Oggi vedrò mio padre, non sono molto in vena però mi farebbe tanto bene stare con lui dopo questi giorni infernali,a scuola già non né posso più, Jessica e Mattia continuano a rompere in più mi fa male vedere Pietro tra i corridoi e fare finta che esisto, così in pochi giorni è finito tutto l' amore che mi proclamava?
Esco dal bagno tornando in camera e indosso dei pantaloni con una felpa,molto semplice è solo un incontro con mio padre,colui che mi ha dato la vita quindi nemmeno mi trucco molto,solo un po' per coprire le occhiaie dato che la notte non riesco nemmeno a dormire penso continuamente a ciò che ero con Pietro e ciò che siamo adesso,a quel giorno a Verona è stato uno dei momenti più belli con lui, possibile che si sia già dimenticato?
Sta per scivolare una lacrima ripensandoci adesso ma non devo piangere,non posso farlo, intanto sento squillare il mio cellulare lo prendo è papà che mi dice di essere giù, così prendo la borsa,il giubbino ed esco,sono ancora sola in casa ma per poco,tra qualche giorno ritorneranno le mie coinquiline, spero abbiamo capito la lezione dopo quello che è successo.
Scendo le scale e apro il portone d'ingresso, papà mi suona il clacson ed io sorrido per poi correre da lui, salgo in auto e lo abbraccio forte,ne avevo tanto bisogno,chiudo gli occhi godendomi il momento e lui prende parola "tesoro mio ti sono mancato così tanto?" Annuisco dentro le sue forti braccia e lui mi accarezza la schiena per poi sciogliere l'abbraccio,mi sorride e torna a parlare "come sei bella Laura" solo perché ho coperto il viso dai lividi che ho dentro di me ma non dico nulla se non solo un "grazie papi". Mette in moto e decide di portarmi a fare merenda in un locale al centro di Milano a dire il vero non ho molta fame però lo accontento.
Mi parla di mamma che in questo periodo è molto impegnata con il lavoro, fotografa delle modelle per la prima volta in vita sua, me ne aveva parlato lei stessa proprio ieri sera,sono tanto felice,so quanto ama il suo lavoro.
Papà parcheggia l'auto così scendiamo ed entriamo in questo locale, è altolocato vabbè mio padre sceglie sempre cose fuori dal mondo,io non sono così a me piacciono le cose semplici, potevamo anche andare in un bar fuori Milano ma ha deciso tutto lui,mi guardo intorno, è tutto sul nero e bianco, i tavolini tondi color bianco panna e le sedie nere luccicanti il resto è carino ma non è nel mio genere.
Ci sediamo e lui mi chiede come sto, oddio e adesso che gli dico, sai io e Pietro non stiamo più insieme,mi ha lasciata perché la sua ex ha detto delle cose mie inventano tutto il resto e lui le ha creduto,come posso dirgli questo?
"Bene papi" mento intanto arriva un cameriere e ordina mio padre per entrambi,cerco di prendere un argomento per poter chiacchierare con lui senza pensare al fatto che io e Pietro non stiamo più insieme.
Arrivano le ordinazioni e papà comincia a mangiare io lo fisso e lui dice qualcosa "dai bevi il succo" annuisco e poggio le labbra alla cannuccia.
Non so se capisce che c'è qualcosa che non va oppure non me ne vuole parlare.
"Rimango fino a domani mattina, stasera ceniamo insieme o hai altri programmi?" Mi chiede, così rispondo "mi va bene,non ho nessun programma,solo che le mie amiche volevano che passavamo la serata insieme ma avevo già parlato con loro che oggi mi sarei vista con te" lui fa un leggero sorriso per poi tornare a parlare "preferisci tuo padre alle tue amiche,io sono vecchio" ridacchia e fa ridere anche me "ma non è vero,sei un padre giovane e pure fighissimo, ti devono conoscere Lisa e Sara" ridiamo insieme "allora portale alla cena questa sera" "oddio, davvero?" Lui annuisce fiero,non mi aspettavo questo,ne parlerò con le ragazze.
Passiamo un bel pomeriggio insieme per poi riaccompagnarmi a casa "allora a stasera,ti passo a prendere io alle otto" gli dò un bacio sulla guancia ispida di barba per poi scendere.
Salgo in casa e una volta entrata in camera chiamo subito le ragazze in una videochiamata, parliamo un po' e poi vado al punto.
"Questa sera non prendete impegni,mio padre vi vuole conoscere" dico euforica, è la prima volta che mi sento bene da quando mi sono lasciata,mi rispondono all' unisono dall' altro lato della camera "oddio tuo padre?" Annuisco e Sara dice qualcosa "sisi veniamo, com'è tuo padre?" "Un quarantenne figo" ridacchio,loro sono entusiaste all' idea di passare una serata diversa dal solito,le avverto di non parlare di Pietro a mio padre perché lui non sa nulla della nostra rottura,mi dicono di tenere la bocca chiusa è perfetto così ci salutiamo e io provo a studiare un po' ma ogni volta che prendo un libro di musica penso a quando suonavo a casa di Pietro,quella sera che abbiamo scritto la musica che sapeva di noi e questo mi manca tantissimo.
Chiudo il libro e butto la testa sul cuscino,devo superare tutto questo, devo essere forte, voglio uscire da questa scuola con ottimi risultati e suonare in tutti i teatri del mondo o forse sogno troppo quindi mi basterebbe suonare anche nei teatri europei al massimo ma devo realizzare il mio sogno, essere una pianista quindi non posso perdermi adesso, non per colpa di un ragazzo ero venuta qui per studiare musica e farlo diventare un lavoro in futuro il resto è successo e non si può tornare indietro,mi sono innamorata e non era nei miei piani ma devo ricominciare ad essere la Laura che è sempre stata,non farmi battere da niente e nessuno.
Mi alzo e apro l' armadio,esco i vestiti mettendoli sopra il letto,alla fine opto per un vestito blu elettrico con le maniche a ventaglio e una piccola scollatura a V ma non si vede molto,sistemo tutto per poi indossarlo,lascio i capelli mossi alle spalle e metto delle scarpe eleganti,mi trucco un po' di più di questo pomeriggio e sono pronta,sento un messaggio al cellulare,lo prendo un colpo al cuore quando leggo Pietro, faccio per leggere il contenuto ma lui ha rimosso il messaggio per poi scrivere "ho sbagliato chat" che cosa aveva scritto per poi cancellarlo e non credo che lui abbia sbagliato destinatario,si sarà pentito di quello che mi aveva scritto.
Mi faccio una foto per poi pubblicarla sui social,deve morire lui vedendomi e capire cosa si è perso lasciandomi per una cosa che nemmeno ho fatto.
Fisso l'orario del display che segna le 19:55 sta per arrivare papà così scendo mentre con le ragazze eravamo rimaste che ci vedevamo alla stazione dei pullman,le andiamo a prendere direttamente lì.
Salgo in macchina e papà mi fissa ininterrottamente per poi prendere parola "tutta in tiro questa sera tesoro" annuisco per poi rispondergli "si,come sono?" "Bellissima Laura" comincia a guidare e io torno a parlare "andiamo verso la stazione degli autobus,sono lì le mie amiche" lui annuisce solamente.
Non mi domanda nemmeno di Pietro, sarà che comunque non andavano molto d'accordo e quindi preferisce evitare di parlare di lui ma forse è meglio così.
Eccoci arrivati, prendiamo le ragazze e le faccio salire in macchina,mi salutano calorosamente per poi salutare anche mio padre ma lo faranno meglio dopo.
Come sempre è lui a decidere i posti quindi immagino le facce delle mie amiche quando arriveremo al ristorante.
Dopo qualche minuto arriviamo davanti il locale,noi scendiamo e papà va a parcheggiare,ci abbracciamo e loro mi fissano e Lisa dice qualcosa "che schianto di ragazza che sei" ridacchio e Sara dice la sua "ho visto la foto, Pietro morirà quando la vedrà" "stai zitta" la rimprovera Lisa ma è quello il mio intento, intanto arriva papà, sorride e porge la mano alle mie amiche "sono Paolo,il papà di Laura" noto che loro lo guardano come se avessero visto un attore di Hollywood per poi stringere la mano e presentarsi inseguito entriamo dentro,ci guardiamo intorno è enorme, sembra una reggia altro che ristorante, Sara e Lisa portano le mani alla bocca,non si aspettavano di vedere tutto questo ma io si conoscendo ormai i suoi gusti.
Andiamo a sederci ad un tavolo brillantanto tra oro e bianco e Lisa si avvicina al mio orecchio sussurrandomi qualcosa " tuo padre sembra uscito da un film americano e tutto questo,oddio mi sembra di sognare, dammi un pizzicotto" ridacchio lasciandogli un piccolo pizzicotto alla mia amica e lei dice ancora qualcosa "no è tutto vero, mamma mia" Sara invece continua a guardarsi intorno meravigliata anche lei e che la nostra serata abbia inizio.
Parliamo del più e del meno,noto che hanno preso confidenza con papà, chiedono molte cose anche sulla mia infanzia e com'ero da bambina lui spiega tutto,ero molto movimentata,chiacchieravo sempre e gironzolavo da una stanza all' altra senza mai stancarmi,ricorda una scena particolare quando io ho preso una rincorsa per poter andare a giocare con una mia cugina e invece sono caduta in pieno tra l'erba del cortile,mi sono fatta così male che sento ancora tutto il dolore addosso, avevo pianto tantissimo e papà e mamma si erano spaventati mentre nonna diceva che non era successo niente e che mi ero fatta ancora più grande.
Le mie amiche ridono a crepapelle io le guardo male per poi prendere parola "ragazze non c'è niente da ridere,mi ero fatta malissimo" mi lasciano una carezza sulla spalla entrambe per poi tornare a parlare "e quanti anni aveva Laura quando è successo?" Chiede Sara e papà risponde "più o meno 5,6 anni" "che bambina vivace e monella" dice Lisa ridacchiando.
Che bella serata a ricordare tutto questo,i momenti felici quando ancora vivevamo a Crotone,nella nostra piccola casetta in campagna,era a soli pochi minuti dal paese non ci voleva molto per arrivare,mi ricordo quando andavo a scuola,mi accompagnava papà prima di andare al lavoro e alle 8 ero già nel cortile della scuola elementare,lui mi dava il bacio per poi augurarmi una buona giornata e lui proseguiva verso il suo studio,ai tempi ancora non era un ingegnere importante,lo chiamavano a volte nei piccoli cantieri della cittadina ma stavamo bene, quindi quando Pietro parlava a vanvera senza sapere tutte queste cose mi dava parecchio fastidio ma prima o poi, forse se un giorno ritorneremo insieme gli parlerò come si deve ma se non sarà così rimarrà sempre con il suo pensiero anche se credo abbia capito quella volta quanto aveva sbagliato.
Mentre papà si alza per poter andare in bagno,una delle mie amiche prende il cellulare in mano,ci maneggia un po' per poi prendere parola "Laura non hai idea cosa hai fatto con quella foto" rispondo a Lisa "dimmi" "Pietro ha messo like e commentato,Mattia ha risposto al suo commento e si sono messi a litigare sotto il tuo post" cosa?
Io volevo solo che lui vedesse la foto,tutto qui non che si mettesse a discutere con quel cretino di Mattia.
Non prendo il cellulare anche se mi sta venendo un ansia micidiale nel sapere cosa si sono detti quei due ma arriva papà con un suo sorrisone e dice qualcosa "prendiamo anche il dolce?" Rispondono le mie amiche al posto mio con un "si" bello convinto, così alla fine ordiniamo il nostro dolce.
Papà mi fissa per non so quanti minuti per poi tornare a parlare "Laura è tutto ok,ti vedo pallida, è successo qualcosa?" Merda,non volevo mi vedesse,non so cosa dirgli, cosa rispondergli, guardo le mie amiche per cercare aiuto intanto cerco di dire qualcosa "no, niente papi" "magari ha solo bisogno di andare in bagno, vero?" Annuisco per poi rispondere alla mia amica "si,mi sta vedendo un mal di pancia assurdo, ogni volta me la trattengo e poi mi sento male " ringrazio Lisa mentalmente per avermi salvata da un interrogatorio che mi avrebbe fatto papà.
Così mi alzo andando verso il bagno,mi guardo allo specchio e cerco di respirare, lavo il viso asciugandolo per poi ricoprirlo di trucco nuovamente,non appena arrivo a casa leggerò tutto quello che si sono detti quei due imbecilli.
Torno al tavolo, faccio il sorriso più falso del mondo e mi siedo mangiando il dolce che avevo ordinato.
La nostra serata sta per finire, siamo in macchina, abbiamo lasciato le mie amiche alla stazione dei pullman per fare ritorno nelle loro case,domani sicuramente mi faranno la testa quanto un pallone per la splendida serata.
Papà guida ed io accendo lo stereo, ascoltiamo una delle nostre canzoni preferite 'A mano a mano' di Rino Gaetano,la cantiamo insieme ma lui è stonatissimo ma non fa niente,cerco di non pensare a quello che dovrò leggere adesso.
Una volta arrivati sotto il portone della palazzina, abbraccio papà ringraziandolo per tutto,in un certo senso mi ha anche salvata da dei giorni veramente brutti per me,mi ha fatto bene uscire e svagarmi un po' me avevo bisogno.
Mi bacia la fronte per poi augurarmi la buonanotte e dirmi che ci vediamo presto, domani mattina deve partire prestissimo per Torino,gli dico di salutarmi mamma e che la prossima volta voglio vedere anche lei.
Scendo dall' auto e vado ad aprire il portone per poi entrare,salgo le scale pianissimo,non voglio entrare in casa prenderei subito il cellulare e leggere sotto il mio post.Ciao a tutte,eccomi tornata con un nuovo capitolone.
Nuovi colpi di scena,il padre di Laura va finalmente a trovarla, passano una bellissima giornata,tra cui anche con le amiche della nostra protagonista.
Cosa ne pensate di Paolo,vi piace?
E poi l'ultimo colpo di scena, Pietro e Mattia discutono sotto il post pubblicato da Laura,cosa si saranno detti quei due?
Vi aspetto nei commenti e al prossimo aggiornamento.
STAI LEGGENDO
In Nome della Musica
RomanceLaura,una ragazza che ha la passione per la musica,si trasferisce a Milano per poter andare in una scuola di musica. Lei suona il pianoforte e nella scuola incontra nuovi amici, l'amore e nuove conoscenze,tante esperienze nuove per lei. All' inizio...