*Marco*
Dopo un paio d'ore, tornai finalmente a casa.
Tenevo in mano un mazzo di rose, pronto a regalarle ad Alex.
Aprii silenziosamente la porta in vena di fare uno scherzetto al mio ragazzo.
Sistemai in cappotto sull'attaccappa panni, mi tolsi le scarpe e le posai all'ingresso senza provocare alcun rumore.
Controllai in cucina, ma non c'era alcuna traccia della sua presenza, ne lì, ne da nessun'altra parte.
Mancava solo la camera da letto, forse stava dormendo?
Non volevo affatto svegliarlo, avrei solamente aperto la porta, lasciato i fiori e poi sparire per andare da Alessandro.
Aprii silenziosamente la porta.m: "amore.."
Sussurrai ancora prima di guardare lì dentro.
Fu un grande se non grandissimo sbaglio.
Una scena orribile per i miei occhi che subito dopo iniziarono a riempire il mio volto da lacrime.a: A..AMORE NON È COME SEMBRA
Mi voltai di spalle, un po' per l'imbarazzo di piangere davanti a qualcuno, sia per lo schifo che provavo in quel momento nei suoi confronti.
m: "tra noi è finita."
a: amore..
m: non voglio più vederti.
Alex non provò nemmeno a spiegare la situazione, in effetti non c'era niente da spiegare, mi ha tradito.
Si tradisce per scelta propria, il resto è tutto una scusa.
Presero i loro vestiti ed uscirono da casa mia.
Mi rivoltai gettando un forte sospiro mentre scendevano ancora amare lacrime che percorrevano il mio viso."vaffanculo"
Gettai fuori dal balcone le rose preso dall'ira spezzandole completamente.
Mi sedetti sul letto, non credevo ancora ai miei occhi.
Quel ragazzo così dolce e tranquillo, di cui mi innamorai a prima vista, si rivelò tutto ciò che non mi aspettavo.
Presi il telefono nel vedere una nuova notifica."Marco, dove sei? ti sto aspettandooo"
Cazzo, me ne ero completamente dimenticato di Alessandro.
"Si scusami sto arrivando"
Mi alzai asciugandomi le lacrime.
Dovevo ritrovare un equilibrio, non potevo presentarmi davanti Alessandro in quel modo.
Mi sistemai per bene, almeno per non sembrare un scappato di casa, sta volta decisi di camminare fino al mare a piedi, senza macchina.
Dovevo distrarmi, infondo fa anche bene camminare no?ore 23:45
Finalmente arrivai, potevo intravedere Alessandro seduto sulla spiaggia con sguardo perso verso il mare.
Andai da lui silenziosamente e sedermi di fianco."Ciao"
Sorrisi dolcemente.Alessandro si girò verso di me con aria sorpresa.
"Pensavo non saresti più venuto"
Si fiondò stringendomi in un forte abbraccio.
"Scusami ho avuto da fare.."
Alzò la testa verso di me.
"Marco ti conosco fin troppo bene lo sai vero?"
A quelle parole sospirai, era fin troppo vero, non potevo nascondergli niente.
Insomma siamo amici, mi avrebbe potuto aiutare, ma non volevo immischiare pure lui in questa faccenda.
Non dovevo coinvolgerlo, tenevo veramente a lui.
Avrei risolto da solo."Non voglio pensarci, magari te lo racconto un'altra volta"
Scese una lacrima sul mio volto, ma venne asciugata immediatamente dal pollice di Alessandro.
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Ci risiamo
Romance(seconda storia) Passarono lunghissimi mesi da quando Marco lasciò Mahmood per lavoro. Pensano di essersi ormai persi, ma una speranza in loro resta ancora viva. Forse quel giorno, fu vero e proprio destino.