Rammento una serata in cui io e mio marito ci godevamo un film, comodamente seduti sul divano del nostro appartamento a Milano. Il titolo del film sfugge alla mia memoria, così come il dettaglio della trama. Quello che invece ricordo chiaramente è uno scambio di battute tra due personaggi.
Uno dei due racconta la storia di un bambino che vive in un villaggio ad est, forse in Cina, e di un maestro zen.
Il bambino, in occasione del suo quattordicesimo compleanno, riceve un dono straordinario: un magnifico cavallo. Tutti nel villaggio esclamano all'unisono: «Che meraviglia, ha ricevuto in dono un cavallo». Tutti tranne il maestro zen, che dice solo: «Vedremo».
Passano due anni e il bambino, mentre cavalca, cade da cavallo e si rompe una gamba. Al villaggio dicono: «È terribile». Il maestro zen si limita a dire: «Vedremo».
Passa altro tempo e scoppia la guerra. I giovani vengono chiamati alle armi e inviati al fronte a combattere. Il ragazzo, con la sua gamba malridotta, viene riformato. Al villaggio tutti commentano: «Una gran fortuna». Il maestro zen ne prende solo atto e dice: «Vedremo».
La vita è una sequenza di eventi che spesso sfuggono al nostro controllo. Un antico proverbio recita che "non tutto il male viene per nuocere". Allo stesso modo, potremmo considerare che "non tutto il bene viene per giovare," o qualcosa del genere. Spesso gioiamo o ci disperiamo in base alle emozioni del momento rispetto a ciò che ci accade, ma forse dovremmo comportarci come il maestro zen: osservare, prendere atto, e continuare a vivere.
Ci sforziamo di prendere decisioni razionali per influenzare la nostra vita, dalla scelta della scuola all'indirizzo universitario. Lo facciamo per passione o per garantirci una sicurezza futura. Tuttavia, ogni decisione può rivelarsi giusta o sbagliata, poiché il destino è spesso inafferrabile e mutevole. A volte, anche le scelte più ponderate possono essere sovvertite da circostanze impreviste.
Io sono consapevole di aver preso decisioni sbagliate, ma quando le ho prese non mi rendevo conto che lo fossero. O forse me ne rendevo conto, ma non volevo prenderne altre.
Ora posso fare solo come il maestro zen. Aspettare gli eventi. Vedremo.
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Punti di singolarità
General FictionIl termine singolarità in matematica sta ad indicare un qualcosa (oggetto o situazione) che, rispetto ad altri analoghi nel contesto, ha un ruolo particolare, che si discosta dalla normalità o regolarità per un qualche specifico motivo. Marco ed Ang...