TU ED IO

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Noah mi posa dolcemente sul letto ed io lo osservo timidamente mentre resta seduto accanto a me e mi guarda negli occhi giusto quell’attimo, per poi ritornare sulle mie labbra.
Si stacca improvvisamente da quel bacio, mettendosi a carponi sopra di me. Il suo sguardo penetrante e pieno di desiderio lo rende così maledettamente bello e ciò mi fa sentire un po’ in imbarazzo. Non dice una parola, mi guarda e basta.

Lentamente, lascia scivolare la mano esternamente sopra al mio accappatoio e quel modo leggero di sfiorarmi, mi accende gli ennesimi brividi, che diventano più intensi quando avverto l’allentarsi della cintura. Poi si ferma, senza slacciarlo del tutto, rimanendo a cavalcioni su di me e mi lascia così, stupida ed esitante.
Mi domando se c’è qualcosa che non va, allora decido di sollevarmi un po’ con i gomiti, sempre mantenendo il suo sguardo, anche se sono consapevole che il mio sta riflettendo un po’ di timore. Voglio chiedergli che cosa sta succedendo, perché si è bloccato in questo modo. Forse ha intuito qualcosa e quindi, preferisce lasciar perdere? Ma mi precede, << Te la senti?>> mi sussurra affettuosamente.

Lascio passare qualche interminabile secondo prima di potergli dare una risposta, perché ho il dannato vizio di pensare troppo, non sono capace né di cogliere l’attimo ne di essere impulsiva. Ma questa atmosfera è perfetta, Noah è perfetto e alla fine tutto quell’astio che provavo per lui si è trasformato in qualcos’altro di più profondo e forse, è stato proprio a causa di quel sentimento negativo, che mi ha aiutato ad aprire gli occhi su chi ho sempre voluto per davvero.
Ed ora sono qui, proprio insieme a lui, in questa notte che può diventare unica ed insostituibile e che la ricorderò per sempre. Ma, sono pronta per davvero? Sento che è un si, che lo voglio veramente.

Finalmente, annuisco e lui mi sorride. Quanto mi fa impazzire quando mi sorride così. È questo il Noah che vorrei sempre vedere.
Torna a baciarmi con più veemenza, mordicchiandomi anche un po’ il collo e ciò mi fa fare un gridolino divertito per via del solletico, così non la smette. Gli piace scherzare così e vedere che è lui l’unico colpevole della mia risata. Si tira un po’ su, levandosi la maglietta. Rimango incantata dal quel corpo bellissimo che ora ho proprio davanti ai miei occhi. Il desiderio per lui aumenta a dismisura, come la voglia di sfiorargli quei pettorali non troppo accentuati ma perfetti su di lui. Avanzo un po’, tentennando con una mano ma, mentre sto per accennare al gesto, mi afferra bruscamente il polso, ributtandomi pesantemente giù, per poi afferrarmi anche l’altro polso ancora libero. Mi blocca i polsi sopra la testa con una sola mano e mi spaventa un po’ lo sguardo che mi lancia, è come se fosse un avvertimento. Forse non vuole essere toccato… ma è solo una mia sensazione.

Si lancia di nuovo su di me, stavolta baciandomi con una passione tale quasi da volermi staccare le labbra, così chiudo gli occhi, cercando di lasciarmi un po’ andare. Vorrei tanto toccarlo ma me lo sta impedendo e di certo, la sua forte presa non aiuta a rendermi libere le mani. È soddisfatto di avermi bloccata, perché non posso fare nulla. Con l’altra mano, quella che tiene libera, inizia ad aprirmi lentamente l’accappatoio, toccandomi con tanta delicatezza la pelle, ormai diventata un brivido unico ed ansimo ad ogni suo tocco premuroso.
Mi guarda rapito il corpo ormai completamente svestito, eccetto che per le braccia, mordicchiandosi il labbro inferiore. <<Sei così bella…>> mi sussurra con desiderio, mentre sospiro pesantemente e muoio dalla voglia che ho di lui.
Mi sembra di volare ora e tutto questo appare così surreale. Noah ed io? Neanche nei sogni lo avrei mai immaginato. Ma taccio, il suo vedermi così bella non ha bisogno di una risposta. Noah si avventa sul mio collo, baciandomelo con foga e scende giù, prendendomi i seni con la mano libera e soffermandosi un po’ di più. Mi bacia con delicatezza e mi agito. Ora più che mai vorrei toccarlo e sentire la sua pelle sotto le mie dita. Tento di ribellarmi alla sua presa e, finalmente, ci riesco ma per poco, non ho neanche il tempo di tirare su una mano, che riesce di nuovo a bloccarmi.
Non smette di baciarmi il corpo, allora non faccio più resistenza, accettandone la condizione. Quando arriva all’ombelico, scoppio a ridere. La sua lingua mi provoca un solletico allucinante che è impossibile non mettersi a ridere. Vorrei urlargli di smetterla ma non ce la faccio, non sono in grado neanche di parlare, in fondo è un solletico piacevole che ti fa implorare di non fermarti. Così, continua come se niente fosse anzi, penso che lo faccia apposta a torturarmi così.
Ritorna sul mio viso, baciandomi ogni angolo, anche gli occhi. Ho il cuore che vorrebbe scoppiare in questo momento, perché tutto sta per accadere e dentro ne sono terrorizzata, ma continuo a ripetermi “sei solo tu ciò che voglio”.

Noah è in un silenzio tombale e mi guarda con batticuore, l’unico suono che si sente è solo il suo respiro ed il mio. Sembra che stiamo provando le stesse emozioni adesso, perché è come sentirsi in bilico tra la paura di farci del male e il desiderio di abbandonarci l’uno all’altra. Lascia i miei polsi e ciò mi aiuta a prendere un po’ di respiro, ma basta una sua occhiata per farmi capire che non devo muovermi. Enon mi muovo, resto con le braccia sospese sopra la mia testa. Si slaccia i pantaloni liberandosene con frenesia e, per un attimo, distolgo lo sguardo dal suo corpo, perché tutto questo mi agita e un po’ mi intimidisce. Ma quando si adagia su di me, allora lo osservo palpitante ed avvampo al pensiero di quanto sia perfetto. Il suo corpo caldo e pesante mi fa sentire al sicuro e l’imbarazzo che avevo fino a poco prima, è sparito improvvisamente. Noah non smette di baciarmi il viso e la bocca, poi però mi guarda pensieroso, <<Sarah, se non te la senti…>>
Non lo faccio finire, sembra più spaventato di me e ciò lo trovo strano, ma tutta questa sua premura mi fa sentire bene. Lui mi fa sentire bene, come mi fa sentire bene essere protetta dal suo corpo. Gli sorrido e scuoto il capo.
<<Noah, sei tutto ciò che voglio…>> gli mormoro dolcemente. Ricambia il mio sorriso e alla fine, tutto ciò che avevo da mesi sognato, si avvera; essere l’uno parte dell’altra.
Mi solleva le gambe, prendendomi sia con la dolcezza che con la forza. Le sue mani si aggrappano alla mia pelle con enorme intensità da lasciarmi quasi senza fiato ma, con un po’ di trepidazione, finalmente, scelgo di abbandonarmi totalmente a lui e, per la prima volta nella mia vita, essere solamente e completamente sua.

Sento Noah muoversi delicatamente sopra di me ed è una di quelle sensazioni difficili da spiegare a parole.
Tocca ogni parte di me, senza smettere di baciarmi e poi mi sorride.
<<Sei mia...>> mi sussurra affannato. Ricambio con avidità i suoi baci e chiudo gli occhi, accogliendolo ancora di più ed inizio a riceverlo con più ardore, mentre si aggrappa alle mie mani, intrecciando le sue dita con le mie.
Ora mi sento piena di lui e non lo voglio più lasciare andare.
Noah casca stanco sul mio corpo ancora caldo di noi e mi tiene stretta a sé. Sento i nostri cuori battere velocemente all’unisono, anch’essi stanchi ma felici.
Le mie mani sono libere e finalmente, posso toccarlo senza che lui ne sia contrariato. Mentre gli accarezzo con dolcezza i capelli e lo guardo di nascosto, un pensiero passa fulmineo nella mia testa e lo esterno involontariamente. <<Ti amo, Noah…>> mormoro palpitante quasi tra me e me, ma lui riesce comunque a sentirmi e mi guarda dolcemente, accarezzandomi la testa ed i capelli. Forse, nota un leggero timore nel mio sguardo, allora torna a sorridermi ancora, dandomi un leggero bacio sulle labbra per poi scostare subito il viso.
<<Ti aspettavo da troppo tempo. Ti amo dal primo giorno, Sarah.>> sussurra al mio orecchio.

INSIDE OF MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora