Ero tornato dal lavoro dopo le otto di sera, come al solito. Non era né martedì né venerdì, quindi avrebbe dovuto essere una serata tranquilla di cena e televisione.
«Va tutto bene tra George e Jenny?» chiesi ad Angela mentre mangiavamo una pasta al sugo di pomodoro.
«Perché questa domanda?» rispose Angela come fosse stata insospettita da quanto le avevo chiesto.
«Perché è sempre meno presente sul lavoro o, meglio, è lì con noi ma sembra non gli importi più nulla del progetto, sembra sempre distratto, preso da altri pensieri. Per non rimuoverlo dal suo incarico ho dovuto affiancargli un altro capo progetto. Sono aumentati i costi, ma ho voluto evitargli l'umiliazione di essere rimosso. Però, a lungo andare, non potrò far finta di nulla e continuare a proteggerlo.»
«So che hanno avuto qualche screzio, ma nulla di grave; le solite discussioni tra marito e moglie.»
Osservai attentamente la postura di Angela. Avevo seguito diversi corsi sul linguaggio del corpo e, da quel che potevo capire, mia moglie non era sincera in quel momento. Si era messa sulla difensiva e questo testimoniava che aveva qualche difficoltà a rispondere alla mia domanda.
«Solo qualche screzio? Sembra un'altra persona rispetto a quella che si è presentata al kick-off di progetto.»
«Da quel che so, solo qualche discussione. Usciamo insieme, ma non parliamo molto della nostra vita sentimentale.»
«E di cosa parlate, se posso chiedere?»
«Tocchiamo diversi argomenti.»
La risposta mi parve volutamente inconcludente e data con un tono provocatorio.
«Non mi pare di essere stato indiscreto. Non ti ho chiesto cosa fate quando uscite, ma di cosa parlate.»
«Perché improvvisamente tutto questo interesse?»
«Perché vedo un amico in grossa difficoltà e sono convinto che ciò dipenda da quello che sta facendo Jenny. Oltretutto tutto questo impatta anche sul mio lavoro e la cosa mi preoccupa.»
«Ti preoccupano veramente lo stato di George e la riuscita del tuo progetto o stai cercando di capire cosa facciamo le sere che usciamo insieme?»
«Se volessi sapere cosa fate, semplicemente vi seguirei di nascosto. Tanto i locali che frequentate sono sempre gli stessi.»
«Andresti contro le regole.»
«Me ne sbatto di quelle stupide regole. Pensi che rispettare le regole renda tutto meno sbagliato?»
«Ma adesso di cosa stiamo discutendo, dei rapporti tre George e Jenny oppure di noi due?»
«Prima o poi dovremo parlare anche di noi.»
Non ci scambiammo altre parole quella sera e nei giorni successivi le nostre conversazioni si ridussero a banalità come «come è andata la tua giornata al lavoro?» o «questa pasta alla matriciana è davvero buona, in quale negozio hai trovato il guanciale?». La nostra relazione sembrava sempre più precaria. Ciò che era iniziato come un gioco stava diventando un ostacolo insormontabile tra di noi.

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Punti di singolarità
Narrativa generaleIl termine singolarità in matematica sta ad indicare un qualcosa (oggetto o situazione) che, rispetto ad altri analoghi nel contesto, ha un ruolo particolare, che si discosta dalla normalità o regolarità per un qualche specifico motivo. Marco ed Ang...