un piccolo sforzo

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*Alessandro*

ore 4:50

La mia unica via di fuga era fuggire, fuggire da tutto questo, da questa casa, da questo luogo ma soprattutto da lui, la persona che più con tutto il cuore avevo amato fino a qualche minuto fa.
La rabbia mi ribolliva in petto, le mani tremavano al solo pensiero che Marco potesser aver toccato un altro uomo che non fossi io.
Non ha alcun rispetto nei miei confronti,
ho provato con tutto me stesso a cercarlo per mesi e mesi senza mai mollare un secondo, a tenermelo stretto per fargli capire quanto ancora tenessi a lui nonostante i suoi sbagli, a dimostrargli tutto l'amore che provo nei suoi confronti anche con stupidi ma semplici regali, ma forse non sono perfetto per lui.
Voleva di più, voleva qualcun altro che non fossi io, ciò non mi sorprendeva visto che il primo che si trova davanti se lo portava a letto.
Volevo spiegazione sincere questa volta, spiegazione sul perché fosse partito inventandosi la scusa del lavoro, sul perché appena tornato cambiò così tanto, passando da una faccia ad un'altra.
Mi innamorai di un uomo, non di un ragazzino pronto a spezzarti il cuore in un secondo, mi innamorai di co lui che sapeva darmi il mondo pur di vedermi felice.
Volevo solamente ritornare come prima, a passare le giornate a guardare il cielo abbracciati sotto la luna come un vero film romantico che si rispetti tra baci, carezze, parole dolci e lunghe conversazioni fino a tarda notte riflettendo su tutto ciò che ci circondasse, ma adesso tutto ciò non esiste, ricordo solo il sapere di stupide parole amare, silenzio, e nottate a scopare in loop.
Se potessi prenderei una matita cancellando e riscrivendo il testo, iniziando daccapo tutto il racconto, tutta la storia, in cerca di un finale diverso, ma questa è la realtà ed ormai ci ha segnato profondamente, non possiamo comandare non possiamo decidere, dobbiamo subire le condanne.
Non ero abbastanza, me lo ripetevo fino a farmelo credere davvero, ma capii che lo sbaglio non fossi io, ma lui.
Non potevo continuare così, non potevo continuare a soffrire per una persona che non mi amasse, dovevo agitare, dovevo difendermi se volevo proteggermi da tutto quel male che mi attirava.
Eppure una parte di me non voleva scappare, Marco è stata l'unica persona che amai veramente in tutta la mia vita, ormai apparteneva alla mia vita senza di lui mi sarei sentito vuoto, solo in tutto il mondo.
Non sarebbe più stato lo stesso, ma dovevo comunque provarci, avrei dovuto vedere se mi avesse cercato, se ci tenesse veramente o stesse solamente giocando con i miei sentimenti, dovevo farmi forza e decidere io il continuo della storia per una volta.

Posai il bicchiere sul tavolo dopo aver preso il telefono e controllato alcuni viaggi disponibili il più presto possibile.
Ho sempre voluto visitare Napoli, sembrava una bella città, Geolier ne parlava spesso durante Sanremo nei camerini, sarebbe stato un occasione per riincontrarlo, non ci sentiamo da molto.
Dopo varie ricerche trovai finalmente un volo nella direzione a me disposta sarei dovuto partire tra poche ore, non mi dispiaceva affatto, almeno avrei avuto il tempo di pensare a dove sarei potuto andare a vivere, cambiando casa al posto di tornare di nuovo qui a testa bassa, da Marco.

Andai da Emma appena sveglia mentre preparava le sue valigie per ritornare alla sua città.
Si voltò verso di me assonnata ed iniziò a parlare cautamente.

"È tornato Marco?"

"Si"

Gettò un sospiro dalla felicità.

"Per fortuna"

Mi sedetti sul letto mentre tenevo ancora il telefono in mano.

"Non è questo l'importante, ho deciso di prendermi una pausa, devo andarmene, parto per un'altra città"

Emma sgranò gli occhi sorpresa da quella frase.

"dov'è finito Ale sottone?"

Stampai un mezzo sorriso sul volto prima di ricompormi tornando serio.

"Lo so è strano, nemmeno io vorrei ma, un viaggio non farebbe così male no?
È solo per distrarmi da tutto, per rendermi le idee più chiare"

Emma si sedette vicino a me poggiando una mano sulla mia spalla.

"Ale, io credo che già le hai abbastanza chiare, ti conosco fin troppo bene, ma se è questo che vuoi allora vai, corri più veloce di qualsiasi altra persona"

Sorrisi, era vero, mi capiva a primo impatto, sapevo cosa volessi veramente, e soprattutto le mie intenzioni.
Abbracciai quella donna che mi diede il coraggio di finalmente prendere una decisione per la mia testa, senza farmi coinvolgere dalla pressione degli altri.

"grazie per tutto"

Le diedi un bacio sulla guancia affettuosamente.

"Ale quando vuoi, sai che ci sarò sempre per te"

Il mio cuore si interì per la prima volta dopo molto tempo.
Ci abbracciamo l'ultima volta prima di vederla sparire da casa pronta a ritornare nella sua città.

ore 8:57

Il mio volo era tra poco, ero emozionato ma contemporaneamente pensieroso dalla reazione che potrebbe aver avuto Marco che si svegliò proprio pochi secondi dopo.


"dove vai?"

Mi guardò incuriosito prima di venire verso di me ed abbracciarmi da dietro la schiena.
Mi spostai da quell'abbraccio qualche instante dopo prendendo un grande respiro.

"Me ne vado"

Mi guardò con bocca aperta, non aspettandosi quella risposta.

"stai scherzando vero?"

"no"

Una risposta secca e precisa prima di uscire di casa, ma prima che potessi scendere il primo gradino delle scale venni fermato dalla sua presa.

"Ale, non puoi essere serio, cos'ho fatto?"

Non mi voltai sorrisi solamente.

"pensaci e poi mi fai sapere. Ciao Marco"

Uscii di casa ed andai all'aereoporto pronto a scappare da quell'uomo che fino a poco fa mi aveva intrattenuto con la tentazione di farmi restare ancora una volta tra le sue braccia.

Uscii di casa ed andai all'aereoporto pronto a scappare da quell'uomo che fino a poco fa mi aveva intrattenuto con la tentazione di farmi restare ancora una volta tra le sue braccia

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angolino

EHY,
si oggi anche due capitoli ahahha, probabilmente ne uscirà anche un terzo perché questa storia sta durando più del dovuto, visto che è iniziata a febbraio e siamo già ad Aprile, ormai la situazione tra Marco ed Ale è un casino però chi lo sa magari un viaggio gli farà bene.
BACIONI

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