«Finché esisterà, a causa delle leggi e dei costumi, una dannazione sociale che in piena civiltà crea artificialmente degli inferni, e aggiunge una fatalità umana al destino, che è divino; finché i tre problemi del secolo, la degradazione dell'uomo nel proletariato, l'abiezione della donna per fame, l'atrofia del fanciullo per tenebra, non saranno risolti; finché, in certi settori, sarà possibile l'asfissia sociale; in altre parole, e da un punto di vista ancor più ampio, finché esisteranno sulla terra ignoranza e miseria, libri di questa specie potranno non essere inutili».
Queste sono le parole che precedono il primo capitolo de 'I Miserabili' di Victor Hugo. Sono parole forti, che dicono perché quel libro andrebbe letto; perché esso dovrebbe essere capito; e soprattutto sostengono l'importanza e l'utilità della sua esistenza. Tutto ciò proprio perché 'I Miserabili' è un'opera di denuncia sociale della società francese. Ergo: esistono, quindi, anche scritti inutili? Scritti senza morale alcuna? Magari i libri inutili sono proprio i libri come questo, di genere 'dark fantasy', che nulla hanno a che vedere con la realtà, poiché rifuggono da essa esplorando sconfinati mondi inesistenti nei quali la mente si perde e nulla elabora altro che lapalissiane fantasticherie, frivole irrealtà e favolose quisquilie. Ebbene no. Qualsiasi scritto di genere 'fantasy' non è inutile. Questo perché la Fantasia è quella branca del nostro pensiero che pervade da sempre le nostre storie, invenzioni e progettazioni. Senza di essa non esisterebbero le brillanti intuizioni, le cose che più ci fanno appassionare, e, soprattutto, non esisteremmo noi stessi. Saremmo tutti amorfi, tutti uguali e tutti vacui: privi di entità. La Fantasia, è ciò che ha fatto e ci ha fatti. Basti pensare a un becero sport. Da dov'è partita l'idea di creare un gioco con due porte speculari e una palla quale poi si sarebbe chiamato 'calcio'? Dalla Fantasia degli uomini inglesi di fine '800. Persino le stesse religioni sono frutto della Fantasia degli uomini. Ma sono pervase da una fantasia, che pensate un po', è talmente potente da riuscire a regolare il mondo e le menti delle persone. Senza accorgerci, quindi, qualsiasi cosa che ci circonda è impregnata, anche se di un solo briciolo, da Fantasia. Sì da pura e bambinesca Fantasia. La Fantasia che tutti noi affibbiamo solo alle menti infantili. In realtà, la sua imperscrutabile esistenza è solo che una benedizione. E di questa benedizione dovremmo ubriacarci i cervelli e fantasticare in continuazione. Così potremmo vedere il nostro bigio e uggioso mondo dipinto sempre da colori accesi come quelli delle squame del più infuocato dei draghi; potremmo vivere scagionandoci la mente dai più pedanti pensieri come il più erudito dei maghi; e potremmo vivere impavidi, arditi e liberati da ogni insicurezza come un guerriero che solerte brandisce la sua spada in battaglia per salvarsi la vita. La Fantasia, di fatto, è vita. Draghi, maghi e guerrieri li possiamo proiettare ovunque noi vogliamo. In qualsiasi momento e in ogni occasione. Che sia per darci manforte o per rassicurarci. E quindi dico: che finché una realtà fisica esisterà, libri che rifuggono da essa come questo non possono non essere cruciali per le vite di ogni persona del globo. Possano sempre una spada, un fuoco di drago o la soave voce della più bella delle ninfe accompagnarvi, oh lettori, allorquando paura, sgomento o insicurezze vi inseguono. Fate dell'astratta Fantasia la più concreta delle armi. Immergetevi in ogni regno; in ogni castello; in ogni riga; in ogni parola.
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Le Cronache Scarlatte - Il Cavaliere
FantasyIn un mondo dominato dal più profondo blu del Mare, gigantesche e abominevoli Creature Marine dalle esecrabili fattezze vagavano dandosi battaglia. L'unico colore presente era il blu, che rendeva il tutto apatico e monotono. In quel mondo non v'era...