*alessandro*
ore 6:37
"Marco sei in camera?"
Bussai alla porta ma non ebbi alcuna risposta.
"Marco!"
Origliai dalla fessura, sentivo la sua voce insieme a quella di un'altra persona, che stavano facendo?
Cercai di aprirla ma senza successo."apri la porta o giuro che la butto giù!"
E poi silenzio, i passi di Marco si fecero sempre più vicini, finché non aprì leggermente quella piccola porticina che ci divideva.
"che vuoi?"
"fammi entrare"
"Ale un attimo sono impegnato cazzo!"
Non era il solito, era diverso, era strano.
"ma si può sapere cos'hai?"
"cos'ho? che non c'è la faccio più con te! stai sempre in mezzo a tutto"
Quelle parole mi colpirono profondamente, ma non volevo essere schiacciato come sempre, dovevo sapere con chi fosse al momento.
Cercai di spingere la porta ma la sua forza me lo impediva."E fammi entrare cazzo!"
Finché con un colpo secco riuscì ad oltrepassare quella soglia che mi impediva di andare in camera.
Guardai la faccia di Marco preoccupata e poi mi voltai sul letto.
Non potevo credere ai miei occhi, era Matteo."che cazzo ci fa lui qui, perché mi fai questo"
"perché non ti amo Ale"
Caddi all'indietro al suono di quelle amare parole, non vedevo più niente, solo il vuoto, il respiro venne a mancare lentamente.
Un nodo stringeva forte la mia gola, o forse erano solo le mani di Marco che mi impedivano di prendere fiato, facendomi crollare lentamente fino allo sfinimento.
E poi improvvisamente il vuoto.Aprii gli occhi mentre tossivo.
Avevo la gola secca, era stato solo uno stupido sogno.
Mi alzai velocemente dal letto e con velocità scesi le scale per andare in cucina.
Presi una bottiglia e versai un po' d'acqua all'interno del bicchiere.
Bevvi a dirotto, finiva l'acqua e ne rimettevo ancora nonostante fosse solamente una mia impressione, non avevo realmente sete.
Riposai la bottiglia dopo qualche minuto, ma i pensieri trovarono spazio nella mia mente.
Perché sognai quella cosa orribile?
Forse è solo un avviso?
Forse mi stanno mettendo in guardia?
Ma chi lo starebbe facendo?
Quante stupide paranoie, riescono a mettermi sottopressione anche con uno stupido sogno.
Marco non l'avrebbe mai fatto.Andai in soggiorno, mi immobilizzai qualche secondo quando vidi la madre di Marco seduta sul divano mentre cuciva un maglioncino di lana blu.
"ah buongiorno già svegli?"
Si voltò verso di me sorridente.
"si, non avevo molto sonno"
Bugia, si vedeva che stavo morendo che volevo tornare solo su quel letto.
Mi avvicinai a Claudia sedendomi di fianco a lei.
Guardavo il movimento delle sue mani veloci che reggevano in mano un piccolo ago andare su e giù a chiudere quel piccolo buco per completare il lavoro."Marco dorme ancora?"
"si dorme come un bambino"
"sempre il solito"
Girai lo sguardo sulle pareti osservando attentamente ogni singola foto.
Ne notai una che mi incuriosiva particolarmente, mi alzai dal divanetto ed andai a vederla da più vicino.
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Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.