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《Qualcuno ci vuole rendere partecipi nel vostro discorso, o ci volete tenere all'oscuro!》
Esclama zia Teresa, che era appena uscita dalla cucina con un libro di politica in mano, tenendo con un dito il segno di dove era arrivata a leggere... dall'aspetto sembrava innervosita, dal chiasso che si era creato nel salotto e da come si può dedurre ha sentito tutta la conversazione.
《Nulla di cui preoccuparsi, signorina Gasperoni》
Gli rispose freddo Alex, senza guardarla in faccia. La zia sembra offesa da questo comportamento da parte del tedesco, così tanto che a passo veloce si dirige verso il piano superiore, molto probabilmente la sua camera.
《Mia figlia è fatta così, la perdoni signor Hiber... manne!》
《È Hibermann, signora.》
《Ah, mi scusi non sono brava con i cognomi stranieri...》
Dice la nonna, in imbarazzo totale chinando un pó la testa verso il basso.
《Vado a Calmarla un attimo, caro puoi mettere su un'altra tazza di caffè, servirà a tutti...》
E detto ciò la nonna si fionda al piano di sopra, con direzione la camera di zia Teresa.
Mentre il nonno va verso la cucina insieme allo zio Luigi, a preparare tazze e bevande.
Così in salotto siamo rimasti solo io, Alex e zio Carlo, e la situazione è soffocante.
《Vado per poco tempo in bagno, che nessuno si muova.》
Io e Alex non rispondiamo, lo voglio portare nella stanza di mamma, così che gli faccio vedere il pacco e la lettera oppure mi può parlare di chi è mio papà...
Non appena la porta del bagno si chiude corro verso la poltrona accanto a quella su cui è Alex.
《Quindi, dov'è camera tua?》
《È nel sottotetto insieme a quella della mamma》
《C'è un giorno in cui non c'è nessuno in casa o che riesci a prendere quella roba e portarla fuori di casa?》
《Si, ho delle lezioni di tedesco in più con la professoressa Heidi, quindi potremmo incontrarci là.》
《Lo sanno di questo?》
《No, gli dirò che andrò in giro con qualche compagna di classe. Ci credono sempre》
E appena finisco di dire ciò sentiamo la porta del bagno aprirsi e uscire lo zio, che come prima era innervosito ma credo alla visuale di me e lui vicini lo innervosisce ancora di più perché si avvicina con un passo veloce e con un gesto di mano mi indica di ritornare al posto di prima.
Quando lo zio si è voltato per un istante, vedo Alex farmi un va bene con le mani, ora ho doppio appuntamento con i fratelli Hibermann per risolvere il mistero di chi è mio padre! Sono felice, ora ho degli alleati dalla mia parte!
《Zio, posso andare in camera che voglio riposarmi un attimo?》
Gli chiedo intanto che ritornano anche lo zio Luigi e il nonno.
《Vai su, e non tornare giù eh!》
《Va bene, zio. Arrivederci allora Alex!》
《Arrivederci! Devi dirgli addio tu non lo vedi più!》
Mi scandisce parola per parola la frase e poi mi indica di nuovo verso le scale, come per dirmi che il mio tempo qui a parlare è finito.
Mi catapulto verso il piano superiore, sento la nonna e zia Teresa chiacchierare e anche un pó litigare.
Decido di fare un salto in camera di mamma, dopotutto d'ora in poi mi terranno sott'occhio tutto il tempo in cui sono sveglia, che bello!
Vado a prendere la chiave e cerco di entrare dalla porta, che scricchiola un pó, e riesco a nascondermi in tempo nella stanza che sento qualcuno passeggiare per il corridoio del primo piano.
《L'ho scampata per un pelo!》
Nel mentre lo dicevo mi sono appoggiata alla porta in modo di avere un appoggio.
Devo fare peggio di un ladro, per non farmi sentire da tutte le persone che sono al piano di sotto.
Ora posso, con molta più calma, controllare bene la camera della mamma, tanto lo zio e nessun altro verrà qui su ancora per un bel pó.
Mi avvicino al comodino e gli unici oggetti li sopra che attirano al 100% la mia attenzione sono la fatidica lettera e il pacchetto.
Voglio aprire la lettera e leggere cosa mio padre ha scritto a mamma, e aprire il pacchetto per vedere che bel regalo gli ha fatto.♡•○•♡
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La Figlia Del Führer
Historical FictionQuesta storia, non è un insulto per nessuno, è solo una storia che mi è apparsa in un mio sogno, quindi se non vi piace, non posso farci niente. Ma se volete suggerire qualche nuova scena, sono sempre pronta ad accettare nuove idee, di qualunque ge...