Capitolo 15.

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Appena rientrata a casa,ho fatto una doccia veloce e bella calda,fuori ancora si gela, l' inverno è così lungo, provo a studiare per l'interrogazione di domani però non riesco, è la prima volta che mi capita di non riuscire a studiare,mi viene in mente papà e tutto il discorso che vorrei dirgli, così prendo il cellulare e lo chiamo, faccio un profondo respiro e al terzo squillo mi risponde "ehi tesoro mio ciao" mi dice dall' altro lato del telefono ed io gli rispondo "ciao papi, tutto bene,ti ho disturbato?" "Si tutto ok,tu non disturbi mai Laura lo sai" mi schiarisco la voce e poi dico qualcosa "sei al lavoro?" "In ufficio si,ma ho del tempo per mia figlia, dovevi dirmi qualcosa?" Perfetto, quindi è il momento giusto per invitarlo qui "hai degli impegni in questi giorni? " "Devo andare fuori città per lavoro,sai sto progettando una scuola a Pinerolo" "bello e quando dovresti andarci?" Domando per capire quando potrò ivitarlo qui "mercoledì fino a venerdì" quindi è perfetto "sabato potresti venire a trovarmi, voglio stare un po' di tempo con te" lo sento sorridere e poi mi risponde "solo noi due senza la mamma?" "Solo noi due" chiarisco io "va benissimo allora prenoto subito un hotel per noi due, possiamo farci un bagno in piscina,ti ricordi le nostre nuotate" ovvio che me le ricordo, soprattutto in estate a Sidney ci facevano un sacco di nuotate al mare è li l' estate è lunghissima come qui l'inverno a volte un po' mi manca.
Così alla fine rimaniamo a sabato sera,mi verrà a prendere davanti il portone sotto casa.
Terminiamo la chiamata anche perché doveva continuare a lavorare, è sempre molto impegnato lui.
Torno a studiare, adesso sono più concentrata su ciò che devo imparare.
L' interrogazione è andata bene,ho preso un 8, è pur sempre un ottimo traguardo per me, adesso siamo tutti a pranzo e ci divertiamo tantissimo, ridiamo e scherziamo, Ivan si inventa tante battute,come fa ad essere sempre così simpatico,ha una parlantina incredibile quel ragazzo, capisco perché piace così tanto a Sara e ne è molto innamorata.
Abbiamo appena finito, usciamo dal bar della scuola e io tengo stretta la mano di Pietro, sorridiamo entrambi ancora per i racconti del nostro amico.
"Che dici, andiamo a suonare un po'?" Mi domanda lui "ho una lezione" dico solamente "eh vabbè significa che perdiamo una lezione teorica entrambi,vieni " dice trascinandomi con sé verso il teatro "sei impazzito" dico ridacchiando,lui non mi risponde continuando a ridere,mi fa così tanto bene.
Non ho mai saltato una lezione prima d'ora, nemmeno ai tempi del liceo e doveva arrivare lui per stravolgere tutto.
Entriamo in teatro e lui mi stringe a sé per poi lasciarmi un bacio sulle labbra "sei proprio pazzo" fa spallucce per poi rispondermi "si,di te" mi fa sorridere per poi lasciarmi altri piccoli baci umidi sulle labbra,gli accarezzo la guancia per poi prendere parola "andiamo al piano" lui annuisce solamente ed io torno a parlare "cosa suoniamo?" "Quello che capita" mi risponde lui, così ci sediamo sullo sgabello che fa per due persone e poggia le mani su quei tasti, chiudo gli occhi ascoltando la melodia e poi poggio anche io le mani sullo strumento.
Suoniamo qualcosa di veramente incredibile, spostiamo lo sguardo sorridiamo entrambi mentre continuiamo a suonare,mi piace tantissimo quello che sta venendo, l' abbiamo appena inventata, così senza nemmeno guardare delle note scritte su uno spartito, è venuto tutto spontaneo.
"Quanto mi piace" dice lui "è davvero bellissimo quello che abbiamo suonato" dico io questa volta,lo abbraccio forte e sentiamo degli applausi, voltiamo lo sguardo,Jessica che continua ad applaudire mentre dice qualcosa "che bravi,che bravi i nostri piccioncini,volete farci un concerto?" Eccola che torna all' attacco.
"Non voglio discutere con te" dice Pietro,lei sposta i suoi occhi azzurri su di me "ma quanto sei brava Lauretta veramente,come si chiama questo pezzo,due cuori e un pianoforte?" Ridacchia, è snervante.
"Puoi anche farne a meno delle tue battutacce" fa una smorfia per poi girarsi di spalle toccandosi i suoi capelli biondo platino e sparire fuori.
Guardo Pietro che mi accarezza la guancia per poi prendere parola "è solo invidiosa,non roviniamo questo momento tra noi" lo abbraccio forte e lui sposta la mano sulla mia schiena, l' accarezza dolcemente per poi continuare a parlare "allora con tuo padre com'è finita,viene a Milano?" mugolo per poi rispondergli "si,sabato sera gli parlerò una volta per tutte" mi stacco dall' abbraccio e lui dice ancora qualcosa "dimmi Laura come mai ci tieni a farlo di presenza, potevi parlargliene per telefono come hai fatto con tua madre" prendo fiato per poi rispondergli "lui è diverso da mia madre,sai sono la sua unica figlia,per lui nessuno può toccare la sua principessa, così mi chiamava da piccola, è molto geloso di me".
Gioca con i miei capelli facendoli ancora più mossi di come li ho già "mi vorrebbe picchiare perché accarezzo sua figlia,la bacio e l'abbraccio?" Sbianco non appena sento dalle sue parole mi vorrebbe picchiare, torno indietro nel tempo,mio padre che per poco non mette le mani addosso a Kevin,lo stava per fare davvero,sono stata io tirarlo verso me in modo da non commettere quello che aveva in mente di fare.
"Laura ci sei?" Torno nel mondo reale scuotendo la testa "che succede,sei sbiancata all' improvviso" "niente Pietro, andiamo dai,non voglio perdere un' altra lezione" mi alzo seguita da lui che mi prende per mano "va bene, tranquilla"
Così usciamo dal teatro,ci salutiamo e io vado in aula per una nuova lezione.
Vado al mio banco e Lisa mi chiede il come mai ho saltato la lezione, così le rispondo "ero con Pietro in teatro" lei sorride con uno sguardo malizioso per poi continuare a parlare " e cosa avete fatto?" "Scema che sei,niente suonato e poi ci ha interrotti Jessica" "che strega" dice lei.
Entra l'insegnante e inizia una lezione di solfeggi.
La settimana passa velocemente,oggi è già sabato,sono a casa di Pietro in questo momento, abbiamo suonato un po' e adesso sono sul divano e accendo la TV mentre lui va a prendere qualcosa da sgranocchiare per poi tornare da me "a che ora ti viene a prendere tuo padre?" Mi chiede lui "alle 20, quando finisce il film mi accompagni a casa" lui annuisce solamente. "E tu che fai questa sera?" Scrolla le spalle per poi rispondermi "resto a casa,Ivan e Gabriele escono con le ragazze" mi dice solamente, quindi resterà da solo e mi dispiace ma rimedierò, domani sera avrò tempo anche per lui.
Ci guardiamo il film e una volta finito usciamo da casa e salgo in macchina.
Eccoci arrivati,mi stringe la mano e prende parola " andrà tutto bene tesoro mio, fammi sapere poi " Annuisco per poi lasciargli un bacio sull'angolo della bocca "ti scrivo quando saremo in hotel,ne ha prenotato uno per noi" chissà cosa pensa lui,si questo ha un mucchio di soldi che sarà mai pagare un hotel in centro di Milano solo per una notte,non gli chiedo niente,lo saluto per poi scendere dall' auto.
Una volta entrata in camera mia apro l' armadio e scelgo dei vestiti comodi,tanto non devo apparire per nessuno è solo mio padre e per lui sono sempre bella, vado a farmi una doccia veloce e vado in camera per potermi vestire,metto un po' di trucco ed ecco che mi squilla il cellulare,lo prendo è lui così gli rispondo dicendogli che sono pronta,prendo anche alcuni vestiti da portare dato che questa sera non ritornerò a casa ed esco con il mio giubbotto bello caldo e una sciarpa che copre il mio collo, scendo giù le scale più veloce della luce e apro la porta,mio padre mi sta aspettando dentro l' auto,sorrido istintivamente e corro aprendo la portiera posteriore e lasciare la borsa con i vestiti per poi salire dalla parte del passeggero, sorrido sono molto felice di vederlo "ciao papi" dico abbracciandolo,lui ricambia e sento il suo profumo,mi bacia i capelli e dice qualcosa "che bello vederti Laura" .
Continuo a sorridere mentre lui mette in moto e parliamo del più e del meno,mi chiede della scuola,come vanno le lezioni e quant'altro.
Arriviamo davanti un ristorante altolocato, avrà scelto lui, è sempre stato un uomo dai gusti raffinati,parcheggia e scendiamo per poi entrare,mi guardo intorno,non mi meraviglia molto è come immaginavo io.
"Ti piace vedo eh? Mi domanda lui "conosco i tuoi gusti" mi sorride per poi andarci a sedere ad un tavolo.
Continuiamo a parlare,lui mi racconta di questa scuola che sta progettando, è molto fiero di sé noto poi ordiniamo la nostra cena e la serata va benissimo, è una bella atmosfera.
"Senti papà a scuola ho conosciuto un ragazzo, stiamo insieme da un po' e siamo molto innamorati" dico tutto d'un fiato, aspetto la sua risposta,mi guarda solamente e dopo qualche minuto prende parola "tesoro sei sicura di quello che dici,lui ti rispetta?" Annuisco per poi rispondergli "certo papà, è un bravo ragazzo" si gratta la barba e mugola per poi dire qualcosa "ricordi l' ultima volta, anche su Kevin dicevi che era un bravo ragazzo ma poi si è rivelato tutto il contrario,avrei preferito menarlo di botte quella sera,tu sei splendida figlia mia, nessuno deve toccarti senza il tuo consenso" sapevo avrebbe ricordato quella sera,lo conosco benissimo.
"Devi stare tranquillo papà, questa volta è diverso, Pietro è diverso da Kevin e da tutti gli altri ragazzi".
Allunga il braccio e mi accarezza il viso "e tu ne sei innamorata di sto Pietro?" Continuo ad annuire "si,tanto".
Sorrido spontaneamente e poi mi alzo e andare nelle braccia di mio padre "ma sei sempre tu l'uomo più importante per me" mi bacia la fronte,mi sorride e mi risponde "e tu sarai sempre la mia bambina" lo abbraccio e la serata prosegue,mi dice che vorrebbe conoscerlo in questi giorni qui a Milano.
È andato tutto bene, questo mi rende davvero felice.

Ciao a tutte, eccomi qui con un nuovo capitolo.
Cosa ne pensate di Jessica che torna ad insultare i nostri protagonisti?
E poi finalmente Laura parla con il padre di Pietro e lui prende tutto bene,ma sarà sempre così tra rose e fiori?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

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