Capitolo 38.

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Mi sveglio e non sono nel mio letto,non sono a casa,mi volto e trovo Ric accanto a me,dorme ancora,lo guardo e sorrido istintivamente per ciò che è accaduto questa notte,non mi sono mai sentita così bene in tutta la mia vita e non lo ringrazierei mai abbastanza per esserci sempre per me.
Gli accarezzo la guancia delicatamente è così bello da farmi perdere i battiti, lui si sveglia al mio tocco leggero  "scusa non volevo svegliarti" dico,lui sorride e con voce impastata dal sonno mi risponde "non fa niente, buongiorno amore" continuo a sorridere,ormai non so farne almeno "buongiorno a te" rispondo lasciandogli un bacio casto sulle labbra,lui mi stringe a sé e vorrei solo rimanere dentro le sue braccia.
"Quando torni a Milano?" Chiedo,lui mi riserva tante carezze e mi risponde "domani mattina" alzo lo sguardo per un contatto visivo con lui "vengo con te,non ci voglio stare con i miei,non mi capiscono più e mi manca un sacco Milano" "tesoro cosa dici,tu ami qui,i tuoi nonni,la tua terra e poi con i tuoi è tutto chiarito,mi hanno accolto in casa" mi stacco dal suo corpo,mi metto seduta sul letto e cerco i miei vestiti,sento la sua mano sulla mia schiena nuda, l' accarezza dolcemente e mi lascia vari baci e dice qualcosa "che succede Laura?" "Ecco..i miei non ti hanno accolto davvero" "come,non capisco, abbiamo parlato di un sacco di cose con tuo padre quella sera" "fingeva Ric, non so come dirtelo.." mi alzo e mi rivesto lui mi prende le mani "mi devi dire qualcosa?" "Ieri quando sono tornata a casa.." non riesco a finire la frase,ho un buco al petto,non riesco a respirare,lui mi va a prendere dell' acqua che bevo a sorsi e poi dice qualcosa "amore così mi fai preoccupare,mi hai detto prima che i tuoi non ti capiscono più è solo perché stai con me,vedrai che passerà prima o poi lo devono capire quanto noi due ci amiamo" lo abbraccio forte fino a fare fondere i nostri corpi,ho paura a dirgli tutta la verità ma devo farlo,lui lo deve sapere con chi erano i miei genitori.
Mi bacia i capelli,mi accarezza la schiena ancora una volta e poi le braccia,lui è davvero incredibile.
"C'era Pietro a casa mia" mi stacco dal suo corpo caldo e lo guardo negli occhi,lui è fermo lì impassibile "lo hanno chiamato loro, vogliono che torni con lui ma non succederà" lui non si muove,gli prendo le braccia e cerco le sue mani ma lui le tira indietro "Ric ti prego dici qualcosa" "Pietro a casa tua,i tuoi genitori..ma che cosa..?" È scosso dalla notizia glielo leggo negli occhi. " Sono una merda lo so,ti prego fammi venire con te a Milano,non ci voglio tornare a casa" "tu hai parlato con lui?" Mi domanda ancora una volta "si ci ho parlato" "Ma perché,mi avevi detto che non ci parlavi più, dimmi cos' ho fatto di male io?" "Niente,tu non hai fatto niente di male Riccardo" "io ti amo con tutto me stesso e poi ogni volta che sto bene con te torna sempre lui, c'è sempre quel ragazzo intorno a te " " Pietro lo sa che io amo te" "ah lo sa?" Io annuisco solamente e lui continua a parlare "e dimmi che ti ha detto, torniamo insieme facciamolo per i tuoi" "no, niente di tutto questo" intanto squilla il mio cellulare,lo lascio squillare ma lui me lo porge è mio padre ma non voglio rispondergli,non adesso.
"Io voglio solamente essere felice e lo sono con te,sono innamorata di te e questa notte abbiamo fatto l' amore,non devi avere nessuna paura,mettilo in testa una volta per tutte" intanto il cellulare continua a squillare insistentemente nelle mie mani,lui lo prende e lo poggia sul letto poi mi prende le mani guardandomi negli occhi "sono un cretino Laura, e ogni volta che mi parli del tuo ex io non ci vedo più,sono geloso e mi torna anche quella mia paura" "io sono qui con te Ric e voglio venire a Milano anche se non ho un posto dove stare,non mi importa nulla di Crotone,delle vacanze al mare se i miei genitori non approvano il mio amore per te" "ma io ritorno,te l' avevo promesso" e questo lo so ma non cambia il fatto che voglio andarmene di qui insieme a lui.
"Ma tra più di un mese,io non resisto così tanto" "va bene Laura, voglio vederti felice, nessuno può impedirci di stare insieme" "mi baci adesso?" Chiedo io, lui annuisce e fionda le sue labbra sulle mie dando vita a un bacio intenso,quelli che sa dare lui e mi fanno toccare il cielo.
A farci staccare è nuovamente il mio cellulare,mi stanno assillando perché questa notte non ho dormito a casa.
Rispondo senza guardare il display è mia madre che me ne dice di tutti i colori e di tornare immediatamente a casa.
"Vieni con me a casa,non voglio andarci da sola" "certo tesoro mio " dice per poi accarezzarmi il viso dolcemente.
Prendo la borsa, intanto che lui si fa una doccia velocissima e poi usciamo dal b&b,non mi va di guidare questa mattina così do le chiavi a lui che sale al posto di guida e io accanto.
Poggia la mano sulla coscia e prende parola "tranquilla ok?" Scuoto la testa,era arrabbiatissima mamma al telefono e per la prima volta mi ha fatto paura davvero.
Dopo meno di mezz'ora arriviamo davanti casa mia,lui parcheggia e scendiamo,mi stringe la mano e con il cuore a mille apro la porta di casa.
Stiamo per salire al piano di sopra ma eccoli mamma e papà furiosi.
"Che cos' hai in quella testa eh, te ne vai e non torni nemmeno per dormire?" "Ero da lui" dico alzando gli occhi verso il mio ragazzo. "Lasciate che spiego io le cose" dice Ric "tu non devi nemmeno parlare" dice mamma per poi continuare a dire qualcosa "noi ti abbiamo cresciuta con educazione e guardati adesso,ma ti vedi come sei irriconoscibile Laura,come ti vesti,ti trucchi e cambi ragazzi così da un giorno all'altro,non voglio nemmeno pensare quello che fate" "ci amiamo e siete voi che siete cambiati non io,solo perché mi sono innamorata" papà ridacchia "si certo,ieri sera Pietro ci raccontava quanto amavi lui" non possono dire questo davanti a Riccardo,so quanto gli fa male sentire queste cose.
"E quello era il passato, adesso amo Riccardo" "sei una ragazzina Laura cosa ne sai dell' amore" dice mamma "non sono una ragazzina,ho 20 anni e comunque domani torno a Milano" "tu non vai da nessuna parte,chi te l'ha detto lui?" Continua a dire lei "no sono io che me ne voglio andare da qui" "vedi di finirla con questo atteggiamento e studia invece,non ti vediamo più con i libri in mano" "sono in vacanza ho studiato abbastanza mi pare, lasciatemi andare" cerco di salire il primo scalino mentre Ric è già al secondo "vado a fare la valigia e domani mattina parto con Riccardo" "tu resti qui" dice papà "no, finché voi due non capirete quanto noi due ci amiamo" sento forte la mano di mamma sulla guancia,mi ha appena dato uno schiaffo,non lo faceva da anni ormai,mi ero dimenticata quanto fosse doloroso, porto la mano sulla parte dolorante e la fisso negli occhi,sto per mettermi a piangere, è la voce di Ric che rimbomba nelle mie orecchie "ma cosa fa?" e poi ancora "Laura, Laura, amore mio, come stai?" Rimbomba tutto nelle mie orecchie e nella mia mente.
"Non si deve più avvicinare a sua figlia,lo sa quello che ha fatto?" Dice ancora lui "è nostra figlia non ti ci mettere in mezzo" risponde mamma "le ha appena dato uno schiaffo in pieno viso e domani Laura torna con me a Milano" mi prende la mano la stringe forte e saliamo le scale per poi entrare in camera mia,scoppio a piangere "nonono Laura, dimmi ti fa ancora male?" "Fa male tutto" "amore mio vieni qui" mi dice attirandomi al suo corpo, continuano a scendermi le lacrime fino a bagnargli la maglietta, sento che mi bacia ripetutamente i capelli e accarezza la mia schiena.
Non parliamo più,a volte non serve,mi basta averlo al mio fianco,le lacrime sono sparite,mi sono ripresa anche se non del tutto.
Ci sediamo sul letto e guarda la mia guancia, l' accarezza e io dico qualcosa "è passato Ric" "no,non è passato niente invece, è ancora arrossata e si vede la forma dell' anello di tua madre,tu come ti senti?" La sua dolcezza mi fa innamorare ancora di più,scrollo le spalle e gli rispondo "potevo stare meglio,sai l' ultima volta che mi diede uno schiaffo fu quando avevo 13 anni, non volevo partire per l'Australia e lasciare tutto alle spalle come fecero loro,ero una ragazzina volevo vedere i miei amici,i nonni e loro mi portarono dall' altra parte del mondo,lei è sempre stata severa con me ma ora è peggiorata, papà invece mi comprendeva sempre,fino a quest' inverno, lui è venuto a trovarmi spesso a Milano e guardaci adesso.." ho parlato tanto, abbasso lo sguardo,mi manca il mio papà quello protettivo che mi riempiva di baci e carezze mentre ora mi rimprovera solo perché non sto più con Pietro e mi sono innamorata di un' altra persona.
"È tutta colpa mia" dice Riccardo,alzo lo sguardo e gli rispondo "no,non è colpa tua" "sono entrato nella tua vita ed è cambiato tutto" "non dire così amore,doveva solo succedere, non è colpa di nessuno" mi stringo al suo corpo e lo abbraccio.
Passiamo la mattina nella mia camera,mi ha anche aiutata a mettere tutto in valigia adesso stiamo scendendo è lui a portare il mio trolley non voglio rimanere un minuto in più in questa casa.
"Non ti azzardare a uscire da qui con quei bagagli" sento la voce di mamma,mi volto e rispondo "se no,che mi fai, sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni" "grande?" Ripete lei,io annuisco solamente e lei torna a parlare "se metti piede fuori da qui con quel ragazzo il nostro rapporto finisce" che cosa sta dicendo, è impazzita per caso?
Entra papà in salone dicendo qualcosa "ma che dici Elisa, è nostra figlia!" "Lo dico eccome invece, è tutto sbagliato quello che sta facendo tua figlia, adesso la difendi?" Ringhia lei e papà risponde "dico le cose come stanno,non puoi toglierle la parola, è da matti questo Elisa, e facciamola finita adesso,sono stufo" si volta verso me e torna nel suo discorso "Laura tu sei felice con Riccardo?" Io annuisco e gli rispondo "certo che sono felice,sai che è un ragazzo come si deve,ci hai parlato papà" "si ci ho parlato,io non volevo succedesse tutto questo,non ho chiamato io Pietro, è stata tua madre a farlo,sai quello che pensavo di quel ragazzo,a tua madre piaceva,ha fatto tutto lei e io mi sono fatto mettere in mezzo,mi perdoni Laura?" Mi chiede alla fine,quindi lui non c'entra assolutamente nulla con tutto questo,mi avvicino a mio padre e lo abbraccio. "Grazie papi,ci sentiamo vero?" Annuisce per poi lasciarmi un bacio sulla fronte "io vado al b&b dove alloggia Ric" lui continua ad annuire come se gli avessero mangiato la lingua.
"Vattene,vattene Laura,ma da ora in poi non avrai più una madre" dice lei.
Tutto questo da parte sua mi ferisce, è un pugno allo stomaco,la guardo per un ultima volta ed esco da casa insieme al mio ragazzo.
Non parlo,non dico assolutamente nulla è Ric a prendere parola "Laura mi dispiace tantissimo" scrollo le spalle e andiamo alla fermata degli autobus per scendere giù in paese, nessuna macchina questa volta.
Dopo qualche minuto passa il bus saliamo e prendiamo posto,lui mi stringe la mano, è tutto silenzioso non servono parole in questo momento, dopo mezz'ora scendiamo, lui trascina il mio trolley e camminiamo verso il b&b, questa sera andremo a salutare i nonni e non so nemmeno cosa dire a loro che torno a Milano così velocemente,poi inventerò qualcosa, magari al momento.
Eccoci arrivati, entriamo in casa e lui lascia la mia valigia accanto alla sua,io mi siedo sul letto con le mani sul viso,sento che si abbassa il materasso si siede accanto a me, dice qualcosa "Laura,amore mio.." mi stringo al suo corpo e scoppio a piangere per la seconda volta in un giorno.
"Non ci posso credere a quello che mi ha detto" dico tra i singhiozzi e le lacrime,mi accarezza la schiena,mi bacia i capelli e prende parola "vi chiarirete, stai tranquilla" spero lui abbia ragione.
Una volta che mi sono ripresa un po' decide lui di andare a comprare qualcosa per pranzo io lo aspetto qui, mando un messaggio a papà per sapere come sta lui e mi risponde dicendomi che gli gli piace tutto quello che è accaduto,si è anche scusato ancora una volta se anche lui ha sbagliato,ma io lo avevo già perdonato,lui è il mio papà,lui è comunque l' uomo più importante per me e poi ovviamente anche Riccardo.
Continuiamo a messaggiare per un po', quando entra Ric con dei vassoi,fa un leggero sorriso e dice qualcosa "si mangia" per come l'ha detto mi fa ridere,come può farmi così bene questo ragazzo,ha cambiato tutti i miei piani, così da un momento all'altro,non era in programma che io mi innamorassi nuovamente dopo la fine con Pietro,mi aveva ferita, ho sofferto per il modo in cui lui mi ha lasciata e poi ho incontrato Riccardo facendomi tornare il sorriso.
Lascio il cellulare sul letto e vado a sedermi al tavolo proprio di fronte a lui e iniziamo a mangiare.
"Stai meglio vedo" "merito tuo amore" lui mi accarezza il viso dolcemente e dice qualcosa "allora sono un bravo fidanzato?" "Il migliore che potessi avere" strofina il naso al mio, sorrido e lui continua a parlare "io ti amo così tanto, vorrei che tua madre questo lo sappia" mi bacia le labbra,non so cosa dirgli,spero solo che un giorno lei capisse quanto bene mi fa.
Una volta finito di pranzare, è lui a convincermi di andare al mare così alla fine ci andiamo, forse mi serviva l' aria di mare anche farmi una bella nuotata per scaricare tutto.
Adesso stiamo tornando al b&b,non vedo l'ora di farmi una doccia e buttarmi sul letto sono così stanca intanto ci fermiamo un secondo in un tabacchino,ci entriamo e facciamo il mio biglietto treno per domani mattina,non vedo l'ora di tornare a Milano, rivede le mie amiche che mi mancano un sacco e stare con il ragazzo che amo.

Ciao a tutte, eccomi qui con un nuovo capitolone.
Nuovi colpi di scena,tutta la discussione con i suoi genitori e infine la madre che le dice quelle parole,cosa ne pensate di quello che è accaduto alla nostra Laura?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

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