7 - Nick

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Questa notte mi sono svegliato più volte di soprassalto, accompagnato da un pessimo umore che mi ha tormentato tutta la notte, rovinandomi il sonno. Credo sia tutta colpa della discussione che ho avuto ieri sera con Alan. È la prima volta che ci scontriamo per sua sorella, e la cosa non mi piace affatto.

Il sole deve ancora sorgere, ma io sono già sveglio da un bel pezzo, a dirla tutta, ho dormito poco e niente. Resto in silenzio sulla mia branda a fissare il soffitto, con i soliti pensieri che affollano la mia mente troppo stanca ormai per reggere tutto questo peso.

Rachael mi ama, o almeno così dice.

Sembra assurdo, perché è così difficile crederle davvero. Avevo investito tutto nel nostro matrimonio. Avevo sperato in un futuro roseo. Ho messo anima e corpo nella nostra storia, anche quando partivo per una missione cercavo in tutti i modi di essere presente per lei, eppure, non è servito a nulla, perché lei si è rifugiata tra le braccia di un altro uomo.

Adesso invece, è tornata sui suoi passi, dopo svariati anni, e pretende il mio perdono?

Chiudo gli occhi, provo a dormire, ma non riesco a prendere sonno.

Smanio. Mi rigiro sul letto facendo scricchiolare più volte le molle.

Basta, ci rinuncio.

Mi sollevo frustato e mi passo una mano sul viso in preda alla disperazione. Getto a terra i piedi e resto così a lungo, con i gomiti poggiati sulle ginocchia e la testa fra le mani. Alla fine, decido di alzarmi e di indossare una tuta per andare ad allenarmi, almeno un po' di attività fisica mi aiuterà a non pensare a lei, come sempre.

Come può l'amore, riuscire costantemente a prenderti a pugni il cuore, ogni volta che abbassi la guardia, come un abile pugile pronto a metterti K.O.?

Dannazione, pensavo di essere uscito da quel tunnel, e invece mi ritrovo intrappolato un'altra volta nel mio dolore, per colpa del suo ritorno.

Esco dalla base e respiro a pieni polmoni l'aria frizzantina di questa nuova giornata.

Prendo l'iPod dal taschino della tuta e seleziono la playlist che ascolto ogni volta che mi alleno in solitudine e solo quando la musica parte, comincio a riscaldarmi facendo un po' di stretching.

Poi mi metto a correre, sentendomi un po' più leggero e spensierato. Scaccio via dalla testa il pensiero di Rachael e accantono le parole ingombranti di Alan.

Poi improvvisamente, mi torna in mente Thaara, la ragazza dagli occhi più belli che abbia mai incontrato.

Ripenso frustato alla sua fuga improvvisa, dopo averle detto che ero un Seal è cambiata in modo repentino, sono più che convinto che sia stato quello il vero motivo che l'ha fatta scappare a gambe levate da me. In teoria non dovrebbe fregarmene nulla, è una ragazza qualunque, conosciuta in una circostanza del tutto casuale.

Eppure, mi ritrovo a tormentarmi perché mi è sfuggita e non sono riuscito a sapere altro di lei, e quel che mi secca di più, è che non la rivedrò mai più, perché non credo alle coincidenze, quelle dove la gente si incontra ancora perché è scritto nel loro destino, per me quelle sono solo stronzate da romanzetti rosa, o scene che si vedono in quei film strappalacrime dove la sorte unisce sempre due persone.

Il caso questa volta non me la farà incontrare di nuovo, ne sono consapevole, ma non vuol dire che non possa sperarci almeno un po'.

Vorrei incontrarla ancora.

Avrei voluto conoscerla meglio, ascoltare ancora la sua timida voce e perdermi nella bellezza dei suoi occhi profondi e scoprire cosa si cela dietro il suo sguardo malinconico.

IL BUIO IN FONDO AL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora