♡•○•♡
Appena arriviamo in salotto sotto lo sguardo curioso dei familiari.
《Bene, ora signorina, ci spieghi tutto ciò che è successo!》
Mi domanda in italiano, con l'intenzione di farlo sentire a tutti i presenti, per aumentare la criticità della situazione, intanto che mi appoggia sulla poltrona accanto al caminetto.
Ma non voglio che tutti sanno i dettagli, voglio parlarli in tedesco, cosicché rimangono tra di noi i fatti.
《Zio, possiamo parlare in tedesco per un pó. Perfavore...》
Gli chiedo e lui dopo un breve sospiro annuisce.
《Beh, zio sono andata con la nonna al mercato...》
《E questo lo so già, poi?》
《Ecco, beh ho incontrato un bambino, simpaticissimo e ci siamo messi a giocare insieme, poi correndo in giro, ci siamo persi per una via disabitata e lì ho visto una scena terribile, zio...》
Dopo un'attimo di silenzio si guarda intorno e mi si avvicina prendendomi in braccio.
《Ti porto in camera, là se vuoi mi spieghi se no non preoccuparti.》
Mi dice lo zio, e io annuisco, accennando un lieve sorriso, come ringraziamento per la comprensione.
Tutto il resto della famiglia era lì in attesa che lo zio Carlo gli traduceva tutto quello che gli ho spiegato ma invano, dal momento in cui gli ho chiesto di parlarne in privato e in tedesco, ora quello è riservato, ed è esclusivamente nostro.
Non appena la nonna mi vede di nuovo in braccio allo zio, s'avvicina con lo sguardo preoccupato.
《Carlo... va tutto bene? Cosa ha detto? E dove la porti?》
Chiede con voce traballante, quasi vicina al pianto, e molto preoccupata.
《Niente di che, mamma, solamente che ciò che ha passato non è stato bello, quindi vuole riposare un pó, nulla di che preoccuparsi.》
Lo sguardo della nonna si addolcisce un pó, e mi accarezza la testa con affetto, con un caloroso e comprensivo sorriso.
《Va bene, allora, riposati non sei costretta a dirlo se non vuoi, ma sappi che più lo tieni dentro peggio è. Sappilo.》
Mi spiega con voce dolce la nonna e poi continua.
《Se hai bisogno di qualunque cosa non esitare a chiedere, va bene? Ne hai passate troppe per la tua età, ora devi continuare la tua vita come una tua coetanea.》
《Va bene nonna, ci proverò》
Gli rispondo, e lei conferma con un altro caloroso sorriso, uno di quelli che ti rendono solari e felici in momenti in cui sei perso.
《Okay, dai ti porto su.》
Interrompe il momento lo zio Carlo che prosegue il percorso verso le scale e verso la mia stanza.
《Bene, ora che siamo in disparte, spiegami tutto, anche nei minimi dettagli.》
Mi chiede intanto che mi appoggia sul mio letto.
《Ti dico già di accomodarti perché sarà una lunghissima spiegazione.》
E detto ciò anche lui si siede sul mio letto.♡•○•♡
YOU ARE READING
La Figlia Del Führer
Narrativa StoricaQuesta storia, non è un insulto per nessuno, è solo una storia che mi è apparsa in un mio sogno, quindi se non vi piace, non posso farci niente. Ma se volete suggerire qualche nuova scena, sono sempre pronta ad accettare nuove idee, di qualunque ge...