XXVII

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A proposito, chissà com'è il mio papà? Gli assomiglio, o sono più simile a mia mamma, avremo qualche abilità o caratteristica in comune? Di lui so solamente che è tedesco e che attualmente è in Germania, un dubbio che mi perseguita da un pó è che potrebbe essere anche lui come Alex, nei soldati in nero?
《Linda, scendi dai, zio Carlo ti deve delle scuse e te gliene devi altrettante.》
Mi chiede la voce di zia Benedetta, che è la più pacifista e sensibile della famiglia, non adora i litigi in generale, ma soprattutto quelli in famiglia.
《Non ho niente di cui scusarmi, se non me lo rivelate voi, vado in municipio a scoprirmelo da me!》
Le rispondo, e dopo la mia risposta sento dei passi veloci allontanarsi dal pianerottolo, molto probabilmente è scesa a riferire ciò che ho le ho detto, a tutti, quindi meglio prepararmi alla rabbia dello zio, perché se sale su, non finirà bene.
《Vieni giù per cena?》
Sento fuori dalla porta, la nonna.
Non voglio farla stare male ma il vedere la faccia sua o di zio Carlo, mi fa imbestialire, la nonna mi dispiace le ho fatto prendere un colpo, con la mia domanda, mentre sono arrabbiata con zio Carlo, per avermi urlato contro, solo per una semplice domanda!
《No. Non ho fame.》
Gli rispondo, e prima che se ne andasse al piano di sotto a sento sospirare. Lo so nonna, non sono la migliore nipote che potevi avere, ma non posso stare qui e tacere facendo la brava e bella bambola. Io sono cresciuta con due rapinatori, che si fingevano per la mia famiglia, poi la nonna Adelaide, e la sua famiglia,e Jakob, chissà che fine hanno fatto...
E lo zio Carlo che mi ha portata qui lasciando zia Beatrix sola in Svizzera...
Domani, dopo scuola, vado in municipio, forse li ci trovo Alex, lui mi aiuterà o almeno spero...
Se no devo aprire la lettera che ha mandato a mamma, e così di sicuro saprò chi è, e dove si trova esattamente.
Anche se mi vogliono proteggere, questo non significa che io non voglio sapere, è mio padre! Non il nome del postino!
Spero solamente che non convincono Antonio e Marco, di parlarmi sullo scusarmi con lo zio...
Io mi chiedo perché questa notte, sta durando più del normale... forse posso guadare il cielo dallo spiazzo sul tetto, dopotutto è sempre parte della mia camera, e nessuno mi vieta di andarci.
Perché ho la finestra che scricchiola e stridula, così non ce la farò mai a non farmi beccare, e mi verranno a rimproverare, tanto per cambiare... il giorno più lungo e complicato della mia vita...
Anche il cielo oggi mi fa i dispetti, è diventato nuvoloso probabilmente domani pioverà.
Neanche una stella si può vedere, stanno lassù a riposare morbide sopra le nuvole, mentre io sono qua sul tetto e guardare il cielo cupo...
Meglio riposare che domani dopo scuola, farò una dolce visitina ad Alex.

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La Figlia Del FührerWhere stories live. Discover now