*Alessandro*
ore 8:57
Non ero per niente una persona mattutina, ma quel giorno mi svegliai così presto che mi meravigliai persino di me stesso.
Guardai Marco dormire tra le mie braccia stringendomi leggermente con le sue grandi mani.
Gli accarezzai dolcemente i capelli mentre la sua testa era appoggiata sul mio petto nudo.Stetti a riflettere sulla notte passata precedentemente, su quanto quell'uomo potesse farmi cambiare idea da un momento all'altro senza che io potessi nemmeno accorgermene.
Forse quel gesto istintivo di strapparci i vestiti da dosso e passare una nottata a fare sesso senza neanche parlare di ciò che successe tra noi, non fu la scelta migliore, ma in quel momento a nessuno dei due importava, stavamo bene, senza pensare che il giorno dopo probabilmente ce ne saremo pentiti malamente.In effetti fino ad ora il nostro passatempo era solo scopare, e subito dopo il silenzio.
Certo avevamo sbagliando entrambi ma il podio aspettava a me che non riuscivo mai a mantenere una promessa rivolto anche solo a me stesso.
Anche solo quando cercavo di trovare la giusta via, per il mio bene, finivo per ricascarci come se ci fosse un grande fosso, un ostacolo che mi impediva di sorpassarlo, restando sempre fermo al solito punto.Gettai un sospiro sperando che prima o poi tutto ciò potesse risolversi nel miglior dei modi, il più presto possibile.
Cuore e cervello sicuramente in questa situazione non andavano d'accordo.
La mente continuava a dirmi che non potevo continuare in quel modo, in quello stato, la soluzione più giusta e semplice sarebbe stata trovare un'altra persona che mi rendesse libero, che mi tenesse lontano da tutto quello stress che mi stava provocando Marco.Il cuore invece teneva duro, non voleva distaccarsi da lui, ormai apparteneva alla mia vita, non potrei immaginare un giorno, un mese o persino un anno senza la persona che amavo.
Sarebbe stato molto più complicato liberarsi da tutti i ricordi che dalla persona stessa visto che tutte le attività, tutte le azioni, si sarebbero ricollegati subito a lui portandomi in uno stato di puro smarrimento, costringendomi a riavvicinarmi per la sua mancanza.Chi avrei dovuto ascoltare non lo so, per adesso avrei pensato a passare queste ultime ore in questa meravigliosa città prima del mio ritorno a Milano.
Allungai il braccio afferrando il telefono sul comodino aprendo la chat con Geolier.
"Emanuè buongiorno oggi passeggiata?"
Posai il telefono sul letto ma una notifica mi portò a riprenderlo tra le mie mani.
"Certo Alessà, come mai già sveglio?"
"Oggi un po' così non lo so nemmeno io, se vuoi passa da me tra qualche minuto così andiamo a fare colazione"
"👍🏻"
Guardai un'ultima volta il volto di Marco prima di staccarmi dalla sua presa iniziando a darmi una sistemata.
ore 9:35
"ALESSÀ SCINNI"
Sentii Geolier urlare da sotto il palazzo nonostante fossero ancora le nove del mattino.
"shhh sto arrivando"
Risposi sussurrando per non disturbare il sonno di Marco, ma si svegliò ugualmente stringendosi le mani sugli occhi strofinandoseli.
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Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.