Mi sento manipolato dal mio stesso dolore. Schiavo di un senso di colpa che non mi appartiene. Non è colpa mia se Alan è morto. Non è colpa mia. Eppure, sento che devo stare vicino a Rachel, perché adesso ha bisogno di me. Sento che il mio posto è accanto a lei. Ma allora perché il mio fottuto cuore non vibra più quando le sono vicino?
Perché non riesco a toccarla?
Eppure, un tempo eravamo tutto insieme e quel tutto ci faceva sentire speciali, diversi dalle altre coppie. Eravamo io e lei e il resto non ha mai contato nulla per noi.
Ma ora cosa siamo?
La brutta copia di una storia ormai sbiadita.
C'è sempre stato qualcosa tra noi che non funzionava però tra noi. Anche se nessuno lo vedeva, lo vedevamo noi, lo abbiamo sempre saputo entrambi. Eravamo consapevoli.
La nostra vita era fatta così, a volte sapevamo amarci senza riserve, altre volte invece smettevamo di essere Nick e Rachael e mutavamo all'istante, diventando due perfetti sconosciuti che a malapena riuscivano a guardarsi negli occhi. Pensavo che stando insieme a lei avrei ritrovato la voglia di essere quelli di un tempo.
Ma non torneremo più.
Siamo andati.
Siamo finiti.
Siamo scoppiati.
E non si aggiusta qualcosa di rotto.
Non due cuori che non battono più all'unisono.
Ho sbagliato a pensare di poterla aiutare cercando di amarla ancora.
Ma cosa posso fare, ha perso suo fratello nel modo più brutale, e il pensiero di lasciarla sola mi fa sentire una merda.
Alan voleva vederci ancora insieme e ora ne sarebbe felice, anche se tutto questo sta andando a discapito della mia felicità.
«Era lei?» mi chiede Rachael una volta in macchina.
«Lei chi?» fingo di non capire.
Non dovevo raccontarle di me e Thaara, anche se non le ho raccontato tutto. E adesso non voglio parlare di lei.
Non ora. Non dopo averla lasciata lì, senza trovare il coraggio di spiegarle quello che provo. Ma come potevo spiegarle quello che sto provando? Ho perso il mio amico, solo perché suo padre aveva deciso di farmi la guerra.
«La causa della morte di mio fratello», sbotta guardando fuori dal finestrino.
«Non puoi incolpare lei per quello che è accaduto ad Alan», ribatto brusco.
«Allora è colpa tua perché hai deciso di pestare i piedi alla persona sbagliata?» rimbecca velenosa.
Mi volto di scatto e lei fa lo stesso, come se volesse sfidarmi. Non cambia mai.
«Chi ti ha detto tutte queste cose? Cosa ne sai tu di me e Thaara?» non ci vedo più dalla rabbia.
«Amici in comune Nick, amici in comune», mormora spazientita.
«Amici? Beh, lasciami dire che tu non sai nulla di me e lei», forse ho esagerato, ma non voglio parlare di Thaara con lei, e non è giusto che la incolpi per qualcosa che non ha fatto.
Sì, è vero, forse se non avessi avuto una relazione con lei, Paul non mi avrebbe mai mandato in missione con i miei uomini, ma è successo e non posso cambiare il corso degli eventi. Non posso tornare indietro. Non posso. Anche se vorrei. Vorrei tanto non averlo messo in pericolo.
«Non voglio sapere nulla di te e quella ragazza», mi guarda con astio.
«Non ho voglia di litigare, Rach», l'ammonisco infastidito.
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IL BUIO IN FONDO AL CUORE
RomanceIL ROMANZO È IN FASE DI EDITING. Thaara ha lasciato che il buio avvolgesse il suo cuore per sopravvivere al dolore della sua perdita. Nick ha anestetizzato il suo per difendersi dall'amore. Ma a volte non basta scappare per mettersi al riparo dall...