IL BUIO IN FONDO AL CUORE

18 - Nick

Da quando ho aperto il mio cuore a Thaara, non me ne sono mai pentito. Con lei ho capito che non sempre l'amore fa male. Con lei ho scoperto un nuovo Nick, che non conoscevo. Con lei non ho più paura di essere ferito da una donna.

Lei non calpesterà mai il mio cuore.

Ne sono sicuro.

C'è solo una cosa però che mi ferisce, dover vivere la nostra storia come se fossimo due ladri, di nascosto.

Anche se il tempo passa e noi stiamo bene insieme, lei non ha mai detto a suo padre di noi. Forse lo fa per difendermi, ma io non ho paura di lui e delle conseguenze delle mie decisioni. Non ho paura di niente se so che lei è con me.

Io sono forte accanto a lei, perché lei è mia, perché nessuno può dividerci, perché noi siamo in grado di sopravvivere alle intemperie della vita.

E la amo.

Mi sono innamorato di lei l'attimo stesso in cui ho incontrato i suoi occhi. E faccio sul serio con lei. È per questo che ho intenzione di chiedere il divorzio da Rachael e cercare di costruire un futuro con Thaara, ma questo ancora non gliel'ho detto.

«Cosa ci facciamo in mezzo al nulla?» con una mano posata leggera sulla fronte per coprire i suoi occhi dai raggi del sole, si guarda intorno.

La mia dolce e curiosa Thaara.

«Fai sempre troppe domande!» l'afferro per una mano senza darle il modo di replicare e la spintono verso le spighe alte almeno la metà di noi.

«Che fai?» trilla interdetta cercando di tornare verso di me.

Si volta di scatto e i suoi capelli si mescolano con il vento, coprendo il suo bellissimo viso.

Le vado incontro, ma lei mi sorprende scappando da me, per poi immergersi nell'immensa vallata di spighe che abbiamo di fronte.

E io la rincorro.

Corriamo felici, in mezzo ai campi di grano. Le spighe baciate dal sole, sfregano sulla sua pelle, e lei ride.

Ride e mi scoppia il cuore.

Ride e mi innamoro sempre più di lei.

Si volta per controllare quanta distanza ci divide, rallenta e i suoi capelli ondulati svolazzano ancora smossi dal vento, liberi, come lo siamo noi due in questo momento. Liberi di amarci, lontani da tutto quello che potrebbe intaccare questo amore folle che ci unisce.

Mi sorride, e i suoi occhi brillano come due stelle luminose.

Si lascia andare all'indietro, spalancando le braccia e, lentamente cade di spalle sul grano.

La guardo come si ammira un'opera d'arte.

È così bella che faccio fatica a credere di averla davvero, tutta mia, solo mia. Eppure, è così.

Ogni volta che è tra le mie braccia mi sento vivo. Ogni volta che facciamo l'amore mi sento amato. Ogni volta che mi guarda mi sento unico.

Nessuna donna mi ha mai trattato come se fossi il solo per lei. Thaara mi vuole, vuole solo me, e me lo dimostra ogni giorno.

È per questo che ho una paura fottuta di perderla, è per questo che anche se non ne posso più di nascondermi da suo padre, in cuor mio spero che lui non sappia mai di noi, perché anche se tenere segreta la nostra relazione mi dà fastidio, in qualche modo so che solo così il nostro amore sarà al sicuro, protetto, specialmente dalle grinfie di un padre troppo geloso.

«Che fai?» ora sono io a chiederlo, mentre i miei occhi seguono i movimenti sensuali delle sue mani che sollevano sempre di più l'abito che indossa.