Mi sono alzata malissimo questa mattina, proprio con il piede sbagliato,non avrei nemmeno voglia di andare a scuola però devo,voglio comunque studiare la musica in qualsiasi situazione della mia vita,lei mi fa bene, così entro in aula e noto che al mio posto è seduta Sara accanto a Lisa,le guardo solamente e vado a sedermi accanto a Francesco,giro lo sguardo loro e mimo con la bocca che voglio parlarne,scuotono solamente la testa e prendo il mio libro sfogliandolo e cominciare a dare un' occhiata per la nuova lezione, oggi parleremo del pop ed io voglio essere sempre a passo con tutte le materie.
La prof entra salutandoci e nota me al secondo banco e dice qualcosa "Talarico, cambiato posto?" Annuisco per poi risponderle "a quanto pare per oggi si".
Giro nuovamente lo sguardo sulle mie amiche e la lezione comincia.
La musica pop moderna nasce nella metà degli anni 50' negli Stati Uniti d'America e nel Regno Unito.
Il primo fu Michael Jackson, soprannominato Re del Pop.
Nella lingua inglese il termine pop music si riferisce alla musica di gradimento generale all' epoca moderna.
La musica Pop è un macrogenere musicale contemporaneo che comprende tutti i sottogeneri della canzone popolare.
La prof spiega ed io come sempre annoto tutto.
Sento Francesco sussurrare qualcosa di incomprensibile,non capisco con chi ce l' abbia ma comunque non mi importa molto, anche ci parliamo poco con lui.
Una volta finita la lezione,finisco di scrivere le ultime cose sul quaderno e noto che sono usciti tutti dall' aula comprese le mie amiche,faccio per cercarle e le vedo al distributore vado verso loro e dico qualcosa "ragazze possiamo parlare?" Mi risponde solo Sara "no,non abbiamo niente da dirci"
Fanno per andare ma io fermo Lisa dalla spalla,lei si volta solamente,le guardo un ultima volta e vanno verso Ivan e Gabriele,si abbracciano e poi sposto lo sguardo e noto Jessica mano nella mano con Pietro,a quanto pare mi hanno lasciata da sola tutti quanti,lui mi fissa per poi continuare a camminare con la sua ragazza,ci sarà rimasto male anche lui per ieri,possibile che combino guai e nessuno mi vuole più vedere?
Corro verso il teatro con il mio libro sul petto e vado a sedermi in una poltroncina e scoppio a piangere,mi sento tanto sola,non era quello che io volevo.
Sento una mano sulla mia spalla, alzo lo sguardo è Mattia.
"Lasciami stare" dico tra i singhiozzi.
"Cos' è successo?" Mi domanda.
"Non ti importerebbe comunque,tu sei come tua sorella" dico ancora tra le lacrime.
"No,non sono come mia sorella, è dall' inizio dell' anno che ti vengo dietro ma sei tu che non vuoi.."
Lo guardo asciugandomi le lacrime e lui mi abbraccia,per la prima volta non mi allontano, forse avevo bisogno che qualcuno si avvicinasse a me e consolarmi in un momento buio.
"Qualsiasi cosa sia successa,tu non devi pensare che sia colpa tua" dice.
Gioco con le dita e poi dico qualcosa "ho sbagliato tutto e mi hanno lasciata da sola,le ragazze non mi parlano, Pietro nemmeno.." sto aprendo il mio cuore per la prima volta e non mi aspettavo lo facessi con Mattia, proprio lui che dall' inizio dell' anno non lo sopporto ma sembra capire la mia situazione in questo momento.
"Cosa c'entra Pietro? Domanda ed io gli rispondo "non ho risposto ai suoi messaggi,non ho accettato il suo invito,non sarebbe giusto nei confronti di tua sorella,lei ci tiene a lui " lui ridacchia quando nomino la sorella,non capisco perché e poi dice qualcosa "mia sorella non tiene a nessuno, nemmeno a me, pensa solo a sé stessa,non le importa davvero di Pietro"
Cosa mi sta dicendo?
Davvero lei è così subdola?
Sta con lui per quale motivo allora?
Mi sto facendo troppe domande nella mia mente, ringrazio Mattia e lui dice qualcosa "dimmi non ho nessuna possibilità con te?" Scuoto la testa per poi rispondergli "no Mattia mi dispiace"
"Ti piace Pietro?" Dice così di botto,non mi aspettavo questa domanda,non lo so sinceramente,la sua compagnia mi piace,ci sto bene e sono ancora confusa su ciò che provo realmente.
Faccio spallucce solamente senza dargli nessuna risposta.
"Ti va se suoniamo qualcosa,ti farà stare meglio"
La musica è colei che mi ha sempre salvata da tutto, così accetto e andiamo verso il palcoscenico e mi metto al pianoforte suonando la prima cosa che mi capita, questo è quello che mi viene meglio fare.
Mentre suono torno a sorridere e le lacrime sono scomparse, però devo comunque parlare con le ragazze e chiarire tutto.
Mi è servito molto suonare, adesso sto uscendo dal teatro e vado in aula per riprendere la lezione teorica,torno a sedermi accanto a Francesco per un' altra ora.
Mi alzo non appena l'insegnante esce e raggiungo le ragazze, prendo la sedia e mi metto di fronte a loro.
"Non ve ne andate, chiariamo tutto,mi mancate ragazze.."
Loro si guardano per poi spostare lo sguardo su di me "devi dirci qualcosa di importante?" Mi metto ancora più vicino ai loro visi "non è bello quello che state facendo,ok forse dovevo dirvelo ma ho preferito tenerlo per me,sono così,non parlo mai abbastanza delle cose mie, ma non potete punirmi così,parlate sempre male di Jessica di quanto sia antipatica, arrogante e ora cosa state facendo con me, nemmeno mi parlate,voglio solo tornare com'eravamo,io vi voglio bene ragazze, pensateci".
Faccio un leggero sorriso e mi alzo uscendo dall' aula,la prossima lezione è giù in teatro e voglio essere già lì.
Nei corridoi incontro Pietro con i ragazzi,i due mi salutano mentre lui passa dritto, dovrò parlare anche lui ma non so se dirgli di Jessica,ne soffrirebbe dovrebbe capirlo da solo che persona ha al suo fianco.
Entro in teatro e mi posiziono al mio posto e sistemo lo spartito,oggi suonerò una canzone di Michael Jackson dato che durante la lezione teorica di oggi lo abbiamo studiato.
La lezione va abbastanza bene, rimango un altro po' come faccio sempre per studiarla e migliorarla per poi uscire.
Finalmente usciamo da scuola, faccio per tornare a casa,non sono più triste,non devo esserlo,io non ho sbagliato proprio niente,sono solo me stessa.
Arrivo a casa e vado subito in camera mia,le due ragazze non ci sono oggi.
Mi butto a peso morto sul letto,sono stanca per la giornata di oggi.
Vado a farmi una doccia veloce e calda, l' inverno è alle porte,manca poco per dicembre e l' arrivo del Natale.
Indosso un maglione blu notte lungo con dei leggins e vado a cucinarmi qualcosa per cena.
Sento l'arrivo di vari messaggi,prendo il cellulare e noto che sono le ragazze che mi scrivono nel nostro gruppo chiedendomi scusa per il loro comportamento e che domani torniamo ad essere le solite amiche di sempre,sono felice che abbiano capito,ci stavo troppo male.
I giorni passano tra la solita routine,scuola,casa e il sabato esco con le ragazze in più vengono con noi Ivan e Gabriele,ormai stanno insieme da un po' di tempo e con me scherzano sempre, insomma mi trovo bene anche con loro,ci sto facendo amicizia e sono dei bravi ragazzi mentre con Pietro non ho avuto modo di parlare,mi evita e non viene più a studiare insieme.
Sono giù al teatro,ho appena finito la mia solita lezione e oggi non resto un minuto in più come faccio di solito ma esco perché dobbiamo fare l' albero di Natale davanti l' entrata,lo abbiamo realizzato noi ricreando vari strumenti che metteremo al posto delle palline.
Ci divertiamo un casino anche mettendo a turno le luci,noto che gli unici a non fare l'albero sono Pietro e Jessica che continuano a sbaciucchiarsi davanti a noi.
"Fanno venire il disgusto" dice Lisa "senza un briciolo di ritengno, davanti a tutti noi" continua Sara,io non dico una parola, saranno affari loro.
Intanto continuiamo a fare l'albero e in un minuto di pausa vado a prendermi una bottiglia d'acqua al distributore.
"Ehi Lauretta tutto bene?" La sua voce come non riconoscerla, così squillante "dimmi Jessica,cosa vuoi?" Chiedo solamente,lei mi sorride soddisfatta e mi risponde " vedo che hai fatto amicizia con mio fratello" e allora, dov'è il suo problema?
Non le rispondo e lei continua "perché non vi mettete insieme?" Dice.
Ma che sta dicendo?
"Perché mi devi dire tu con chi devo stare, siamo amici punto".
Muove la sua coda alta e richiama Pietro e lui la raggiunge,lei prende la sua mano e mi fissa continuando a dire qualcosa "lui comunque sta con me"
"Non è una novità,lo sa tutta la scuola,ciao".
Noto che lui mi fissa senza dire una parola ed io torno dai ragazzi.
"Cosa voleva mia sorella?" Mi chiede Mattia "è sempre la solita arrogante".
Mi chiedo quando finirà mai questa sua voglia di essere così.
Dopo aver finito il nostro bellissimo albero di Natale torniamo alle nostre lezioni,per quanto voglio impegnarmi a studiare in mente mi viene Pietro,in realtà mi manca e non voglio ammetterlo, studiare e suonare insieme,le nostre mani nei tasti bianchi e neri di quel pianoforte e poi il suo sorriso quando mi parlava,gli si dipingevano quelle bellissime fossette che lo fanno ancora più bello, perché si lo ammetto è proprio un bel ragazzo.
Sento il gomito di Lisa sul mio braccio e ritorno alla realtà.
"È finita la lezione Laura,a che pensavi?"
Dice la mia amica, rispondo balbettando "ecco..ehm..io... dobbiamo andare?"
Ci alziamo e Sara ci raggiunge dicendo qualcosa "ci vediamo domani ragazze" annuiamo solamente e usciamo da scuola ma Lisa mi trattiene.
"dimmi Laura,ti puoi fidare,lo sai,eri assente all' ultima lezione e non è da te"
La guardo negli occhi,ho paura di confessare i miei pensieri.
Lei mi abbraccia capendo che c'è qualcosa che non va e io faccio un respiro profondo, intanto ci interrompe Gabriele che saluta la sua ragazza con un dolce bacio dicendole che si vedono sul pomeriggio.
Passano anche Jessica e Pietro,guardo le loro mani sempre intrecciate e mi viene un nodo allo stomaco,no,non doveva succedere,non a me.
Vanno tutti via e la mia amica mi incita a parlare.
Faccio un altro profondo respiro e prendo finalmente parola "stavo pensando a quando studiavo insieme a Pietro.." cominciamo a camminare verso casa mia.
"Laura,ti piace vero?"
Annuisco solamente e camminare a passo veloce e lei mi raggiunge "e ti fa soffrire che sta con Jessica,ammettilo" "mi dà fastidio che mi evita,non mi parla più,non viene a studiare giù in teatro con me, Jessica nemmeno lo merita".
Mi abbraccia nuovamente per consolarmi ed io per il momento evito di raccontarle quello che so su Jessica,lo tengo ancora per me.
Mi accompagna fino al portone di casa e poi ci salutiamo ed io entro,salgo le scale del mio appartamento e seduta al tavolo c'è Angelica che sorseggia qualcosa,mi saluta ed io ricambio andando in camera mia buttandomi sul letto non so se sorridere per aver confessato alla mia amica che mi piace Pietro oppure essere triste per il comportamento di quest' ultimo nei miei confronti negli ultimi tempi.Ciao a tutte, tornata con un nuovissimo capitolone.
Laura e le sue amiche chiariscono tutto mentre Pietro continua a evitarla, cosa ne pensate di lui?
Si scopre finalmente che Jessica non tiene realmente al ragazzo e per quale motivo ci sta insieme?
E poi altri colpi di scena, Laura contessa a Lisa quello che prova per l'amico.
Aspetto i vostri commenti.
STAI LEGGENDO
In Nome della Musica
RomanceLaura,una ragazza che ha la passione per la musica,si trasferisce a Milano per poter andare in una scuola di musica. Lei suona il pianoforte e nella scuola incontra nuovi amici, l'amore e nuove conoscenze,tante esperienze nuove per lei. All' inizio...