Aveva uno sguardo profondamente addolorato. Cos'era successo a suo fratello? Haechan pensava che la vita con sua madre, non fosse il massimo, ma stare da suo padre si era trasformato in un vero incubo. Tanto che era arrivato al punto di abbandonare la nave senza Seojun.
«Sei andato alla polizia?», gli chiesi. Lui scosse il capo.
«All'inizio no. Non volevo aver più niente a che fare con tutta quella storia. Solo dimenticarla. Ma quando mia madre ha visto che cosa mi aveva fatto mio padre, mi ha costretto a denunciarlo. Non ho mai detto che cosa lui avesse fatto a me, ma ho raccontato che cosa faceva a mio fratello. Lei comunque ha insistito e mi ha scattato delle foto, giusto in caso. La polizia ha tolto mio fratello a mio padre e l'ha sistemato presso una famiglia affidataria. A me avrebbe fatto piacere se fosse venuto a stare da noi, ma mia madre beve e la cosa non ispirava particolare fiducia agli assistenti sociali».
«Hai più visto tuo padre da allora?». Definire "padre" un uomo del genere era decisamente fuori luogo.
«L'ho visto oggi». Haechan mi colse alla sprovvista. «Lo vedo tutti i fine settimana».
«Cosa? E perché?». Ecco dove andava. Ma come faceva a stare nella stessa stanza di un mostro del genere?
«Perché la vita è bastarda, ecco perché». Mi rivolse un sorriso amareggiato e distolse lo sguardo. «L'anno scorso, dopo che sei partita per la Francia, ho dato un po' di matto. Mi sono messo a bere e sono rimasto coinvolto in un sacco di risse. Jaemin e io ce la siamo spassata. Detestavo il fatto che tu te ne fossi andata e per di più avevo scoperto che Jun era stato trasferito in un'altra famiglia affidataria perché in quella di prima veniva picchiato. Era un brutto periodo». Si alzò e rimase in piedi vicino alla finestra. Notai che aveva stretto i pugni. Non aveva più le lacrime agli occhi. Adesso era arrabbiato.
«Quindi ho rintracciato il suo vecchio padre adottivo e l'ho menato. Di brutto». Inarcò le sopracciglia, ma il suo tono non aveva nemmeno una nota di rimpianto. «È stato in ospedale per una settimana. Il giudice ha stabilito che, anche se le mie motivazioni erano comprensibili, la mia reazione non lo era stata. Ha pensato che sarebbe stato poetico condannarmi ad andare a trovare mio padre in prigione, visto che lui era ancora dietro le sbarre per le sevizie inflitte a mio fratello e tutte le droghe che i poliziotti gli avevano trovato in casa. Sembrava che io avessi preso la sua china, quindi mi è stato ordinato di andare in visita da lui una volta alla settimana per un anno».
«Ecco dove vai. In prigione». Non era una domanda, solo una precisazione. Mi ero ricordata degli scontrini in camera sua.
«Già, ogni sabato. Comunque quella di oggi era la mia ultima visita». Annuii, sollevata.
«E tuo fratello? Dov'è adesso?». Haechan accennò l'ombra di un sorriso. «Al sicuro, in una famiglia perbene. Lo vado a trovare la domenica. Ma io e mia madre stiamo cercando di convincere gli assistenti sociali a mandarlo a vivere da noi. Lei ha smesso di bere da un po'. E lui ha quasi diciassette anni, quindi non è più un ragazzino». C'erano un sacco di novità da assorbire. Il fatto che infine avesse deciso di confidarsi mi riempiva di gioia. Era stato ferito e si era sentito abbandonato proprio da coloro che invece avrebbero dovuto proteggerlo. Ma c'era ancora una cosa che volevo chiarire. Mi avvicinai a lui.
«Perché non me ne hai parlato? Ci sarei stata, sarei rimasta al tuo fianco». Haechan si passò una mano tra i capelli e si allontanò di qualche passo per appoggiarsi alla ringhiera.
«Quando alla fine di quell'estate sono tornato a casa, tu eri il mio primo pensiero. Be', a parte fare qualcosa per aiutare Jun. Dovevo vederti. Mia madre sarebbe potuta anche andare all'inferno. Tutto ciò che volevo eri tu. Ti amavo». Si aggrappò alla balaustra, irrigidendosi.
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BULLY / Haechan
ФанфикUn tempo eravamo amici, poi lui ha deciso di prendersela con me e di rendermi la vita un inferno. I suoi scherzi e i suoi pettegolezzi sono diventati sempre più sadici. Sono persino andata a studiare in Francia per un anno pur di evitarlo. Ma ora so...