A Jimin non piaceva svegliarsi presto, o meglio, adorava farlo naturalmente: quando i suoi occhi si aprivano, senza l'aiuto della sveglia, amava rimanere nella calda morsa delle coperte per almeno una decina di minuti, anche venti se c'era il suo compagno a tenergli compagnia.Tuttavia, quella mattina la sveglia suonò alle tre e mezza, interrompendo un bellissimo sogno e facendolo lamentare: era esausto.
Poi, però, si ricordò io motivo di quell'alzataccia, e subito si drizzò in piedi, scalciando le coperte in fondo al letto e aprendo le tende, anche se non entrò un filo di luce, visto che era notte fonda.Svegliò il piccolo Haesoo, che ebbe la stessa reazione del padre, e insieme andarono in cucina a mangiare un boccone veloce, solo per non rimanere a stomaco vuoto.
L'omega imboccò il figlio con dello yogurt alla pesca, oltre che a dei pezzettini di frutta tipica della stagione quasi estiva, solo per dargli la carica necessaria.
Si ringraziò mentalmente per aver portato Holly a casa del suo migliore amico il giorno prima, in modo da poter avere meno fretta quella mattina. Odiava dover correre a destra e manca, lui era fatto per la calma, per la tranquillità nei preparativi.
«Patato, andiamo a vestirci? Dobbiamo andare tra mezz'ora» mormorò così stanco, e, quando Haesoo disse di sì, riportò i loro corpi esausti in camera da letto, dove coprì per bene il figlio, infilandogli una giacchetta di jeans solo per precauzione, visto che ormai aprile era inoltrato, e per questo le temperature non erano più così basse.
Dopo aver concluso, fece lo stesso per il proprio di corpo, indossando dei pantaloni beige e un maglioncino del medesimo colore, ma con dei gioielli luccicanti alle estremità: si sentiva bello, ma non bello come lo sarebbe stato quella sera.
Quella sera doveva essere al massimo, non c'era dubbio a riguardo, e infatti aveva detto riempito la sua grossa valigia di abiti firmati e bellissimi, i suoi preferiti, a dire il vero.
Così guardò in giro per la casa, controllò di aver spento tutto e di aver messo tutto il necessario in valigia, un'ultima volta; per estrema precauzione aprì anche la borsa che avrebbe tenuto con sé durante il volo, e quando vi notò dentro i loro documenti, il cellulare, gli occhiali da sole e le medicine, allora si chiuse la porta alle spalle, tenendo in braccio il figlio.
«Buonasera, signor Park» lo accolse l'autista del palazzo dove abitava quando arrivò nel parcheggio sotterraneo, mentre il loro portiere notturno si portava dietro le due grosse valige.
«Buonasera Soobin, come sta?»
«Tutto bene, l'indirizzo è lo stesso che mi ha comunicato in precedenza?» domandò cordiale, una volta che i bagagli furono caricati in macchina e i due passeggeri con loro, nei sedili posteriori di quella grossa auto nera.
Jimin si limitò a confermare, stringendo tra le braccia il bimbo, che intanto si era già riaddormentato."Beato lui" pensò il biondino.
Il viaggio dal suo appartamento alla pista di lancio del jet fu piuttosto tranquillo, poco trafficato visto l'orario, le persone in giro c'erano ancora, certo, ma dopotutto Jimin dubitava di aver mai visto Seoul totalmente vuota.
Rifletté su cosa stesse facendo e sorrise ampiamente: aveva pensato davvero tanto di fare questa pazzia, quell'ennesima sorpresa, e ora che la sua agenda era libera, ora che le sfilate di stagione erano concluse e con loro anche tutti i servizi fotografici che aveva in programma, non poté fare altro che sentirsi solo estremamente eccitato.
L'omega adorava fare sorprese, dopotutto anche per il compleanno di Yoongi ne aveva organizzata una, una che era stata estremamente apprezzata dal maggiore, il quale, una volta arrivato in hotel, lo aveva subito chiamato, dicendogli che fosse pazzo, che non aveva idea di quanto lo amasse, neanche lontanamente. Eppure, Jimin un'idea ben precisa l'aveva.
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𝘚𝘦𝘦𝘴𝘢𝘸 || 𝘠𝘰𝘰𝘯𝘮𝘪𝘯
Fanfic♡ Sequel Habits ♡ «Avevo paura...» «Anche io ne avevo, paura di fare un casino con nostro figlio e di sputtanare tutto, ma non sono scappato senza lasciare traccia per sette mesi!» urlò allo stremo delle forze. Divertente come tutto tornò buio in...