Finalmente è arrivato il fine settimana e quindi alla nostra serata tra donne ed io non vedo l'ora anche se ancora non sappiamo dove andare e cosa fare ma vedremo intanto sono in giro questa mattina da sola, volevo avere del tempo un po' per me non ci sto praticamente mai e così ho deciso di dedicarmi a me stessa per qualche ora,ho fatto un po' di shopping,preso alcuni vestiti e un nuovo libro di musica,ne starò facendo una collezione di quanti ne ho ma poi li divoro subito in meno di un mese,amo così tanto sapere tutto di qualsiasi tipo di musica,dal lirico al pop,rock mi piacciono tutti.
Cammino per le vie di Milano,oggi è nuvoloso non è che sia una novità,lo è spesso e quando c'è il sole ne approfittiamo per delle camminate in centro ma questa mattina dovevo fare alcune spese anche perché in casa non avevo molto e quindi cammino con il mio carrellino blu elettrico è comodissimo per me.
Sento sfrecciare una macchina,mi stava quasi mettendo sotto, è la seconda volta che capita ma che avrà mai la gente che va così di corsa in questa città eppure sono cresciuta in una città molto più grande di questa,Sindey è strapiena di gente,per tutti quegli anni che ci ho vissuto ricordo alcuni visi che vedevo ogni giorno nel tragitto casa-scuola e viceversa per non parlare delle serate del weekend,ho fatto alcune amicizie ma che comunque adesso non ci sentiamo più, erano delle compagne di liceo e ogni sabato sera uscivamo,andavamo in qualche locale oppure in riva al mare, quando andavo a scuola si moriva di caldo come se fosse luglio inoltrato e mi ricordo la spiaggia cristallina del pomeriggio e il sole picchiettare,alla fine mi sono ambientata bene,la sentivo un po' come seconda casa,5 anni sono stati tanti e intensi, ero una ragazzina di 13 anni quando sono arrivata, sono diventata maggiorenne a Sidney,ho vissuto tante cose, amicizie andate male, compagni che mi prendevano in giro perché non parlavo la loro lingua all' inizio,per non parlare di Kevin e l'amore malato che provavo nei suoi confronti ma comunque ho avuto anche persone belle nonostante adesso non ci sentiamo più per motivi di lontananza e fuso orario completamente diversi,Emma,Lucy e Lilly con loro avevo legato tantissimo, anche se l'ultima aveva solo un anno meno di noi ma ci divertivamo tantissimo, soprattutto quando andavamo in spiaggia e facevamo surf, stavo diventando brava,mi dicevano che ero migliorata tanto e superavo Lucy di bravura, forse secondo loro ma non per me,lei era campionessa di surf, faceva gare e le vinceva tutte, chissà se ancora adesso lo è,non so più nulla né di lei e delle altre due ragazze.
Sto viaggiando con la mente al passato e mi piace ricordare quei momenti con loro,a quei pomeriggi insieme,a volte venivano loro a casa mia o io da ognuno di loro, eravamo in quattro e tanto legate, chiacchieravamo un sacco anche di ragazzi,una volta Emma ci raccontò la sua prima volta con il ragazzo con cui stava all' ora,ci fece ridere un casino perché era andata malissimo, anche da come ci raccontava,rideva fino alle lacrime.
È stata dura separarmi da loro,non volevo andarmene da Sidney e ricominciare tutto da capo, avevo 19 anni,tutta l' adolescenza insieme, ricordo quella sera di fine maggio,stava arrivando il freddo lì,ci abbracciammo per l'ultima volta dicendoci che ci saremmo sentite lo stesso nonostante la lunga distanza e così fu all' inizio,le sentivo ogni giorno,qui in Italia erano le 9 del mattino mentre lì le 5 del pomeriggio, durò qualche mese fino a quando tutti i nostri impegni ci hanno divise,io mi ero fermata con la musica,non potevo ricominciare subito dato che i miei genitori erano ancora all' inizio del loro nuovo lavoro e avevamo i dollari australiani da cambiare in Euro, è stato un anno duro quello scorso e così ho iniziato un piccolo lavoretto,in una libreria di Torino,una piccola e mi piaceva un sacco,ecco perché mi piace leggere libri, soprattutto quelli di musica.
Corro a prendere il bus per poi salirci,sento una notifica al cellulare,lo prendo e sorrido da sola al messaggio di Pietro, mi scrive che gli manco e che vorrebbe stringermi forte al suo petto e coccolarmi,ma la sua dolcezza è indescrivibile.
Scendo dal bus e vado verso casa e una volta entrata nell' appartamento trovo le due ragazze con dei bicchieri in mano e mezze brille,ma hanno bevuto tutta la mattina per ridursi così?
A volte mi fanno tanta pena, credo che se fanno questa vita non sia colpa loro ma che sicuramente avranno avuto una vita difficile.
Sistemo tutte le cose che ho preso nel mio reparto frigo e dispensa per poi andare nella mia camera,mi butto sul letto e fisso il soffitto e poi chiamo mamma e papà per aggiornarli.
La mattina passa velocemente,ho pranzato da sola in cucina lontana dalle due ragazze,non mi va di starci insieme soprattutto adesso che non sono nemmeno in loro,non capirebbero nemmeno quello che potrebbe uscire dalla loro bocca.
Lavo tutto quello che ho sporcato e poi ritorno nella mia camera, faccio una videochiamata con Pietro parlando un po' e poi chiudo per mettermi d'accordo con le mie amiche,alla fine abbiamo optato per andare al cinema a vedere un film e una volta uscite cenare al nostro solito locale, l' importante è solo stare insieme.
Prendo il libro che ho comprato questa mattina e comincio a leggerlo,parla di vari generi musicali, anche dell' Opera,sto leggendo La Tosca di Giacomo Puccini,tutta la storia travagliata fino alla morte di Mario,mi prende un sacco però mi ricordo della serata così lascio tutto sulla scrivania e vado in bagno per una doccia veloce per poi ritornare in camera,indosso una gonna fiorata con dei merletti rosa pastello e un maglioncino leggero, siamo a inizi aprile ma ancora la primavera vera e propria deve arrivare.
Mi trucco leggermente e lascio i capelli alle spalle per poi prendere la borsa e uscire di casa,percorro lo stesso viale di questa mattina per prendere il bus,con le ragazze ci vediamo direttamente davanti il cinema.
Guardo fuori, è ancora giorno e vedo tutto andare velocemente, arrivata alla fermata scendo e vado verso il cinema, eccomi arrivata tutta in tiro,Lisa e Sara sono già lì mi stavano aspettando,loro sono vestite più casual di me così vedendomi dicono qualcosa "ma come siamo eleganti,devi fare colpo su qualcuno?" Quanto sono sceme,le solite pazzarelle "ma noo,il mio cuore è impegnato" "ah si certo la ragazza innamorata" dice Sara,lei non è da meno,ridacchiamo per poi entrare, decidiamo di vedere un film romantico così entriamo in sala e ci andiamo a sedere,non mancherà molto per iniziare.
Sta piacendo a tutte noi e una volta finito usciamo dalla sala per poi uscire,fuori è quasi buio anche se i nostri occhi vedono un po' strano dopo un' ora e mezza di film,ma ci facciamo un giro chiacchierando commentando il film appena visto,non chiediamo nemmeno a Lisa come va con Gabriele,se no lo avrebbe fatto direttamente lei.
Andiamo a cena al solito nostro locale, ordiniamo e continuiamo a parlare quando squilla il mio cellulare,lo prendo è solo Pietro così rispondo anche davanti alle mie amiche.
"Ciao tesoro mio" dico e lui dall' altro lato del telefono dice qualcosa "sta andando bene la vostra serata tra donne?" "Benissimo" dico io sorridendo come se mi potesse vedere "quando finite scrivimi e ti vengo a prendere" la sua dolcezza è incredibile così accetto per poi chiudere la chiamata anche perché è appena arrivata la nostra cena.
Mi alzo solo per andare in bagno per poi tornare e trovo Jessica che discute con le mie amiche,le raggiungo e prendo parola "che problemi hai Jessica? Lei volta lo sguardo e mi risponde "cercavo proprio te Lauretta,mio padre ha bisogno di un lavoretto e ho pensato a te" mi irrigidisco per poi risponderle "non mi interessa lavorare con la tua famiglia" "devi accettare,suonerai per un mucchio di gente e mio padre ti pagherà" guardo le mie amiche per poi tornare a fissare lei "no grazie" dico fredda.
Lei cerca di prendermi per le spalle ma io mi allontano "non devi toccarmi,non sto ai giochetti della tua famiglia,non voglio i vostri soldi,so cavarmela da sola,puoi anche andare adesso" ringhia per poi dirmi qualcosa "sei così arrogante" muove la sua coda alta biondo platino "ma senti da chi viene il pulpito dall' arroganza in persona" non voglio discutere ma lei mi fa proprio perdere le staffe.
Sara e Lisa mi dicono di andare così prendo la mia borsa per poter uscire e sento ancora una volta Jessica dire qualcosa "volevo essere gentile per una volta" "tu non sei mai gentile,senti di piantarla una volta per tutte Jessica" risponde Sara schietta.
Andiamo via dopo aver pagato facendoci un altro giro, arriviamo al centro commerciale che nel fine settimana è aperto, guardiamo un po' tra i vari negozi per poi sederci ad un bar e prendere un succo,alla fine decidiamo di rientrare, così mando il messaggio al mio ragazzo mandandogli la posizione e dopo un bel po' di minuti eccolo che arriva, sorride vedendomi camminando verso la nostra direzione,gli vado incontro e lo abbraccio solamente per poi raggiungere le ragazze,lui chiede di accompagnarle a casa, così anche loro accettano,gli stringo la mano intrecciando le nostre dita e andiamo verso la macchina.
Le ragazze salgono dietro mentre io al posto del passeggero accanto a Pietro.
"Meno male doveva essere solo donne questa sera" dice Lisa,e il mio ragazzo ribatte scherzando "eh vabbè,se non fossi arrivato io ci andavi in bus a casa" scherziamo un po' ridendo e prima portiamo Sara e poi Lisa.
"Adesso manco solo io" "chi ti ha detto che voglio portarti a casa?" Dice lui, scrollo le spalle e noto lo schermo del cellulare che segna le 22:15 e rispondo a lui "mi porti a casa tua?" Annuisce senza togliere lo sguardo dalla strada.
Dopo qualche minuto bello abbondante arriviamo davanti la sua piccola villetta, scendiamo dall' auto e lui apre la porta d'ingresso per poi fare entrare prima me.
Faccio un profondo respiro e vado a prendermi un bicchiere d'acqua, ormai mi sento come se fosse casa mia.
Poso il bicchiere sul lavello e torno da lui,lo abbraccio da dietro, è un gesto spontaneo che mi è venuto di farlo,bacio la sua schiena coperta dalla felpa bianca e prende parola "che sono tutte queste attenzioni?" "Volevo coccolarti" gli rispondo,si volta verso me, sorride è la meraviglia in persona "sei bellissima amore mio" il cuore batte forte alle sue parole, mi prende il viso tra le mani per poi baciarmi dolcemente le labbra.
È qualcosa di inspiegabile quello che mi fa provare ogni volta.
Poggio la testa sul suo petto e sto in paradiso,non parliamo,non serve farlo,non adesso.
Siamo in camera sua e suoniamo insieme,mi piace questa melodia, chiudo gli occhi per ascoltare quello che stiamo creando con le nostre dita e una volta finito di suonare io prendo subito parola "è bellissima, perché non la componiamo?" Volta lo sguardo su di me "dici davvero, cioè una musica tutta nostra?" Annuisco per poi rispondergli "certo, è qualcosa di veramente incredibile".
Si alza e va ad aprire il cassetto del comodino per poi tornare con un pentagramma vuoto,sorrido istintivamente, iniziamo a scrivere anche perché ricordiamo tutte le note che abbiamo appena fatto,sono proprio fresche di memoria e mentre riempiamo lo spartito risuoniamo nuovamente.
"Wow" dice lui quando è tutta completata "suoniamola di nuovo per vedere com' è venuta" dico io, così torniamo nuovamente tra le tastiere.
"Incredibile Pietro" sorrido felice e lui ricambia per poi abbracciarmi.
La serata prosegue benissimo,non gli ho nemmeno parlato di Jessica per non rovinare quello che abbiamo appena suonato ma lo farò nei prossimi giorni.Ciao a tutte, eccomi tornata con un nuovissimo capitolone,serata tra amiche fino a quando arriva Jessica,cosa ne pensate della sua proposta?
E cosa ne pensate della musica composta dai nostri due protagonisti?
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.
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In Nome della Musica
RomanceLaura,una ragazza che ha la passione per la musica,si trasferisce a Milano per poter andare in una scuola di musica. Lei suona il pianoforte e nella scuola incontra nuovi amici, l'amore e nuove conoscenze,tante esperienze nuove per lei. All' inizio...