XXVIII

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《Sveglia, Linda! La colazione è in tavola, se non ti sbrighi a scendere la salti!》
Sento da fuori la porta, con una strana energia di felicità nella mattina, zia Benedetta, visto che andiamo a scuola, solo io e Marco, perché Antonio si è preso un'influenza pesante, e quindi rimane a casa a riposare...
Mi metto la divisa in fretta, e scendo velocemente, dopotutto è da ieri mattina che non metto qualcosa sotto ai denti.
《Buongiorno, vuoi del latte caldo? Con il pane e marmellata?》
Mi chiede zia Teresa che stava preparando la colazione, Marco era già lì a bere un bicchiere di latte caldo con dei biscotti.
《Ciao》
Mi domanda, sempre rimanendo concentrato sulla sua colazione, ha i capelli disordinati, e la cravatta della divisa è arruffata.
《Ciao》
Gli rispondo, senza che lui mi guarda.
《Zia, prendo solo il panino, niente latte, grazie》
Le rispondo e lei annuisce con un sorriso, quasi materno.
《Oggi, che lezioni avete?》
Ci chiese zia Benedetta, per curiosità.
《Oggi abbiamo alla prime due ore italiano, letteratura, poi un'ora di matematica, una di storia, un'ora di geografia e una di tedesco.》
Gli spiego, e la sua faccia fa una smorfia all'ultima.
《Non sapevo che c'era anche tedesco?》
《Mamma, l'hanno aggiunta da due settimane, perché continuano ad arrivare tedeschi qui.》
Gli spiega Marco alla madre.
《Bene dai andate a darvi l'ultima sistemata che tra un attimo dovete iniziare a incamminarvi, se no arrivate in ritardo》
Ci incita zia Teresa, intanto che stava raccogliendo tutte le stoviglie sporche per lavarle.
《Vado su a preparare lo zaino e arrivo》
Detto ciò vado su per le scale fino in camera mia, a prendere i libri di scuola, quello di italiano, che è un mattone in tutti i sensi pesa e occupa spazio, quello di matematica è un libro sottile e leggero, quello di storia è simile a quello di matematica e anche quello di geografia è molto simile, mentre di tedesco non ci hanno fatto prendere un libro, ma ci fanno prendere solo appunti.
Metto tutto dentro lo zaino, con i quaderni per ognuna materia, l'astuccio e il diario.
Va bene, tutto pronto per sei ore di scuola.
Scendo le scale e incontro Marco che stava giusto uscendo dalla sua camera con lì zaino in spalla.
《Avete preso tutto?》
Ci chiede, zia Benedetta, accompagnandoci al cancello di casa.
《Si, zia tutto》
《Si si, tutto qui》
Gli rispondiamo insieme, mentre iniziamo ad incamminarci verso la strada.
《Hai fatto i compiti di tedesco, per oggi?》
Gli chiedo, a Marco, che dallo sguardo spaesato che mi rivolge, capisco che è un no.
《Si, nell'ora di geografia te li faccio copiare, va bene?》
《Sei la mia salvatrice, sappilo!》
Dice lui, saltellando felice per la strada.
《Hey Marco, Linda! Come va?》
Sentiamo e subito ci voltiamo verso la voce, e vediamo Anna e Paolo che ci vengono incontro, anche loro in uniforme e con gli zaini in spalla.
《Ciao, come va?》
Gli chiedo, mentre Paolo e Marco si salutano con un batti cinque, io e Anna siamo solo salutate con un saluto della mano.
《Andiamo insieme verso scuola, se no facciamo tardi e la signora Geltrude, si arrabbia e continua a tenerci il broncio per tutta la settimana ed è solo Lunedì mattina, e abbiamo altre 8 ore sue questa settimana!》
Propongo a tutti, dopo aver dato un'occhiata all'orologio su una casa.
《Buona idea, sai!》
Tutti mi rispondono, altrettanto movimentati dal non arrivare in ritardo.

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La Figlia Del FührerWhere stories live. Discover now