
"Non farti ingannare, io sono nei paraggi, qualsiasi cosa basta mandarmi un messaggio e corro."
"Grazie." -]
Stacco il telefono, e mi siedo con Barbara al tavolo.
"Si vede con Camelia, vero?" dice Barbara.
"Si, ora proprio. Speriamo non succeda nulla. Ho davvero un brutto presentimento da stamattina, spero non sia collegato a loro."
"Stai tranquilla, andrà tutto bene. Fin quando non è la madre, va bene così."
Sorrido ed annuisco. Ha ragione.
Le mie dita tamburellavano impazientemente sul tavolo mentre chiacchieriamo. I nostri argomenti spaziavano dalle ultime serie TV al pettegolezzo dell'università.
"Oh, a proposito, hai sentito di Luca?"dice Barbara. "Sembra che abbia superato l'esame di Psicologia Clinica con 30 e lode."
"Davvero?" risposi, sorridendo. "Congratulazioni a lui, non lo sento da mesi."
Proprio mentre stavo per continuare la conversazione, il mio telefono squilla. Lo afferro. Il nome di Aurora appare sullo schermo.
"Ah, ecco. E' Aurora, avrà finito." Rispondo.
"Aurora, sto con Barbara, come va? Che ti ha detto?"
"Ciao, Aria, giusto?" Non è la voce di Aurora, è da una voce femminile, fredda e distaccata. "Mi dispiace, sono l'agente Rosa Foglio, e devo darle una brutta notizia.. La ragazza a cui appartiene questo telefono, è stata coinvolta in un incidente. È al pronto soccorso dell'ospedale... Ho solo effettuato l'ultima chiamata..."Il mondo mi crollò addosso. Tutto ciò che avevo sentito finora sembrò svanire nel nulla. Guardo Barbara, non riesco a parlare.
"Cosa?" prende il telefono Barbara. "Che cos'è successo? Come sta?"
"Al momento è in condizioni critiche," dice l'agente. "È stata trasportata all'ospedale Sacro Cuore."
Un nodo alla gola si stringe ancor più forte.. "Grazie per averci avvertite,' riuscii a dire. "Arriviamo subito." Guardai nuovamente Barbara, il suo volto è pallido e scioccato.
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Romance"Se l'amore esistesse sul serio, se l'amore non seguisse alcun tipo di regola, se l'amore fosse così forte da superare ogni ostacolo, se..." Questo è uno dei pensieri di Aurora Panni, una giovane studentessa di Editoria, che si trova per la prima vo...