*alessandro*
14 giugno ore 6:57
Restai sveglio tutta la notte, volevo godermi quel silenzio mischiato alle mie amare lacrime.
Non pensavo a nulla, non volevo pensare, volevo solamente stare sul mio letto a fissare il soffitto bianco mentre gettavo dei sospiri profondi presi dalla paura.Era tutto un caos la mia vita, compresa la mia camera, i pezzi di vetro del telefono erano ancora sparsi su tutto il pavimento mischiato con i vestiti gettati per terra e come se non potesse andare ancora peggio non avevo le forze per sistemare tutto quel casino non avevo le forze di fare niente.
Ovviamente, non avevo un telefono di cambio, potevo sempre utilizzare il computer ma questo significherebbe risentire quell'uomo che mi portò in questo stato.
Getti d'aria fredda entrarono dentro la mia stanza, la finestra era rimasta aperta tutta la notte raffredando velocemente la temperatura calda al suo interno.
Il mio corpo iniziò a congelarsi costringendomi ad alzarmi ed a chiudere quella fessura.Le gambe tremavano, volevo ritornare a letto ma sapevo che non potevo continuare così all'infinito, dovevo trovare la forza per darmi coraggio, dovevo dare una svolta a questa situazione.
Con fatica raccolsi i pezzi di vetro gettandoli nel cestino e raccolsi i vestiti mettendoli in lavatrice pur di dare una piccola sistemata, ma non mi sentivo affatto meglio, stavo solo a peggio vedendo che il lavoro appena svolto non servì a niente, rimase tutto uguale a prima, niente poteva scacciarmi dalla testa quei ricordi, o almeno quasi nessuno.
Mi sedetti sulla poltrona prendendo tra mie mani il portatile iniziando a cercare su Instagram il suo numero ignorando i vari messaggi di Marco.
Finalmente lo trovai eccolo qui, controllai le foto e le storie, non è cambiato di una virgola.
Premetti sulla chat iniziando a scrivere parole a caso sperando che mi rispondesse."ei come va?"
I secondi passavano e passavano senza ricevere una sua risposta finché non arrivò un messaggio.
"Aleee da quanto, tutto bene tu?"
Sul mio volto comparve immediatamente un sorriso che non si affrettò a scomparire poco dopo.
"sono felice per te, io così e così"
"mi dispiace ma come mai?"
"non voglio parlarne, senti che ne dici se ci andiamo a prendere un gelato insieme? come i vecchi tempi"
"volentieri incontriamoci a ________"
"va bene"
Spensi il computer, finalmente sarei uscito da questa tana ma l'unico problema era darmi una sistemata adesso, non persi altro tempo ed andai a farmi una doccia.
ore 7:19
"
Ale oi"
Ci abbracciamo come solitamente fanno due amici.
"Noah mi sei mancato"
"anche tu, vieni sediamoci"
STAI LEGGENDO
Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.