Capitolo 21: Tra illusione e realtà.

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Sin da quando ero bambina ho sempre amato la musica, mi ha accompagnato in quasi tutti i momenti della mia vita, sia positivi che negativi. C'è qualcosa in quelle note che ha sempre attraversato il mio cuore. Mi ha permesso di evadere da momenti di terrore e mi hanno permesso di godere delle giornate più belle e gioiose. Ho un legame con la musica veramente magico.

Sono in camera, ho posato il borsone e scelto cosa indossare per stasera. Un pantaloncino bianco e arancione, con calze nere trasparenti a pois, sopra un semplice top arancione ed una giacca corta nera sopra.

Cerco in tutti i modi di non pensarci, dico sul serio. Anche in questo momento, mentre mi preparo dinanzi allo specchio, la mia mente vaga a quel momento, quando ho aperto gli occhi ed i suoi erano difronte ai miei, sul cuscino. Potevo accarezzargli la guancia, i suoi lineamenti, avrei potuto dargli un bacio sulla fronte, prima di andarmene. E invece ho avuto paura di ciò che fosse successo la sera. Sono convinta che non avrebbe mai osato far nulla, ma diamine. E' sposato. E potrebbe avere dei figli. Io ho tutta la mia vita davanti, devo smetterla di torturarmi. E così, come in qualsiasi storia che si rispetti, un suono dalla porta fa volare via i miei pensieri.

"Ci vuole molto ancora? Sono le 20."
"Arrivo, ho finito." Rispondo mettendo per l'ultima volta il mascara all'occhio destro.
Mi guardo per l'ultima volta.

"Cosa si é perso."

"Cosa?" Risponde Luca, dalla porta.
Dannazione Aurora, cosa dici.
"Sto uscendo."
Prendo una borsetta con dentro il necessario, per fortuna la serata karoke era all'interno del resort senza dover uscire al freddo di -2⁰.

Prendo il telefono, noto una chiamata persa nel gruppo. Decido di inviare un messaggio.
"Ragazzi, io sono arrivata. Non potete capire cos'è successo. E' finita. Ora sto uscendo con Luca, andiamo ad una serata karaoke qui. Penso che lo bacerò."

- POV BARBARA -

"Dice sul serio?" Rispondo alzando - forse - troppo la voce.
Il sorriso é stampato sulle labbra e non riesco a rispondere, dopo qualche secondo di silenzio.
"Si, si, assolutamente sì. La ringrazio per l'opportunità." Rispondo. "Certo, posso parlarne anche con qualcun altro, ho la persona giusta per lei, si fidi di me." Dopo qualche annuimento e saluto, stacco la chiamata. Sono ancora senza parole. La testata giornalistica, la MARITOZZONEWS, ha deciso di prendere me come Stagista. Quel colloquio che ho fatto ormai mesi fa, alla fine ha dato i suoi frutti, ancora non posso crederci. La mia prima chiamata é sul gruppo.

"Barbara che chiama? Deve essere una brutta notizia."
"Simpatica, davvero" Rispondo ad Aria, che come il suo solito ha la risposta pronta a tutto.
Risponde anche Vittorio.
"Riunione e non sapevo nulla?"
"Vorrei aspettare anche Aurora per dirvi una cosa."
"Ormai é con Luca, chissà dove. Forse non la rivedremo più."
"Vittorio!" Urliamo all'unisono io ed Aria per poi scoppiare a ridere.
Dopo un paio di minuti, Aurora non risponde.
"Ragazzi, non ci riesco. Quando poi torna Aurora fate finta di non sapere nulla." Rispondo velocemente.
"D'accordo."
"Dai, cos'è successo?"
"Mi hanno presa." Dico.
"Cosa? Dici davvero?" Dice Aria e Vittorio continua "Alla MARITOZZO NEWS? Dici sul serio?" Urlando, quasi sovrapponendo le due voci.
"Si, come Stagista. Uno stage di 6 mesi a Fiumicino."
"A... Fiumicino?" Risponde Vittorio perplesso.
"Si, starò via per un po' ma le notizie non sono finite." Continuo "Mi hanno detto di poter portare qualcuno che possa occuparsi di Fotoreportage."
Per qualche secondo c'è silenzio.
"Barbara sono felicissima per te e vorrei venire volentieri, é l'occasione della vita, ma purtroppo non posso. Io devo tornare a Napoli tra una settimana, poi sai la situazione che ho a casa con mio fratello." Giusto, il fratello di Aria. Ha 8 anni ed é autistico, spesso si trova a dover tornare a Napoli perché hanno bisogno di un aiuto da parte sua, la forza che ha questa ragazza la posso solo immaginare. "Ed anch'io, - risponde Vittorio -, non me la sento, é un passo troppo grande che non penso di poter fare. Non ora, almeno." Il silenzio mi fa pensare solo alla relazione appena iniziata.
"Ma a chi importa, Barbara, stai per realizzare il tuo sogno, dovresti essere felicissima e noi lo siamo per te."
Sono felice e dispiaciuta allo stesso tempo. Sarei stata bene, o perlomeno meglio, all'idea di non andare da sola, anche se questi pensiero lo avevo già contemplato nel momento in cui ho fatto il colloquio.
"Sono felice Ragazzi, grazie di cuore. Vi voglio bene. Ma - continuo - Aurora ancora deve connettersi da ieri sera?" Controllo l'ultimo accesso ed é effettivamente alle 21.40 del giorno prima.
"O si sta divertendo, o la sentiremo presto al telegiornale." Risponde Vittorio.
Sbuffiamo sia io che Aria. Sono preoccupata per Aurora, ma so che qualsiasi cosa sia successa, saprà cavarsela. Spero solo stia bene.

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