11 (Marco)

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«Sai cosa mi ha detto Lisa oggi pomeriggio mentre bevevamo un caffè da Starbucks?»

Così esordì Angela quella sera di venerdì non appena entrai dalla porta di ingresso. Non mi diede neppure il tempo di slacciarmi e togliermi le scarpe ed intuii che si trattava di qualcosa che considerava estremamente importante.

«Ovviamente no» risposi «ma sono certo che a breve me lo vorrai sicuramente dire.»

«Non ci crederai» disse Angela facendomi accomodare sul divano e sedendosi lei stessa su quello di fronte a me.

«Sentiamo.»

«Parlando di quanto successo l'altra sera, quando è andata via con quel ragazzo, se ne è uscita col dire che lei e Thomas hanno una relazione aperta. Entrambi scopano liberamente con altri.»

La guardai senza nessuna particolare reazione e compresi che era rimasta stupita dalla mia mancanza di reazione.

«Ma hai compreso quello che ti ho detto?»

«Sì, perfettamente. Lo avevo intuito da alcuni discorsi di Thomas, ma non glielo ho mai chiesto direttamente.»

«E la cosa ti lascia indifferente?»

«Sì, cosa dovrei dire o fare?»

«Sai che si raccontano anche quello che fanno con altri, entrando anche nei particolari. Questa cosa li eccita a tal punto che dopo, a volte, fanno sesso, a sentir loro, in modo entusiasmante.»

«Penso sia una loro scelta, non dovremmo giudicare il comportamento dei nostri amici in base al nostro modo di essere» dissi smorzando un poco l'agitazione di Angela. «Vado a farmi una doccia prima di cena. Ti andrebbe di uscire al ristorante?»

«Pensavo ci saremmo andati domani» obiettò Angela.

«Possiamo andare sia oggi che domani. Sceglieremo due ristoranti diversi tra i tanti che ci sono a Stoccolma.»

Mentre facevo la doccia non potevo smettere di pensare a quanto mi aveva detto Angela. Immaginavo Thomas libero di poter avere rapporti con altre donne e, inevitabilmente, pensai a quella sera ad Oslo con Eli. Ci fosse stato Thomas al posto mio avrebbe accettato la proposta di Eli, sarebbe andato a casa sua, avrebbe fatto una bella scopata con la nostra capo progetto norvegese, sarebbe tornato a casa, avrebbe serenamente raccontato quanto successo alla moglie e lei ne sarebbe pure stata felice. Mi resi conto che, mentre pensavo a ciò, stavo avendo un'erezione. Consideravo ancora quella con Eli come un'occasione perduta. Riflettevo sul fatto di poter essere libero di non tirarsi indietro di fronte ad un'opportunità come quella e non riuscivo a vedere il rovescio della medaglia, Angela che scopava con qualcun altro che non fossi io.

Mentre eravamo seduti al tavolo del ristorante e ci apprestavamo a mangiare il piatto di portata principale, Angela tornò sull'argomento. «Davvero quel che ti ho detto su Lisa e Thomas ti lascia indifferente?»

«No. Non mi lascia indifferente. Ripensandoci mi stimola alcuni interrogativi.»

«E quali sarebbero questi interrogativi?»

«Il primo, il più ovvio, è come facciano a gestire la gelosia.»

«Lisa ha detto che nessuno dei due è geloso. Non lo sono mai stati, men che meno ora che hanno una relazione aperta concordata.»

«Immagino la scena. Cara, esco a farmi una scopata. Non aspettarmi sveglia perché farò tardi.»

«E viceversa» puntualizzò Angela.

Iniziai ad addentare il trancio di salmone che mi era stato servito.

«E poi, quali altri interrogativi ti poni?»

«Pensavo a noi due in una situazione del genere» dissi senza alzare lo sguardo dal mio piatto.

«In che senso?»

«Sono quasi sette anni che siamo sposati. La crisi del settimo anno non è solo un'invenzione.»

Alzai gli occhi dal piatto e vidi Angela che mi osservava perplessa.

«Ci sono teorie che dicono che un uomo ed una donna siano attratti reciprocamente in modo inconscio da una forza naturale che li spinge alla perpetuazione della specie. Se dopo un po' di tempo l'uomo non riesce a mettere incinta la donna, questa perde interesse per il proprio uomo, se ne disinteressa e cerca un altro compagno che sia in grado di ingravidarla. Viceversa, se un uomo mette incinta una donna, quando nasce il figlio, l'uomo perde interesse per la donna che non vede più come preda sessuale e se ne disinteressa.»

«Mi sembrano tutte cazzate» disse tranciante Angela. Rimase pensosa per un poco. «Mi stai accusando di aver perso interesse per te, visto che di figli non ne abbiamo ancora avuti?»

«Era solo l'esposizione di una teoria» mi difesi.

«Mi hai mai tradito» chiese Angela, «magari durante una delle tue frequenti trasferte?»

Invece di rispondere immediatamente, commisi l'errore di prendere un sorso di vino. Questo atteggiamento fece sorgere dei sospetti in Angela, e quando finalmente le dissi di no, il suo gesto sembrava trasmettere chiaramente il suo scetticismo sulla mia risposta. «Ti assicuro che non ti ho mai tradito, credimi» ribadii.

«Non ne hai mai avuto l'occasione oppure non lo hai mai voluto fare?» disse Angela proseguendo in quello che stava diventando un interrogatorio.

«Perché tutto questo interesse?» ribattei. «Io non ti chiedo neppure se mi hai mai tradito. Sono sicuro che non lo hai mai fatto.»

«Potresti sbagliarti.»

«Si chiama fiducia» risposi.

Mangiammo restando per un po' di tempo in silenzio.

«Comunque, non trovo assurdo, dopo anni di matrimonio, desiderare di fare sesso con un partner che non sia il proprio coniuge» dissi. «Non penso che Thomas e Lisa siano un caso isolato.»

«Cosa vorresti dire?»

«Che il fatto che sino ad ora siamo stati monogami, non esclude che, con il trascorrere del tempo, non si generi in noi il desiderio di fare sesso con un altro partner.»

Angela mi guardava sempre più perplessa. Capivo dalla sua espressione che non stava gradendo la discussione, ma non intendeva per questo troncarla in alcun modo. «Mi stai dicendo con un giro di parole che ti piacerebbe scopare con un'altra donna?»

«Non ora, ma in futuro non sarei così sicuro di non desiderarlo. O forse sarai tu che desidererai un altro uomo.»

«E, nel caso, a te andrebbe bene? Non avresti alcun che da dire?»

«Non so. Non ci ho mai riflettuto. Ma non è questo il punto. Quel che volevo affermare è solo che non si possono giudicare gli altri, tanto meno gli amici, solo dai loro comportamenti. Sarebbe necessario trovarsi nelle loro stesse condizioni per comprendere le loro scelte, tutto qui.»

Angela non sembrava convinta, ma anche rassegnata a chiudere lì la discussione.

«Comunque alcune tue affermazioni o non le ho ben capite oppure non le condivido» volle comunque precisare.

«Non litighiamo per cose di nessuna importanza, di situazioni che non si presenteranno mai. Ti faccio una proposta per il fine settimana, non rimaniamo a Stoccolma, prendiamo l'auto ed andiamocene all'avventura come facevamo qualche anno fa in Francia. Vorrei visitare il sud della Svezia, la zona di Göteborg.»

Angela si lasciò convincere. Passammo un bellissimo week end da innamorati e per l'intero fine settimana ci dimenticammo di Thomas e Lisa, del loro matrimonio aperto ed io del mio desiderio di scoparmi Eli.

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