Capitolo 13.

10 4 12
                                    

Ormai ho ripreso del tutto con la scuola,sto andando molto bene ad ogni lezione e gli insegnanti sono contenti di me e questo mi fa piacere, significa che mi impegno per ciò che amo fare.
Sono giù in teatro,sto suonando come al solito dopo ogni lezione,mi piace questa musica, è Libiamo ai lieti calici della Cavalleria Rusticana,qui a scuola sto imparando di tutto dalla musica pop,al rock fino al mondo dell' Opera e della lirica, adesso sto studiando questa con l'insegnante.
Sposto lo sguardo e trovo Mattia seduto che mi applaude,che vuole adesso?
"Cosa sei venuto a fare?" Gli chiedo e lui mi risponde ancora da una poltroncina "guardavo la tua esibizione" lo guardo male "sto solo studiando" dico solamente "e come mai non c'è il tuo fidanzatino?" Mi chiede alzandosi e salire gli scalini "non dobbiamo stare sempre insieme e comunque non devo dare spiegazioni a te" mi alzo io per poter andare ma sento la sua mano sul mio braccio facendomi voltare verso lui "fammi andare" "posso studiare io insieme a te oggi" "no,non studio con le persone false" dico per poi liberarmi dalla sua presa e cammino lungo la platea "falso a chi?" dice lui mi volto nuovamente e gli rispondo "sei una persona falsa Mattia,io ti credevo mio amico e tu mi hai pugnalato alle spalle,ma stai pure con la sorellina, non avrai più niente da me" detto ciò esco dal teatro e torno in aula per una lezione teorica. Mi siedo al mio posto e le mie amiche non ci sono,non ho nemmeno visto i ragazzi e Pietro in giro così mando un messaggio a quest' ultimo " che fine hai fatto,ti aspettavo giù in teatro " Prendo il libro aprendolo per dare un ultima occhiata prima dell' interrogazione e sento arrivare il messaggio, sarà lui,leggo "scusami tesoro,mi hanno trattenuto i ragazzi,ci vediamo dopo,un bacio 😘 " rispondo "va bene a dopo bacio a te 😘".
Finalmente arrivano le ragazze, Lisa si siede accanto a me e Sara ci raggiunge e mi lascia un bacio sulla guancia "dov'eravate?" chiedo e lei mi risponde "a fare uno spuntino con i nostri ragazzi e il tuo Pietro, potevi venire" ah ecco quindi erano tutti insieme mentre io discutevo con Mattia "sono rimasta a suonare in teatro" dico solamente "ogni tanto riposati" dice Lisa, ridacchiamo tutte e tre e poi entra la prof e diamo inizio alla lezione e la mia interrogazione è andata benissimo,ho preso un bel 9.
Finalmente usciamo da scuola,saluto le mie amiche che vanno con i loro rispettivi ragazzi e io aspetto Pietro proprio davanti il portone e dopo qualche minuto eccolo che arriva,mi sorride prendendomi la mano e io gli lascio un bacio sulla guancia "bella che sei" dice lui portandomi una ciocca di capelli dietro l' orecchio.
"Andiamo?" domando e lui annuisce per poi salire in macchina,fa freddissimo oggi,sembra voglia nevicare nei prossimi giorni.
Poggia la mano sulla mia coscia e prende parola "Laura,te me avevo parlato, oggi sono arrivati i miei genitori" ah sì è vero, dovevano venire agli inizi di febbraio e oggi siamo già al quinto giorno del mese.
"Come mai di lunedì?" domando io,lui scrolla le spalle per poi rispondermi "vogliono passare tutta settimana qui a Milano con me" gli prendo la mano intrecciando le nostre dita "capisco,non ti vedono mai" "questa sera vieni da me, ceniamo tutti insieme e vi conoscete" quindi a casa sua,io non ci sono mai stata veramente,so solo che abita un po' distante dal centro "quindi sei convinto" lui annuisce per poi rispondermi "si tesoro, voglio che vedano la ragazza che mi ha rapito il cuore" ma la sua dolcezza?
Lo abbraccio spontaneamente e lui mi accarezza la schiena, ogni giorno mi fa provare sensazioni mai avute prima "va bene,ci vengo" rispondo io per poi alzare lo sguardo su di lui,ci guardiamo negli occhi per non so quanti minuti e poi torno a parlare "mi fai innamorare Pietro " lui sorride "è quello che voglio infatti". Mi fa tanto bene al cuore,lui è un ragazzo speciale. "allora devo essere perfetta per questa sera" "lo sei sempre" dice lui,mi fa sorridere,bacia dolcemente le mie labbra per poi partire finalmente,siamo rimasti a parlare davanti i parcheggi della scuola.
Oggi Jessica non c'era e siamo stati più tranquilli a parte la discussione con Mattia che non ho ancora raccontato a nessuno,ma credo lo farò con Pietro più tardi.
Arriviamo sotto il portone del condominio dove vivo io e rimaniamo che tra un' ora e mezza mi viene a prendere, così ci salutiamo e scendo dall' auto per entrare e salire le solite scale che mi portano nel mio appartamento.
Apro la porta e trovo Angelica che sgranocchia qualcosa sul divano "ciao" mi dice ed io le rispondo cortesemente per poi andare in camera mia,lascio i libri sulla scrivania e la borsa l' appendo in una dei ganci appesi alla porta, faccio un profondo respiro e apro l' armadio per potermi scegliere qualcosa da mettere per questa sera e alla fine opto per un vestito corto fin sopra le ginocchia, è di colore rosso un unica tinta senza nessun tipo dì disegni così lo esco insieme ad una giacchetta bianca tanto poi metterò il cappotto.
Mi riposo un po',giusto il tempo di prendere fiato per poi andare a farmi una doccia veloce,indosso il vestito e la giacca,lego leggermente i capelli truccandomi un po',si apre la porta è Angelica "dove vai di bello?" Mi chiede,ogni volta sempre la stessa storia "esco" le rispondo solamente secca.
" Aah si con il ragazzo figo" continua lei "basta e poi si chiama Pietro, esci su" lei ridacchia,fa venire i nervi "mamma mia e stai calmina" dice per poi chiudere la porta della mia camera uscendo.
Noto che ancora è presto così decido di fare una videochiamata con le ragazze avvertendole anche di questa sera che incontrerò i genitori di Pietro,da quella volta non ho più tenuto nascosto nulla alle mie amiche,a parte alcune sciocchezze tra cui non dirò mai a loro della discussione con Mattia di oggi,non è una cosa importante comunque da dire a tutti.
Una volta finita la nostra videochiamata,mi chiama Pietro dicendomi che è già arrivato,prendo tutto indossando il cappotto ed esco,saluto le due ragazze che sono in salone e scendo giù le scale più veloce della luce.
Apro il portone e lui mi stava aspettando appoggiato alla macchina, è bellissimo da togliermi il fiato,mi sorride ed io lo raggiungo,mi prende la mano facendomi girare su me stessa e dice qualcosa "ma quanta bellezza abbiamo qui" il solito scemo, ridacchio e mi bacia la guancia per poi salire in aiuto.
"Sono già in casa i tuoi,gli hai già detto che ci sarò io questa sera,e se non piacerò ai tuoi genitori?" Mille domande in una sola frase "ehi va tutto bene, niente panico,sono già a casa e ti stanno aspettando, piacerai a loro come piaci a me" dice,come fa ad essere sempre così,a volte vorrei essere come lui ma purtroppo io sono diversa facendomi mille problemi.
Mette un po' di musica per sdrammatizzare accendendo la radio e questo mi fa stare meglio,la medicina più bella, quella che non fa male è solo lei,canticchia e la sua voce è una melodia bellissima per me.
Dopo qualche minuto abbondante noto che parcheggia davanti una piccola casetta con degli alberi attorno, è molto carino qui lontano dalla grande città,mi guardo intorno "ti piace?" Mi domanda "molto" rispondo io.
Mi prende per mano avvicinandoci alla porta d'ingresso,lui la apre e il mio cuore comincia a battere forte,stringo la presa alla sua mano per provare più tranquillità,continuo a guardarmi intorno, all' entrata c'è un piccolo salottino con la TV e sbucano due figure, saranno i suoi genitori.
"Siamo arrivati,lei è Laura" dice Pietro fiero di sé a pronunciare il mio nome, faccio un piccolo sorriso alle due persone davanti a me,mi porgono la mano che io stringo e sua madre dice qualcosa "finalmente ci conosciamo di persona cara Laura" continuo a sorridere e finalmente prendo parola "vi ha parlato molto di me?" "Ogni sera" continua suo padre.
Resto a fissarli mentre parlano con il figlio e noto che lui somiglia molto alla madre,gli stessi lineamenti.
Intanto prendo un po' di confidenza anche se faccio fatica a dire il vero ma noto che loro sono persone alla mano e ti mettono subito a proprio agio.
"Eri già stata a casa di Pietro?" Mi domanda la madre,scuoto la testa "è la prima volta veramente" "vieni tesoro,te la faccio vedere io" continua a dire lei, così ci alziamo e mi fa vedere tutta la casa,dalla cucina che è molto carina, è tutta sul bianco e poi mi porta al piano superiore,dove c'è un piccolo bagno e la camera da letto di Pietro,vedo tutto in ordine, c'è una pianola dall' altra parte del letto e spontaneamente sorrido, è la stessa marca che avevo io prima che i miei mi regalassero un vero pianoforte.
"Suoni anche tu vero?" Mi chiede lei,io continuo ad annuire "si esatto, suoniamo lo stesso strumento" "ti ho vista al concerto di capodanno,sei molto brava" la ringrazio dolcemente e lei mi sorride,mi sembra una donna magnifica al primo impatto.
Scendiamo giù e raggiungo il mio ragazzo "è proprio carina la casa,mi piace un sacco" dico.
Lui mi arruffa i capelli per poi lasciami un bacio su di esse,mi piace il suo modo di fare,mi sento molto meglio adesso,mi hanno fatta sentire a casa.
Andiamo a tavola e cominciamo a cenare per poi parlare del più e del meno, vogliono sapere molte più cose di me,su ciò che amo fare, trascorriamo una bella serata.
"Non chiamarmi mai signora,io sono Elena" annuisco sorridendo e il marito dice qualcosa "ed io sono Giovanni" tipici nomi del sud.
"Io sono di Crotone" dico orgogliosa della mia terra,sorridono entrambi "si qualcosa ci aveva accennato Pietro,dei calabresi a Milano" mi fanno ridere,sono davvero molto simpatici,mi parlano dei loro altri due figli, Pietro mi aveva detto che ha un fratello e una sorella più piccoli di lui anche se con il fratello hanno solo qualche anno di differenza.
"Io non ho fratelli,mi sarebbe piaciuto avere una sorella invece" è la prima volta che dico una cosa del genere, l' ho sempre pensato ma non l' ho mai detto nemmeno ai miei genitori e questa sera sto aprendo i miei sentimenti a delle persone appena conosciute,non l' avrei mai detto eppure è successo.
Pietro mi stringe al suo corpo accarezzandomi il braccio e dice qualcosa "non me l' avevi mai detto questo " scuoto la testa solamente e lui torna a parlare "questa estate conoscerai Miriam e Federico" sta decidendo tutto lui a quanto pare, vorrebbe farmi conoscere tutta la sua famiglia al completo, però capisco che ci tiene davvero a me e che non è un' avventura per lui come invece lo è stata per Kevin,non mi ha mai permesso di essere partecipe completamente alla sua vita,non mi ha mai parlato della sua famiglia e sono andata a casa sua solo una volta,quella volta dove lui voleva per forza andare oltre i baci ed io non volevo,ricordare quel momento mi costa molto, così torno al mondo reale alzandomi dal divano.
"Cosa c'è Laura?" Mi domanda Pietro "forse è meglio che vado, è tardi" si alza anche lui e suo padre dice qualcosa "sei proprio una brava ragazza,non fartela scappare Pietro" lui scuote la testa al padre per poi dire qualcosa "mai,ve l'avevo detto che ho trovato la ragazza giusta" i suoi genitori lo abbracciano, poi salutano me,capisco che si vogliono molto bene,che è una famiglia molto unita,bhe un po' come la mia, siamo gente del sud con tanti valori.

Ciao a tutte,eccomi tornata con un nuovo capitolone.
Discussione tra Laura e Mattia,ve l'aspettavate?
E poi la serata con i genitori di Pietro è andata bene per i nostri protagonisti,cosa ne pensate?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

In Nome della Musica Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora