nonostante tutto siamo ancora qui

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*Marco*

14/06/2024
ore 14:47

"Come stai?"

La mia voce era tremolante, al solo pensiero di risentire la maledetta voce di quella persona dopo esser passati vari mesi dall'ultimo incontro mi faceva venire i brividi.

"Tutto bene, tu?"

"Anch'io piuttosto bene"

Non affrettò presto a spuntare un sorriso sul mio volto dalla felicità, forse perché non ci sentivamo da tempo, o forse perché mi mancava nonostante tutto.

"Con chi parli?"

Sbucò dalla porta Alessandro mentre origliava la conversione.
Misi velocemente il muto sul telefono, affrettandomi di alzare la testa verso di lui.

"Con un mio vecchio amico"

"Salutamelo allora"

Mi lanciò un bacio con la mano mentre si indirizzava verso la cucina.
Ripremetti il tasto che fino a poco fa avevo appena cliccato.

"Marcooo"

Lasciai fuggire una dolce risata.

"Scusami, era entrato Alessandro in camera"

"Quindi vivete insieme ora?"

Il tono della sua voce cambiò drasticamente, non era più la stessa di qualche secondo fa, era diversa, più seria o quasi delusa, non lo riuscii a percepire.

"viene ogni tanto da me, ma niente di che sai"

Non stavamo insieme, insomma, passavamo il tempo in compagnia, ma nessuno dei due si era ancora dichiarato all'altro.
Non era niente di serio.

"Come vuoi tu.
Comunque non so se ti hanno avvisato, ma dovremmo fare una canzone insieme ed oggi verrò a Milano quindi che ne dici se ci vediamo, ne è passato di tempo dall'ultima volta"

Mi alzai dal letto tenendo sulla spalla il telefono.

"Si, mi avevano accennato qualcosa ma niente di sicuro, d'altro campo, si, certo perché no, è una bella idea riverderci"

"perfetto, ti farò sapere quando avrò tempo libero"

Roteai gli occhi alla sua risposta, non era cambiato di una virgola.

"Puoi anche non fare quella faccia Marco"

Presi in mano un foglio di carta ed iniziai a strapparlo lentamente.

"Mi conosci fin troppo bene ormai vero?"

"Anche fin troppo"

Mi sedetti sulla sedia mentre continuavamo la nostra conversazione.
Eravamo i soliti, non cambiò niente del nostro rapporto, nonostante tutto, nonostante i nostri sbagli eravamo ancora lì a supportarci, a parlare come se niente fosse mai successo, come se fossimo ancora l'uno per l'altro, vicini come prima.

"Scusami devo staccare sennò il mio manager mi potrebbe ammazzare"

"muoviti sennò veramente succede"

Chiudemmo la chiamata con la risata di entrambi.
Mi sentivo in un certo senso più libero, come se mi fossi svincolato da alcuni problemi, da pensieri che non velano lasciarmi stare.
Tutte le domande che avessi in mente, che mi perseguitavano notte e giorno, andarono perse, frantumate al solo pensiero che stesse bene.
Mi importava solo quello.

Andai in cucina, bevendo un goccio d'acqua.

"Marco, ho un'importante notizia da darti"

Guardai Ale alzando un sopracciglio pronto alla sua affermazione.

Ci risiamoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora