Capitolo 7.

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Il clima di Natale mi mette tanta allegria, amo stare con la mia famiglia dopo tanto tempo, questa mattina sono andata a fare una visita ai nonni,ho raccontato loro della scuola di musica,dei miei voti e i miei studi,sono tanto orgogliosi di me e questo mi rende felice.
Adesso sono in casa e stiamo preparando tutto per la cena di questa sera, festeggeremo tutti insieme la vigilia.
Io apparecchio solamente è l' unica cosa che so fare bene e poi mi arrivano un sacco di messaggi delle ragazze, già manco tantissimo a loro ed è così anche per me.
"Lascia il cellulare Laura, stiamo per cenare" dice mia madre,alzo lo sguardo su di lei e le rispondo "sono le mie amiche e poi veramente ancora devono arrivare tutti i parenti", lei scrolla solamente le spalle e io vado a sedermi continuando a chattare con le ragazze,le ho anche raccontato del mio viaggio in treno insieme a Pietro, non si aspettavano loro del suo comportamento e mi hanno consigliato di andare con calma perché comunque non si sa mai possa cambiare nuovamente tornati a Milano.
Lascio il cellulare una volta arrivati tutti i parenti,mi metto a chiacchierare con loro, soprattutto con le mie cugine che più o meno abbiamo la stessa età.
La serata va benissimo,mi diverto tantissimo e giochiamo anche a tombola,io non vinco mai così mi lamento e una mia cugina dice qualcosa "sarai fortunata in amore" non credo proprio,non sono fortunata a nulla veramente, faccio spallucce e un' altra mia cugina dice qualcosa "che c'è ti piace qualcuno?" Eccola che comincia l'interrogatorio, resto in silenzio solamente e ancora continuano "nella tua scuola ci sono ragazzi fighi?" Rispondo solamente con un "si" a stento e mio padre prende parola "chiunque sia questo ragazzo che ti fa soffrire se la vedrà con me,tu sei un fiore figlia mia, nessuno deve farti del male " e non sanno di Jessica e delle mie coinquiline se no finirebbe il mondo,mio padre è molto protettivo nei miei confronti anche perché sono l'unica figlia e non vorrebbe mai nessuno che possa farmi male.
Ricordo quando a Sydney stavo con Kevin è finì perché avevo saputo che mi prendeva in giro,mio padre andò sotto casa sua,gliene cantò di tutti i colori trattandolo male per poco non gli mise le mani addosso,ecco perché è meglio tacere e non dire nulla sulle persone che fanno di tutto per ronzarmi addosso come anche è meglio non parlare di Pietro quindi resto in silenzio nuovamente e mia madre per sdrammatizzare il momento dice che aveva fatto cinquina senza nemmeno accorgersene.
È appena arrivata la mezzanotte, cominciamo tutti ad abbracciarci e a farci gli auguri di Buon Natale per poi andarci a sedere attorno all' albero per scambiarci i regali,da noi si è sempre usato così.
Noto che mi arrivano un sacco di messaggi, così accendo lo schermo del cellulare la chat delle ragazze è intasa di messaggi e poi in privato Lisa e Sara mi hanno appena scritto gli auguri, anche Gabriele e Ivan mi appena scritto,sono davvero carini tutti quanti per giunta anche Mattia,manca solo Pietro,non so se mi scriverà oppure aspetta che gli scriva io,lo aspetterò comunque senza illudermi.
Intanto mia madre mi porge il suo regalo,le sorrido per poi scartarlo,ci trovo vari libri di musica,sa quanto mi piacciono,le divorerò tutti in meno di un mese.
A turno tocca un po' a tutti,sono io che porgo il mio regalo a mio padre e squilla il mio cellulare,lo prendo e dal display c'è scritto Pietro,un nodo allo stomaco,non me l' aspettavo ma lascio squillare per vedere la reazione di mio padre al mio regalo ma la suoneria non ci dà tregua,continua a squillare.
"E vuoi rispondere Laura" dice mia zia.
Mi alzo e faccio un profondo respiro,non so cosa fare.
"Chi è che ti chiama per farti gli auguri?" Domanda mia cugina.
"Non sono affari tuoi,vado a rispondere e non mi seguite" so che a volte lo fanno per sentire le discussioni, così salgo al piano superiore, chiudendomi in camera.
"Pronto" dico solamente e dall' altro lato del telefono lui mi risponde "ci hai messo così tanto per rispondere, volevo farti i miei auguri di Natale" ho il cuore in gola e balbettando dico qualcosa "Buon..buon Natale anche... anche a te" lo sento respirare solamente e io torno a parlare "potevi mandare solamente un messaggio,mi hai fatto fare la figura del cavolo davanti ai miei parenti" gli confesso, devo parlare di me,delle mie paure basta chiudersi in sé stessi.
Si scusa con me e poi dice qualcosa "volevo sentire la tua voce" ma che sta facendo,non capisco ci prova con me quando ha una fidanzata?
Lo saluto gentilmente e poi chiudiamo la chiamata.
Mi butto sul letto,sono così confusa,lui stesso mi ha detto di non rovinare la nostra amicizia e poi invece di scrivermi mi chiama direttamente, anche se è stato molto carino da parte sua.
Torno in me e apro la porta per poi scendere nuovamente giù e finire di aprire i regali,tutti mi chiedono con chi abbia parlato tutto questo tempo, è sempre gente del sud che non si sa fare mai gli affari propri.
Mento naturalmente e poi torno a sedermi accanto a mio padre che nel frattempo ha aperto il mio regalo,gli è piaciuto molto il mio portachiavi.
La mattina dopo mi sveglio e salto giù dal letto scendendo giù a fare colazione e mamma e papà mi accolgono a braccia aperte tornando a farmi gli auguri,loro non mi chiedono mai nulla con chi parlo,con chi messaggio, sanno essere protettivi senza esagerare,forse hanno un' altra mentalità perché si sono spostati da qui, hanno girato molto prima che nacessi io,fino a vent'anni fa visto molti luoghi in giro per il mondo e poi dopo la mia nascita si sono fermati qui a Crotone per anni fino a quando papà è stato chiamato a Sydney,qui ho avuto una bellissima infanzia,le scuole elementari,le compagnette per poi proseguire con la prima media e dopodiché siamo partiti per l'Australia,la mia adolescenza l'ho trascorsa tutta lì, le cose non andavano bene per me all' inizio,ho sofferto tantissimo,mi hanno catapultata da un' altra parte del mondo lontana dalle mie amicizie,dai nonni poi dopo anni me ne sono fatta una ragione rimanendo con i piedi per terra.
Torno al mondo reale alzandomi da tavola e vado a farmi una bella doccia calda e per oggi opto una gonna a quadretti corta fin sopra alle ginocchia e un maglioncino verde,esco di casa godendomi quest' aria fresca,qui in Calabria per Natale non fa mai freddo come al nord, oggi c'è anche il sole.
Passeggio per il mio paese,lo è sempre stato, è qui che sono nata,la sento tanto mia nonostante tutto.
Incontro alcune vecchie conoscenze e mi fermo a parlare, anche le mie amiche di quando andavo alle elementari.
Arriva un messaggio al mio cellulare,saluto la ragazza con cui stavo parlando e continuo a camminare,prendo il cellulare e guardo il display, Pietro che mi manda vari messaggi,non so cosa pensare da lui,ama davvero Jessica?
Leggo i messaggi "Buongiorno Laura 😘💗" e poi ancora un altro "che farai oggi?" Decido di rispondergli "ciao Pietro,oggi sono con la mia famiglia e tu?" Continuo a camminare per la piazza di Crotone e la sua risposta non tarda ad arrivare "anche io con i miei,che ne dici se durante queste vacanze ci vediamo?" Ma è serio o cosa, dovevano vederci al ritorno a Milano per il concerto di fine anno, adesso ha cambiato idea?
Non so cosa pensare,a me ovviamente piacerebbe tantissimo vederlo ma non so se accettare,non voglio illudermi.
Non rispondo al suo ultimo messaggio e torno a casa per festeggiare il Natale con la mia enorme famiglia.
Sono passate le prime due feste e oggi finalmente un po' di riposo,sto a letto fino a tardi non è da me, però oggi piove e mi piace stare sotto le lenzuola.
Squilla il cellulare, sbuffo prendendolo,sono le ragazze in una videochiamata di gruppo,ci mettiamo a parlare,le racconto di Pietro che vuole vedermi " vedi cosa vuole, accetta" dice Sara mentre Lisa " è solo un cretino,ne approfitta perché adesso non è con Jessica" non sono di aiuto, sembrano l'angioletto e il diavoletto che ti compaiono alla tua destra e alla tua sinistra senza concludere nulla di concreto.
"Insomma ragazze che devo fare?" dico alla fine e Sara mi risponde "chiamalo e metti finalmente chiarezza alle tue idee" lei è molto convinta,a volte vorrei essere come lei, è sempre così pronta a tutto senza paure.
Finiamo di parlare così mi alzo e faccio una doccia veloce e poi riprendo il cellulare in mano e prendo coraggio,lo chiamo io.
Il cellulare squilla e al terzo squillo lui risponde "ciao Laura,dimmi" sembra molto freddo adesso dall' ultima volta che ci siamo sentiti.
Faccio un profondo respiro e prendo parola "oggi hai da fare?" Chiedo con il cuore in gola aspettando la sua risposta "mi alleno oggi pomeriggio".
Risposta secca che forse mi aspettavo "allora possiamo fare domani" continuo io e lui dice qualcosa "che cosa Laura?" "Di vederci,deciti tu dove,posso scendere a Cosenza io se per te è un problema" vado diretta al punto,il cuore ormai è fuori dalla gabbia toracica,lui mi risponde "vengo io da te,mi mandi tu il posto ok " annuisco come se mi potesse vedere e gli rispondo con un "va bene ".
Non so se ho fatto la scelta giusta ma per la prima volta in vita mia sento che qualcosa possa cambiare tra noi,non voglio essere sua amica,non voglio essere solo quella persona che studia con lui,noi due siamo altro,me ne sono accorta da come suoniamo insieme, c'è molto di più che un' amicizia.
Adesso non aspetto altro che arrivi domani per sapere tutto e se lui ama Jessica nonostante non sia ricambiato da quello che so di lei.

Ciao a tutte, tornata con un nuovo capitolo.
Altri colpi di scena,Pietro chiama Laura per gli auguri di Natale e poi le chiede se possono vedersi fino a quando è lei a chiamare lui,cosa succederà adesso tra i nostri protagonisti?
E poi la famiglia di Laura, quanto è pesante da voler sapere tutto di lei?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

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