in fondo l'unico che voglio sei tu

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*Alessandro*


Quella mattina mi svegliai con un forte mal di testa.
Continuavo a girarmi e rigirarmi sul letto in preda di trovare una posizione più comoda così da ricadere di nuovo nel sonno, ma non ci riuscii.
Aprii gli occhi sbuffando mentre guardavo il soffitto.

"che palle"

sussurrai prima di voltarmi di fianco, convinto che nessuno fosse presente lì con me.
Quanto mi sbagliavo, i miei occhi erano lì fermi increduli a guardarlo.
Mi avvicinai lentamente, mi sentivo leggero, come se non avessi niente addosso ed in effetti così era.
Eravamo entrambi nudi.
Non ricordavo quasi niente riguardo ieri sera.
Insomma ricordo qualche bacio, qualche toccata, ma che avessimo scopato, che fossimo finiti a letto no.
Probabilmente eravamo solo ubriachi.
Appoggiai la testa sul suo petto come nei vecchi e cari tempi.
Si, lo riconoscevo ancora, il suo profumo così delicato, ma che non riesci più a scordarti.
Sapeva benissimo quanto mi facesse impazzire quel profumo, speravo solamente che se lo ricordasse anche lui, che se lo fosse messo apposta.
Rimasi in quella posizione qualche minuto per godermi per magnifico momento, ma presto dovetti alzarmi.
Andai in bagno e dopo aver fatto una docce al volo pubblicai su ig questa foto.

Ben presto, tutte le mie notifiche si riempirono con varie domande poste dai miei fan riguardo quella strana foto

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Ben presto, tutte le mie notifiche si riempirono con varie domande poste dai miei fan riguardo quella strana foto.
I sospetti, di un ritorno tra me e Marco dopo moltissimo tempo, ripresero.
La gente impazziva al solo pensiero.
Nonostante fossero passati un paio di mesi dalla mia esibizione a Sanremo, le persone ricordavano ancora i nostri sguardi, la tensione tra me e Marco.
Questo faceva suscitare ancora dubbio, nessuno sapeva la verità, eccerto me e lui.

Ritornai in camera, ma stavolta non ero l'unico ad esser sveglio, eravamo in due.
Marco aveva un'aria abbastanza confusa ma cosciente allo stesso momento.
Sembrava pensare a qualcosa che gli provocò imbarazzo.

"Buongiorno"
Sorrisi per far calmare tutta la tensione nella stanza.

"Buongiorno."

Stringeva forte la coperta su tutto il suo corpo in modo da non far mostrare nulla.
Mi avvicinai al letto per poi sedermi affianco a quell'uomo.

"Marco, per caso ricordi qualcosa riguardo ieri sera?"

Lo guardai mentre pensava alla risposta da darmi, sembrava indeciso se dirmi la verità o meno.

"no zero, tu?"

Lo conoscevo anche fin troppo perfettamente, capii subito che mi stava raccontando una grossa bugia, così, decisi di stare al suo gioco.

"bhè manco io"

Guardai il timore nei suoi occhi.
Gli presi la mano e la tenni stretta tra le mie in modo da rassicurarlo.

"Ale, per favore devo stare un minuto da solo"

Lo guardai tristemente, ma infine chi ero io per decidere cosa doveva fare?

"Va bene, se hai bisogno sono in cucina"

Mi alzai dandogli un bacio sulla guancia per poi dirigermi in quella stanza.
Volevo preparargli una colazione deliziosa, la sua preferita, cornetto al cioccolato con il cappuccino.
Abbastanza semplice direi ma pur sempre impegnativa.

"Alexa metti della musica"

Baby
Lo vedi sulla mia faccia
Tutto ciò che non dico
Per non darti fastidio
Lasciami
In pace per cinque minuti

Alla gara di solitudine
Sarei già sopra il podio
Mi si gela il cuore
Quando dici goodbye per davvero
Stiamo su due linee
Che non si incontrano
Perché non mi chiedi come stai

Mai
Sai che non mi vedrai
Su una Maserati white
Non è niente di personale
Ma-ma-ma-ma-mai
Preferisco l'hype
Per un cuore oversize, tu
Troppo personale oramai

Danzavo e cantavo a squarciagola, come se fossi l'unico in tutto il mondo.
Continuai finché non sentii dei passi farsi vicini, mi voltai verso quei rumori.
Era solamente Marco con..
i miei vestiti addosso?
Ale stai calmo, non saltare dalla goia.

"Scusa i miei erano tutti bagnati di.. alcool, spero non ti dia fastidio che li ho messi senza chiedertelo"

"ma vaaa tranquillo, in più stanno meglio a te che a me se devo essere completamente onesto"

Marco sorrise dall'imbarazzo, per poi sedersi sulla sedia.
Gli avvicinai un vassoio con le cose che avevo appena preparato per lui.

"tutto per te, ho preparato un cornetto ripieno di cioccolato e un cappuccino con solo due cucchiaini di zucchero, so che ti piace così."

Mi guardò scioccato.

"Ti ricordi ancora tutto..."

Mi sedetti affianco.

"come potrei mai scordarmelo"

Lo ripresi per mano accarrezzandogliela dolcemente.
Restammo a fissarci, aspettando che il destino ci dasse un segno, aspettando in un miracolo.
Mi avvicinai lentamente a lui mentre continuavo a guardargli le sue dolci e deliziose labbra.
Marco capii subito il mio intento, così prese il cornetto ed iniziò a mangiarlo.
Mi allontanai leggermente per dargli più spazio.

"com'è?"

"buonissimo"

Sorrisi dolcemente.
Quello splendido momento fu interrotto da una chiamata.

"Scusami devo rispondere"

"tranquillo"

Prese il telefono e si allontanò da me, di nuovo.

angolino
EII,
come va? spero benone.
BACIONI

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