*marco*
ore 9:00
Non potevo credere ancora a ciò che fosse appena successo.
Non poteva essere veramente sparito senza nemmeno rivolgermi la sua meta, senza nemmeno dirmi o quando tornerà.
Non poteva essere andato via.
Rientrai dentro casa, cercando di capire il perché della sua azione così spontanea.
Non ricordavo niente riguardo la sera precedente, probabilmente avevo bevuto troppo con Matteo, ma del resto niente, solo il vuoto.
Mi sedetti sul divano, in preda di risposte, aspettando il dolce ritorno di Ale convinto che fosse tutto uno scherzo, uno stupido amaro scherzo.
Invece non fu così, passavano i secondi, minuti, ore, ma di lui nemmeno l'ombra.
Ormai avevo fumato più di un pacchetto di sigarette, non fumavo quasi mai solo quando l'agitazione prendesse il controllo del mio corpo.
Continuavo a mordicchiare le mie unghie finché presi il telefono ed iniziai a mandargli vari messaggi di scuse."Ale, per favore"
"possiamo parlare"
"ti prego"
Avrei fatto di tutto pur di riaverlo qui con me, al mio fianco anche per dargli un solo ed ultimo bacio.
Capii solo ora quanto in realtà tenessi a lui, quanto avevo sottovalutato tutti i suoi regali, complimenti, solo perché pensavo a divertirmi, a comportarmi come un coglione che non merita niente.
I sensi di colpa mi colpirono al cuore che pian piano accelerava il suo battito mentre camminavo per casa in cerca di distrarmi per non scoppiare in lacrime, ma non ci fu niente da fare, per la prima volta dopo tanto tempo mostrai il vero Marco, un coglione debole indifeso, che pensa solo a se stesso.
Mi sedetti sul letto mentre continuavo ad asciugare le mie lacrime bagnate sul viso, ma più continuavo a cercare di coprirle più aumentavano.
Stetti in quella posizione fino a che non sentii suonare al campanello, mi alzai di fretta pensando che fosse Alessandro.
Corsi verso la porta aprendola con un sorriso, ma quanto mi sbagliavo."Ciao Marco"
Era solamente Matteo.
Rimasi lì impalato a realizzare che non fosse la persona che più speravo con tutto il mio cuore in quel momento."ehy"
Feci spazio spostandomi verso l'interno in modo da farlo entrare in casa.
"Hai dei occhi terribili, ma che hai pianto?"
Disse divertito come se fosse tutto una presa in giro.
Ci sedemmo sul divano restando in silenzio."Ti sei divertito ieri?
Disse per spezzare quel silenzio tombale.
Lo guardai confuso ancora più di prima."Non mi dire che non ricordi niente"
Abbassai lo sguardo verso il pavimento, aveva ragione, ricordavo a malapena che avevamo passato del tempo insieme come facevo a ricordarmi altro?
Rialzai lo sguardo verso di lui pensieroso."cos'era successo?"
Ascoltai attentamente in modo da capire cosa intendesse Ale con quella frase prima di sparire dalla mia vista.
"Marco abbiamo scopato, non c'è nient'altro da aggiungere"
Lo guardai a bocca aperta, non poteva essere vero.
Io e Matteo eravamo solamente amici, tenevo molto a lui, era il mio migliore amico, ma il mio cuore non gli apparteneva, avevo in mente un'altra persona, che per colpa mia uscì dalla mia presa.
Fu allora che Matteo si avvicinò in cerca di un bacio, ma questa volta non cedetti dovevo comportarmi da uomo, non da ragazzino pronto a divertirsi o a farsela con tutti."Ma che cazzo ti prende oggi si può sapere?"
Restai lì fermo, con i pugni della mano chiusi.
"Prima mi scopi e poi ti comporti così? non ti capisco proprio."
Riabbassai lo sguardo verso il pavimento ma la rabbia si accaniva verso me stesso sapendo di esser in torto.
"Senti Mattè, ieri è stato solo uno sbaglio.."
"Dici così solo perché Alessandro se n'è andato vero?"
Gli avevo parlato molte volte di lui, glie ne parlavo spesso, è raro da parte mia avere un comportamento del genere, ma parlare di Alessandro mi veniva spontaneo senza nemmeno che me ne accorgessi.
"Prima ti fai un altro e poi piangi perché vuoi ritornare da lui quando il primo a sbagliare sei sempre tu Marco? Sei un egoista del cazzo"
Aveva ragione, pensavo solo a me stesso.
Non fui in grado di dire una parola che preso dalla pressione di quel momento scappai in bagno come un codardo.
Feci due respiri profondi per cercare di calmarmi, dopo poco presi il telefono per vedere se Ale avesse visto i miei messaggi, ma al posto di ciò, trovai una sua storia.
C'era lui, bellissimo come sempre, come non mai, con in mano un bicchiere in un aereo indirizzato chissà dove.
Sorrisi vedendolo solamente tramite il telefono, ma non era la stessa sensazione di quando era qui con me.
L'avrei aspettato ora dopo ora, giorno dopo giorno finché non sarebbe tornato tra le mie braccia.ore 3:00
Alla fine si sono fatte le 3 di notte sono andato a dormire, frustato come la merda fissando il vuoto davanti a me, vidi Matteo che si avvicinava verso la mia figura con i suoi vestiti ancora in mano mentre prese un grande respiro, pronto ad andarsene.
"Ciao Marco"
Non lo salutai, non ne avevo le forze, questo lo fece agitare maggiormente di quanto già lo fosse prima.
"E comunque se su 8 miliardi di persone non te ne va bene manco uno, forse sei te che non va bene, Marco"
Disse prima di scomparire dalla mia vista, uscendo finalmente da questa casa.
Setti a ponermi mille domande riguardo a ciò che avesse appena detto, capii che forse fosse vero, che avesse completamente ragione, che fossi in realtà io quello difettoso, non potevo trovare fuori quello che mi manca veramente dentro il cuore.Dovevo ritornare da Alessandro, dovevo cercarlo, riincorrerlo come lui ha sempre fatto con me.
Dovevo dirgli quanto lo amassi ancora, dovevo dimostrargli tutto ciò che non ho potuto in questi mesi di scomparsa.
Dovevo farlo per noi due.angolino
EHY
Questo capitolo forse non si capirà bene visto che l'ho scritto a tarda notte, ma spero che almeno un minimo si possa intendere il concetto che voglio trasmettere ma soprattutto il testo in se.
BACIONI
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Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.