Capitolo 34.

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Cammino sul lungo corridoio del treno per cercare un posto,volto sguardo e seduto ci trovo Pietro,ma è possibile che ogni volta ci vediamo qui quando scendo in Calabria?
È lui a dire qualcosa "vi ho visti poco fa come vi baciavate" "ma fatti gli affari tuoi" rispondo a tono, faccio per andare,sono l' unica rimasta ancora in piedi e lui mi intrattiene "se vuoi puoi sederti qui" "no grazie" non mi va stare seduta per tante ore con il mio ex,lo lascio perdere e finalmente mi vado a sedere,sento l' arrivo di un messaggio,prendo il cellulare è Ric,me l' aveva promesso e l' ha mantenuta,leggo il contenuto "Già mi manchi amore, ti amo tanto ❤️"  sorrido per le parole che mi ha scritto e gli rispondo "ti aspetto a Crotone,ti amo anche io ❤️ " .
Guardo fuori dal finestrino e ascolto un po' di musica,il viaggio è abbastanza lungo, così per qualche tempo mi addormento,mi sveglio e noto che sono a Roma, devo cambiare treno, cerco di prendere la valigia e mi aiuta un uomo più o meno dell' età di mio padre lo ringrazio e scendo per andare a prendere il prossimo treno ma vedo che ancora ci vuole così decido di andare a pranzo, entro nel bar della stazione e ordino qualcosa per poi andare ad un tavolo,sono tutti occupati solo in uno c'è un posto libero,mi avvicino poggio tutto e alzo lo sguardo "non è possibile,sei sempre in mezzo Pietro" dico sbuffando,lui ridacchia e mi risponde "mi dispiace che devi sopportarmi, siediti" mi ordina alla fine,mi tocca sedermi e comincio a mangiare in silenzio,non parliamo nessuno dei due,squilla il mio cellulare è Riccardo, rispondo.
"Ciao amore mio" dico felice e lui mi risponde dall' altro lato del telefono "tutto bene tesoro,che fai? " "Si tutto ok,sto pranzando e poi riparto sono a Roma" "quando hai il prossimo treno?" Mi chiede  così rispondo "tra mezz'ora più o meno e tu Ric,dimmi come va già senza di me?" "Sei sempre nei miei pensieri,oggi devo consegnare un dipinto" mi dice felice,lo sono anche io tanto "sono tanto fiera di te sappilo amore" "ma io lo so infatti Laura" sorrido come se lui mi potesse vedere, parliamo un altro po' e poi ci salutiamo e io finisco di pranzare.
Noto Pietro davanti a me che mi fissa e poi prende parola "potevi dirgli che sei in compagnia" mi fa arrabbiare "smettila Pietro per favore sono qui solo perché non ci sono altri posti" una volta che finisco tutto, faccio per alzarmi,non voglio perdere il treno e non voglio altre ramanzine dai miei,non mi hanno nemmeno chiamata.
Sento una mano sulla mia spalla è ancora lui che torna a parlare "sei veramente innamorata di quello lì?" Ma per chi mi ha preso,si vede che non mi conosce abbastanza per dire una cosa del genere.
"Ovvio che ne sono innamorata se no non ci stavo insieme" "mi dispiace per come è finita tra noi" dice lui "sei stato tu a lasciarmi,ho sofferto ma poi ho conosciuto un'altra persona che mi ha fatta tornare a sorridere devo tutto a Riccardo" gli sto confessando tutto,ha il diritto di saperlo.
"Allora sii felice Laura te lo meriti,io non sono stato alla tua altezza a quanto pare,ma ti voglio bene e questo non cambierà mai,ci vediamo ad ottobre,buone vacanze".
Lo guardo negli occhi, è stato sincero, instintivamente lo abbraccio e prendo parola anche io "grazie Pietro,buona estate anche a te " mi stacco subito a vado a prendere il mio treno diretto a Crotone,non mi aspettavo mi dicesse quelle parole, finalmente l' ha capito e mi lascerà in pace d'ora in poi.
Salgo sul treno e vado a sedermi,guardo fuori e provo a chiamare mamma ma non risponde, chiamo mio padre ma nemmeno lui,li ho fatti arrabbiare così tanto?
Spero mi capiranno prima o poi e non voglio starmene in camera tutta l' estate anche perché tra una settimana mi raggiunge Ric e voglio godermi quei giorni con il mio ragazzo.
Dopo ore, finalmente arrivo a destinazione,scendo e percorro la stazione,cerco con lo sguardo i miei genitori,ma non sono venuti a prendermi questa volta, stanno esagerando abbastanza adesso.
Chiamo papà,dopo molti squilli risponde almeno lui "che c'è ti aspettavi che venivo a prenderti dopo il casino che hai fatto?" "E come ci vengo a casa spiegamelo tu" "prenditi un taxi,un autobus vedi tu e quando arrivi parliamo" odio da morire quando dicono così,di solito papà è sempre più comprensibile,non abbiamo mai discusso così tanto,non mi ha mai dato uno schiaffo e tutto questo da parte sua mi fa malissimo.
Cerco un mezzo per poter andare a casa,alla fine trovo l' autobus che mi lascerà a pochi minuti da casa, e per tutto il tragitto messaggio con Ric e Sara,lei è sempre presente,mi ha promesso che per il mio compleanno mi verranno a trovare tutti e già non vedo l'ora.
Scendo alla mia fermata e cammino trascinando il trolley, è ancora giorno meno male ringrazio che le giornate stanno allungando adesso,apro il cancello ed entro, è la solita campagna dove sono cresciuta, quanto mi piace qui, più di Torino, lì siamo pieni di lusso e gente che ci serve mentre qui è come tutte le altre famiglie,quelle normali.
Apro la porta e trovo i miei genitori seduti sul divano con le braccia conserte mi fissano e io lascio la valigia accanto le scale,li saluto e loro prendono parola "vieni siediti qui" così faccio,li guardo entrambi e mamma prende parola "per quale motivo hai fatto questo?" "Non ho fatto niente di sbagliato,mi sono solo innamorata" "aah,bla bla bla" dice mio padre continuando a dire qualcos'altro "ti innamori così facilmente adesso,ti sono voluti anni da Kevin e guarda chi sei diventata?" Mi alzo per guardarli entrambi "ho 20 anni e voglio godermeli e poi si amo Riccardo, dov'è il vostro problema?" "Che prima amavi Pietro,era tutto per te,il bravo ragazzo e ora?" dice mamma,io rispondo a tono "Pietro mi ha lasciata e non voglio raccontarvi il motivo,io ci sono stata male e poi ho incontrato Riccardo, non pensavo diventasse qualcosa di più ma è successo non fatene un dramma" loro si alzano fissandomi negli occhi "vai in camera tua e scendi solo per cena" "non mettetemi in punizione vi prego" li supplico  "adesso vai Laura" prendo il trolley e salgo le scale per poi entrare in camera,mi butto sul letto e comincio a piangere, continuano a non capire nonostante gli abbia raccontato le cose come sono andate.
Ho fatto una videochiamata con Sara, abbiamo parlato molto,le ho detto dei miei e spera anche lei che prima o poi si ricrededano, adesso invece sono in videochiamata con Riccardo,lui è a casa e tra non molto cena con la sua famiglia,chiedo anche di Lisa e mi dice che è in camera sua e sta suonando,lei non si è fatta sentire ancora.
Si apre la porta della mia camera, e papà "vieni è pronto" "ora arrivo" dico  "spegni quel telefono" "sto parlando con Riccardo" lui sbuffa e chiude la porta,il mio ragazzo dall' altro lato del telefono dice qualcosa "ancora sono arrabbiati con te?" Annuisco solamente e lui torna a parlare "è tutta colpa mia Laura" "ma no che dici,ci siamo solo innamorati,lo capiranno" "lo spero perché io voglio solo stare con te,renderti felice e amarti come meriti davvero,sei una ragazza straordinaria" le sue parole mi toccano il cuore,mi fa davvero bene lui.
"Fammi un sorriso" dice,ne faccio uno piccolo e continua a parlare "un bacio amore,poi ci sentiamo va bene?" Annuisco ancora e poi gli rispondo "a dopo Ric,un bacio grande a te" glielo mando con mano e lui fa lo stesso e poi stacchiamo, io scendo giù e li trovo a tavola,mi siedo anche io e cominciamo a mangiare,chiedo dei nonni e loro mi rispondono a stento, voglio andare a trovarli "domani vado" mi fissano ancora arrabbiati "ho detto che voglio andare dai nonni" "finisci di mangiare Laura e domani li facciamo venire qui" solo perché sono in punizione e non posso uscire? "Non ho più 10 anni,non sono più una bambina che dovete mettere in punizione e io vado a trovarli intesi?" Dico arrabbiata "non parlarci così" ordina mia madre e papà continua "non sei nemmeno così grande come vuoi farti credere,non ci hai ancora spiegato per quale motivo ci tenevi nascosto questa nuova cosa" sbuffo innervosita,sbatto la forchetta nel piatto e prendo parola "appunto per questo,non capite, figuratevi se ve l'avrei detto per telefono,con i miei tempi io l' avrei fatto,la prossima settimana viene qui,conoscetelo bene e poi parlatene" "ah già l' hai invitato qui da noi?" Ringhia mamma "vogliamo goderci l'estate insieme" "e dimmi ci sei già andata a letto?" Ma che razza di domanda è?
"Ma mamma" "rispondi Laura!" Obbietta lei "no, ancora no" lei porta le mani sul viso "ancora no,ma sentila come parla Paolo,e dimmi con quell'altro si vero?" Perché vuole sapere queste cose intime? "No mamma, non sono stata con nessuno se è quello che vuoi sapere e non ho più fame" mi alzo e vado al piano di sopra,rientro in camera buttandomi a peso morto sul letto nuovamente, che bel rientro a casa,molto gradevole a quanto pare,mi fanno l'interrogatorio adesso.
Sono abbastanza nervosa,provo a guardare una serie per tranquillizzarmi un po' e mi addormento davanti il PC.
Mi sveglio nel mio lettino di quando avevo 12 anni,qui ci ho passato tutta la mia infanzia,le giornate belle dai nonni e oggi ci voglio andare non mi importa nulla della punizione.
Mi alzo e vado in bagno, faccio una doccia veloce e indosso dei pantaloncini e una canotta,siamo a inizio luglio e fa caldissimo, soprattutto qui al Sud scendo giù e mi preparo qualcosa per la colazione, è tutto in silenzio non parliamo nemmeno,i miei genitori sono davanti i loro computer, possibile che devono lavorare anche in vacanza?
Mi siedo a tavola sotto i loro sguardi, mangio e non appena finisco lavo tutto e poi vado al piano di sopra,prendo la mia borsa e il cellulare, ci trovo dei messaggi,Ric che mi manda il suo buongiorno e alcuni messaggi sul gruppo con le ragazze,parlano tra loro Lisa e Sara,io mando il mio buongiorno e poi infilo il cellulare in borsa ed esco dalla camera,scendo giù e faccio per aprire la porta e sento la voce di mia madre "non puoi uscire Laura,lo sai che sei in punizione" rispondo snervata "vado dai nonni,lo avevo già detto mi pare, pranzo da loro,buona giornata" li sento sbuffare e io varco la porta di casa per poi aprire il cancello e a piedi vado a pochi isolati da qui,i nonni stanno due campagne avanti,mi sono mancati un sacco in questi mesi,non li vedo da Natale.
Citofono al loro cancelletto e risponde nonna,mi apre ed io ci entro,lei si fa trovare davanti la porta di casa, sorride è bellissima come sempre il suo dolce sorriso che mi contagia "oh gioia che bella che sei" dice abbracciandomi forte,ci sto così bene tra le sue braccia "ciao nonna" dico e lei mi trascina dall' altro lato della casa,dove c'è nonno che si fa il suo orticello e prende parola "guarda chi è venuta a trovarci Carlo" nonno si alza e sposta lo sguardo verso noi,mi vede e sorride "la nostra bellissima musicista" dice,mi fa sorridere per come mi ha chiamata,ci raggiunge e mi stritola forte come sa fare lui,qui le cose non cambiano mai.
Ci andiamo a sedere nel salotto estivo di nonna,sotto la tettoia dove una volta teneva tutto come fosse una dispensa.
Mi fanno un sacco di domande,come come vanno le cose a scuola e poi mi dicono che sono il loro grande orgoglio,mi hanno vista tramite video dell' ultimo concerto tenutasi l' altra sera e poi mi fanno la fatidica domanda "e il fidanzato c'è l' hai?" Chiede nonna,io faccio un piccolo sorrisetto pensando subito a Ric,annuisco solamente e lei torna a parlare "e un bel ragazzo,come si chiama?" "Riccardo,si è un bel ragazzo,mi piace tanto e tra qualche giorno lo conoscete" loro sono felici per me, almeno qualcuno lo è.
"Allora non vediamo l'ora di vederlo sto cotraru" ridacchio per l'ultima parola che ha detto nonno,ha usato il dialetto calabrese per dire ragazzo.
È una bellissima mattinata e come avevo detto a mamma sto da loro anche a pranzo,le cose buone di nonna sono le migliori, l' insalata di pomodori dell' orto, melanzane, peperoni tutto con una bel pezzo di pane tagliato da nonno,amo tutto ciò,sto tornando bambina e in tutti gli anni passati in Australia loro mi sono mancati un sacco,mi hanno sempre resa felice con qualsiasi cosa,una volta con nonna ero andata al mercato della nostra contrada e mi era piaciuta una bambola e lei me l' ha comprò,ricordo tutto come se fosse adesso,ero così felice quando sono arrivata a casa con la mia bambola,ho iniziato a giocarci da subito.
Dopo la bellissima giornata passata insieme li saluto e vado, faccio un piccolo giro in paese prima di tornare a casa,trovo papà fuori a prendere il sole ed entro in casa dove c'è mamma con un vassoio e sta per uscire in giardino "di ritorno?" Dice "si,sono stata benissimo con i nonni" lei esce di casa ed io salgo in camera,tiro fuori il cellulare e chiamo il mio ragazzo,il cellulare squilla e dopo qualche minuto lui risponde "ciao amore mio,oggi non ci siamo sentiti molto" "scusami sono stata a trovare i miei nonni,li conoscerai tra qualche giorno" dico io e lui risponde dall' altro lato del cellulare "hai fatto benissimo tesoro,hai parlato di me?" "E loro mi hanno chiesto così si ho parlato di te e sono tanto felici,non vedono l' ora di conoscerti" dico davvero felice.
Passiamo ore a parlare,non mi stanca mai,la sua voce mi fa tanto bene.

Ciao a tutte,eccomi tornata con un nuovo capitolone.
Il ritorno a casa di Laura,i suoi genitori che vogliono metterla in punizione ma lei esce lo stesso per andare dai nonni,a voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

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