Ho fatto una bella doccia calda e adesso sono in camera mia,sto sistemando tutta la roba che avevo portato, squilla il cellulare e vado a rispondere, è una videochiamata delle ragazze così ci mettiamo in chiacchiera,racconto a loro della giornata,di mio padre che ha incontrato Pietro ma senza dire tutti i particolari che non mi sono piaciuti,loro sono felici per me.
"Che dite ci vediamo questa sera?" Dice Lisa, rispondo io per prima "io sono a casa da Pietro,mi dispiace" loro sorridono maliziosamente e Sara dice la sua "e che fate piccioncini?" Che scema, ridacchio per poi risponderle "niente,ci vediamo un film" "che romantici" dice Lisa,le solite sceme.
Alla fine non escono nemmeno loro insieme e quindi abbiamo deciso durante la settimana andiamo al cinema solo noi tre ed io non vedo l'ora.
Terminiamo la videochiamata, così finisco di sistemare tutto e poi mi cambio per questa sera, indosso solamente qualcosa di comodo,dei leggins con uno dei maglioncini che mi ha regalato papà.
Mi guardo allo specchio,mi sta benissimo e mi piace molto,lego leggermente i capelli lunghi mossi e solamente qualche filo di trucco.
Guardo l'orario,sono le 19:30,lui verrà tra mezz'ora a prendermi così mi rilasso un po' ascoltando musica, le cuffie passano una canzone di Federico Rossi,una delle mie preferite, Maledetto mare, è della scorsa estate ma l' ascolterei sempre, vorrei poter imparare le sue note e suonarla al pianoforte, chissà cosa verrebbe fuori.
Mi arriva un messaggio di Pietro,dice che è sotto il portone, così mi alzo e spengo la musica,metto il giubbotto velocemente prendendo anche la borsa e uscire di casa correndo giù le scale.
Lui è lì ad aspettarmi dentro l' auto,lo raggiungo,gli bacio la guancia e dico qualcosa "potevi salire,nel fine settimana sono sempre sola" "le tue coinquiline non ci sono?" Mi domanda,scuoto la testa per poi rispondergli "no,non sono mai a casa loro" mette in moto guardando la strada.
"Pietro, tutto bene?" Dico,mi è sembrato strano,non è da lui fare così.
Il tragitto è abbastanza lungo dato che vive fuori dal centro "ma è successo qualcosa?" Continuo a dire dato che non ricevo sue risposte. "Il padre di Jessica ci sta seguendo " Come il padre di Jessica?
Resto a guardarlo senza capirci qualcosa di quello che sta accadendo.
Corre e mi sta facendo venire il mal d' auto,non riesco nemmeno a dire una sola parola.
Dopo qualche minuto abbondante finalmente arriviamo davanti casa sua.
Scendo dalla macchina seguita da lui che si guarda intorno.
"Dimmi che cosa sta succedendo Pietro,che vuole da te il padre di Jessica?"
Mi guarda solamente per poi entrare in casa, perché non mi vuole spiegare?
"Vuoi parlare una volta per tutte?!" Dico nervosa da tutta questa situazione.
"Siamo al sicuro adesso, è una cosa che devo gestire io da solo,non posso dirti nulla" oddio quanto mi fa arrabbiare quando fa così.
Mi butto a peso morto sul divano,mi ha fatto venire un mal di testa allucinante.
"Vado a prenderti un po' d' acqua" dice lui,io guardo un punto fisso ripensando a tutta la corsa in macchina, poteva succedere qualsiasi cosa.
Torna lui con il bicchiere in mano, me lo porge ed io lo prendo "scusami Laura" "scusami un cavolo, almeno spiegarmi qualcosa,quella è una famiglia di matti,cosa vogliono da te?" Mi prende la mano libera e dice qualcosa "tranquilla, vieni qui" fa per abbracciarmi ma io mi scanso,non li voglio adesso i suoi abbracci. "Potevamo morire,sei cretino?" Lo rimprovero "non è successo niente, dovevo scappare da quell' uomo" "e come faceva a sapere dove abito io,riguarda anche me" sbuffa ma capisco che non me ne vuole parlare.
Dovremmo vivere sempre così a quanto pare, tra scappatine in fuga in macchina,alle battutatacce di Jessica a scuola e Mattia che rompe le scatole,che bella storia d'amore questa,tutta da scrivere.
Faccio un profondo respiro e bevo tutto d'un sorso l'acqua,gli porgo il bicchiere e torno a parlare "se sarebbe successo qualcosa,i miei genitori non mi avrebbero più permesso di stare con te" lui si alza e poi ritorna sedendosi sul divano accanto a me,mi prende entrambi le mani e io continuo a parlare "l'hai appena conosciuto ma non sai quello che farebbe per me" "e cosa farebbe sentiamo!?" Cosa mi sta sfidando?
Tolgo subito le mani dalle sue e dico qualcosa "meglio che non ti rispondo,se dobbiamo litigare è meglio che vado" mi alzo andando alla porta "e come vorresti tornare in città? " Questo è anche vero,da qui non passano gli autobus.
Sbuffo nervosamente e faccio avanti e indietro per il salone, è lui a fermarmi prendendomi per le braccia e dice qualcosa "basta Laura,accendi la TV e io cerco un film da vedere questa sera".
Faccio un profondo respiro e annuisco solamente,vado a prendere il telecomando intanto lui smanetta con il cellulare.
Lo guardo solamente senza proferire parola e mi siedo accanto a lui.
"Trovato"dice,si volta verso me e io prendo finalmente parola "che film è?" "Un amore così grande,ho letto la trama,fa sempre un po' per noi" non capisco in che senso,ma lo incito a continuare a parlare "parla sempre di musica e anche di due ragazzi che si innamorano" "ah perfetto " dico solamente per poi alzarmi "cucino io?" Domando,ma lui scuote la testa per poi rispondermi "ordiniamo delle pizze" "va bene" dico solamente e lui poggia il cellulare all' orecchio.
Vado in bagno per riprendermi meglio,ancora sono un po' sotto choc , lavo anche il viso per poi guardarmi allo specchio.
Non so quando abbia l' intenzione di dirmi tutta la verità della 'Storia Jessica' ma a quanto pare ancora non riesce a fidarsi di me, magari per paura che io prenda male tutto, aspetterò solo un suo passo avanti,ma devo parlargli anche della situazione con mio padre.
Apro la porta del bagno e lo trovo in corridoio,stava venendo da me?
Allarga le braccia e io mi ci butto dentro,non mi piace litigare con lui.
Mi accarezza dolcemente la schiena per poi lasciarmi dei baci sui capelli,non parliamo nessuno dei due,a volte non serve.
Andiamo in salone ancora attaccati, ridacchiamo, è ritornato il sereno tra noi.
"Che dici andiamo a suonare?" Dico io,lui mi bacia leggermente le labbra e poi mi risponde "se arriva quello delle pizze non sentiamo,ma se tu vuoi suonare, fai pure" annuisco solamente,gli bacio la guancia e salgo le scale che portano in camera sua.
Mi metto seduta alla sua pianola e comincio a suonare qualcosa,chiudo gli occhi pensando che di fronte a me ci sia un pubblico ed io suono per loro una delle mie canzoni preferite.
Apro gli occhi solo quando finisco e ritorno alla vita reale,non ci sta nessun pubblico che mi applaude ma ho suonato con tutto il cuore,mi serviva davvero.
Sento la voce del mio ragazzo che mi richiama, saranno arrivate le nostre pizze, così scendo giù con un sorriso smagliante e dico qualcosa "non so se mi sentivi" lui ricambia il mio sorriso e dice qualcosa " certo che ti sentivo, sei stata bravissima Laura" lo abbraccio forte "grazie amore" dico.
Sciolgo l'abbraccio per poter prendere il cartoncino e iniziare a mangiare e noto lui che mi fissa. "Cosa c'è?" domando, continua a guardarmi,sembra impassibile "Pietro, è tutto ok?" Sorride finalmente e dice qualcosa "come mi hai chiamato?" Ma che sta dicendo?
"Pietro,come ti ho chiamato?" Sembra un gioco di domande. "Prima tu mi hai chiamato amore" Oddio davvero senza farci caso io ho detto quella parola?
È stato tutto spontaneo,in un momento di gioia dopo aver suonato una canzone a cui tengo tanto e lui mi aveva appena detto che ero stava bravissima.
"Ecco..io.." mi gratto i capelli,forse non dovevo.
"Va tutto bene Laura,a me ha fatto tanto piacere sentirti dire quella parola"
È lui ad abbracciarmi questa volta,mi stringe al suo corpo e torna a parlare "non ero pronto, cioè noi due non parliamo mai come quelle coppie che si fanno sempre dichiarazioni, è stato tutto all' improvviso" "ma anche per me è così, cioè io veramente non ci ho nemmeno fatto caso a quello che ho detto" mi bacia la fronte e poi dice qualcosa ridacchiando "mangiamo prima che si freddi?" Annuisco solamente così finalmente cominciamo a mangiare.
Una volta finito,lui va a buttare tutto e poi ritorna per mettere il film da vedere,vorrei poter stare in silenzio e godermi lui però non posso,devo parlargli di quello che è successo con mio padre.
"Pietro,cosa ne pensi davvero di mio padre?" Lui si volta verso me e mi risponde "mi sembra un po' sofisistaco,non ti offendere però" scuoto la testa, volevo solo sapere la sua verità,so che molte persone lo pensano,non è il primo.
" Ma è sempre così, anche a casa con te e tua madre?" mi domanda lui,gli prendo il braccio per poterlo avvicinare e poi stringo le sue mani e gli rispondo "no,con me è sempre dolce e molto protettivo,vado più d'accordo con lui che con mamma,sa proprio tutto di me, c'è sempre stato quando avevo bisogno di lui" ho parlato tanto confidandomi.
"Si vede che gli vuoi molto bene" annuisco sorridendo e lui sta per mettere il film ma io torno a parlare "una volta eravamo in un locale di Milano, stavamo cenando e dopo un po' sei arrivato tu insieme a Jessica,vi baciavate." Faccio un profondo respiro dopo aver appena parlato molto.
Lui si volta nuovamente,non dice nulla e io torno a dire qualcosa "ti hanno visto anche loro, papà si ricordava e dopo che sei andato via mi ha detto tante su di te" Abbasso lo sguardo,ma lui me lo rialza e prende parola "cosa pensa di me?" "Che mi prendi in giro dato che fino a qualche mese fa stavi con lei.." Mi stringe nuovamente le mani per poi dire qualcosa "non sa molte cose di noi,tu gli hai spiegato?" "Ci ho provato,ma senza avere molti risultati,ma voglio stare con te io, non mi sentivo così da molti anni,vedrai che col tempo quando ti conoscerà meglio cambierà idea di te"
Struscia il naso al mio e io continuo a parlare "ma tu devi fidarti di me,ci sarò sempre per te".
Mi ringrazia solamente a pochi millimetri dal mio viso,il cuore mi scoppia dalla troppa vicinanza, così avvolgo le braccia dietro il suo collo e lo bacio, facendolo diventare passionale, avevo bisogno di sentirlo così vicino.
Sto cambiando molto,direi in meglio, prima d'ora non mi era mai successo di parlare così tanto, confidarmi con qualcuno,aprirgli tutto il mio cuore e prima o poi gli racconterò di Kevin e di quello che è successo quella notte, anche se ancora faccio un po' di fatica, è una storia che mi ha segnato parecchio.Ciao a tutte, eccomi tornata con un nuovo capitolone più lungo del solito.
Cosa vorrà mai il padre di Jessica da Pietro?
I due cominciano a discutere ma dopo cercano di stare più tranquilli,fino a piccole dichiarazioni,a voi i commenti e al prossimo aggiornamento.
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In Nome della Musica
RomanceLaura,una ragazza che ha la passione per la musica,si trasferisce a Milano per poter andare in una scuola di musica. Lei suona il pianoforte e nella scuola incontra nuovi amici, l'amore e nuove conoscenze,tante esperienze nuove per lei. All' inizio...