*alessandro*
ore 9:27
Una soffice voce mi sussurrò all'orecchio dolcemente.
"Ale"
Era la voce di Marco, quel sussurrò anche se delicato mi svegliò aprii i miei occhi, volevo continuare a dormire a ricadere nel sonno eterno finché non mi sentissi carico di energie per la giornata.
Non capivo nemmeno cosa mi stesse dicendo, mi limitavo a emettere solo dei piccoli suoni come se lo stessi ascoltando."grazie amore"
Mi diede un bacio sulla fronte prima di alzarsi dal letto.
"vuoi la colazione?"
Non risposi continuai a dormire ignaro di tutto, della situazione circostante.
"vabbè ti lascio dormire adesso"
Sentii un altro bacio ma adesso poggiato sulla mia guancia prima che Marco si allontanasse per andare in cucina.
ore 12:37
Mi svegliai dal forte frastuono proveniente da chissà quale parte della casa che mi costrinse a svegliarmi.
Cercavo Marco sul letto con le mie mani ma non riuscii a trovarlo.
Mi guardai in torno confuso, come se la mia mente fosse rimasto ancora al sogno di poco fa, come se tutto fosse puro frutto della mia immaginazione.Stetti seduto qualche secondo decidendo se alzarmi o rimettermi sotto quelle lenzuola calde, ma era tardi, sapevo che se mi sarei rimesso a dormire mi sarei svegliato dopo qualche ora, quindi presi un grande fiato e mi indirizzai verso l'armadio cercando cosa mettermi addosso.
Presi la maglia bianca di Marco e me la misi lentamente, il suo profumo così buono e gradevole era ancora attaccato alla maglia nonostante fossero passate ore ed ore da quando se la tolse.
Andai in bagno e mi lavai la faccia per darmi una rinfrescata per non sembrare un morto vivente.
Dal nulla iniziai a canticchiare qualche canzone finché non sentii Marco ridere con un'altra persona.Chi poteva mai essere? Marco non mi aveva detto che sarebbe venuto qualcuno.
Presi l'asciugamano e lo passai velocemente sulla faccia.
Lo riposai e con velocità mi fiondai in cucina dove lo trovai con la persona che più non sopportavo in tutta la mia vita, Matteo."Ahh eccolo il muto"
Marco si girò verso di me.
"Buongiorno Ale finalmente ti sei svegliato"
"buongiorno"
Mi misi ai fornelli in preda di cucinare qualcosa per la colazione.
Marco si avvicinò alla mia figura fermandomi."Ti do una mano?"
"No faccio da solo"
Sembrò confuso ma non sapeva cosa mi fosse preso, forse gli dava strano l'idea che mi preparassi qualcosa da solo per una volta ogni tanto, o forse capii solamente che ero infastidito dalla presenza di Matteo quindi volevo essere lasciato in pace.
"allora? che mi stavi raccontando"
"Niente alla fine non era successo niente"
"Però Marco un occasione così mica te la puoi lasciar scappare insomma era davvero bella"
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Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.