11 - Nick

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Sono le undici di sera quando arrivo in spiaggia, ed è già gremita di ragazzi che bevono birra a volontà, accompagnati da giovani donne svampite, che più per il sesso occasionale smaniano di accalappiarsi uno dei bellimbusti che hanno di fronte. In genere le donne ragionano così, mentre tu non sai ancora cosa vuoi, loro in realtà sanno già tutto e hanno programmato un futuro con te. Seguono uno schema ben preciso.

1 - Trovare un ragazzo.

2 - Trovare il modo per non farselo sfuggire.

3 - Trovare il modo per convincerlo a sposarsi.

Al mio passaggio, alcune ragazze mi sorridono, ma io le ignoro e vado dritto verso la mia meta.

Fino a raggiungere quasi il mio obiettivo.

Lei.

La guardo da lontano. Ci separano solo pochi metri. È in compagnia delle sue amiche, le stesse che ho visto ieri era al pub. Se ne sta seduta sulla sabbia umida, con una birra in mano e si stringe nel giubbotto di jeans che indossa. È vestita come questa mattina.

La complice di Red punta il suo sguardo nella nostra direzione e mi sorride subito, poi si focalizza su Red che mi fiancheggia subito dopo, e alle nostre spalle c'è Ryan che cammina curvo con le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni di lino.

Avanziamo verso loro e vedo Thaara sollevarsi, scrolla via con le mani la sabbia dal vestitino fiorato e prende il cellulare dalla tasca del giubbotto.

La sua amica, quella biondina, un po' più bassa di lei, si avvicina a Thaara. Quest'ultima solleva il telefono, il mare calmo della sera alle loro spalle, e scattano un selfie.

Ridacchia e mentre sta per scattare un'altra foto, il suo sguardo si catapulta nella mia direzione e spalanca la bocca. Posso giurare di aver visto un lampo di stupore misto a felicità nei suoi occhi che anche al buio spiccano da morire.

«Visto, te l'avevo detto che l'avresti trovata qui», afferma fieramente Red.

Non mi volto neppure nella sua direzione per ringraziarlo, a malapena lo ascolto anche, sono troppo preso da lei, che con una camminata sicura e dannatamente sexy mi viene incontro.

Cazzo, è ancora più bella di quando l'ho incontrata questa mattina. Anche se è vestita alla stessa maniera, ha una luce negli occhi diversa ora, ed è così radiosa che improvvisamente sembra farsi giorno intorno a noi.

«Ehi, marines», esordisce col sorriso sulle labbra.

Mi raggiunge e la prima cosa che vorrei fare è avventarmi sulla sua bocca pronunciata.

È assurdo, questa ragazza al primo sguardo mi ha fottuto il cervello!

«Principessa del deserto», quasi sospiro mentre lo dico e spero che non se ne accorga.

Anni e anni passati a distanza di sicurezza dalle donne, e poi incontro una ragazza in un pub, e questo basta a scombussolare tutte le mie certezze.

Ogni volta che la guardo, la immagino sopra di me, ansimante e vogliosa.

Comincio a sentirmi leggermente patetico.

Se fossi un lettore e stessi leggendo le pagine della mia vita, mi permetterei di pensare: "Accidenti questo ragazzo è proprio una frana, se già dai primi capitoli perde la testa per una ragazza, non oso immaginare come possa anche solo pensare di arrivare integro alla fine del libro".

È per questo motivo che mi sento ridicolo all'ennesima potenza. Neanche al liceo ho perso la testa a prima vista. E ogni volta che la vedo sento una scarica di adrenalina che fa sentire il mio corpo vivo.

IL BUIO IN FONDO AL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora