Dentro ai suoi occhi c’è una tempesta. Nei miei, soltanto il vuoto.
«Sì, è un addio.» continuo a ripetermi.
Non ha nemmeno bisogno di dirlo. Mi basta guardarlo. È un addio. È davvero finita tra noi.
«Ti amerò per sempre, Sarah…» mormora. Il suo viso è ormai bagnato di lacrime.
«Ti prego, non dire più nulla…» gli rispondo a bassa voce.Mi sento vacillare nel nulla più assoluto. Non percepisco più nessuna emozione. Non riesco a piangere, anche se vorrei farlo, e non mi sembra vero che lo stia perdendo.
Devo solo ringraziare me stessa, per tutto quanto.«Vattene, per favore…» sussurro, distogliendo lo sguardo da quegli occhi maledetti che mi stanno uccidendo.
«Ma… Sarah… mi… mi dispiace.» balbetta. È spaventato. Come me, d’altronde. E preoccupato.
Forse non vuole davvero andarsene, ma la sua presenza qui sta diventando insostenibile.
«Ti ho detto vattene, Josh. Per favore… non ti voglio più vedere.» gli dico freddamente.
Ma non perché lo voglia davvero. Lo faccio per lui, per non vederlo soffrire ancora.
«Come vuoi…» mormora, deluso, alzandosi dal divano.Continuo a non volerlo guardare. Scoppierei a piangere. Voglio mostrarmi forte, almeno davanti a lui.
Ma mentre inizia a incamminarsi verso l’uscita, i suoi passi si interrompono quasi subito.
«Prima che me ne vada e sparisca definitivamente dalla tua vita, devi sapere che, comunque, avrei lottato per noi.»A quel punto, sento il bisogno di alzare lo sguardo e guardarlo.
Non riesco più a trattenermi, e lascio andare le lacrime che tenevo dentro con tutta la forza della volontà.«So che questo bambino vuoi tenerlo, e sarebbe da egoisti chiederti di no, o metterti di fronte a una scelta.» sospira.
«Avevo solo bisogno di tempo per pensarci, per capire cosa fosse meglio per entrambi. Sarei tornato da te, perché ti amo. E anche se questo bambino è di colui che più disprezzo al mondo, avrei fatto di tutto per te. Forse, col tempo, sarei riuscito persino ad amarlo. Ma sei tu che mi stai mandando via, Sarah.»
Resto ammutolita. Sto facendo un altro errore. Lo sto allontanando contro la sua volontà, ma anche se provassi a fermarlo, so che ormai non ci riuscirei.
Josh sospira pesantemente, guardandomi con cruccio.
«Dovresti dirglielo… a Noah, intendo. Non sono io quello che vuoi davvero nella tua vita. È Noah. È sempre stato lui.» conclude, con amarezza.Lo guardo, perplessa. Mi sembra di boccheggiare. Mi sento piena di vergogna, come se mi avesse appena messo a nudo il cuore.
Non voglio ascoltare le sue parole: Noah, l’amore, il passato. Non è così. Io amo Josh. Ma allora perché quella frase mi ha così profondamente turbata?
Noah ha avuto un’importanza enorme nella mia vita, ma non lo amo più. O forse mi sono solo auto-convinta di questo.
Sono confusa.«Ma… Josh… non è così, lo sai…» balbetto, confusamente.
«No, non so più nulla, Sarah. Mi dispiace, davvero mi dispiace per tutto. Ma così non posso andare avanti.» risponde, rassegnato.
«Lo sappiamo entrambi che non avrebbe funzionato. Finché ci sarà Noah nel tuo cuore, non ci sarà mai spazio per me.» aggiunge con dolcezza.
Non voglio dargli ragione. Ma se scavo a fondo, dentro di me, forse... forse ce l’ha.
Josh se ne va. E io non ho nemmeno la forza di alzarmi e andare a riprendermelo.
Mi sta lasciando libera, anche se non è ciò che vuole davvero. Sta soffrendo, eppure lo fa.
Mi sta lasciando libera di scegliere, pur sapendo che, una volta chiusa quella porta, non tornerà più indietro. Niente sarà più come prima.Nei suoi occhi vedo malinconia e coraggio: il coraggio di chi prende una decisione dolorosa, non per sé stesso, ma per l’altro.
Mi sta lanciando tra le braccia del suo peggiore nemico: suo fratello. L’unico che il mio cuore, fin dall’inizio, ha scelto e non ha mai voluto dimenticare.
Se ne va, alla fine. Sbattendo la porta dietro di sé, senza salutarci, senza un vero addio.
«Josh…» mormoro tra me e me, non appena sparisce. E scoppio a piangere.
È tutta colpa mia. Avrei dovuto fermarlo, corrergli dietro, dirgli che è lui la persona più importante della mia vita, non Noah. Ma non l’ho fatto.
Sono rimasta seduta, immobile e muta, ad aspettare che se ne andasse.Che cosa ho fatto… Ho distrutto l’unica possibilità di essere felice, di stare con un ragazzo che mi avrebbe amata con tutto sé stesso.
Perché sì, Josh ha fatto tutto questo solo perché mi ama davvero.
E io? L’ho mandato via. L’ho ferito, mostrandomi indifferente. Perché non sono stata capace di amarlo come meritava.Mi stringo in me stessa, portando le ginocchia al petto. Qualsiasi cosa io faccia adesso, sembra sbagliata.
Guardo il cellulare sul tavolino. E, consapevole che sto per commettere un altro errore, lo prendo.Titubo. Faccio scorrere la rubrica, cercando il suo nome.
Le mani mi tremano ancora, mentre leggo e rileggo quel contatto. Ho paura. Non so se chiamarlo o lasciar perdere. Ho paura che non risponderà.
Pigio sulla cornetta e porto il cellulare all’orecchio, il cuore in gola.Due squilli. Ho già voglia di riagganciare. Ma è tardi.
Dall’altra parte, sento la sua voce. E il cuore mi esplode nel petto per quanto mi è mancata.«Sarah…» risponde subito. La sua voce è sorpresa.
Resto in silenzio. Non riesco a parlargli. È come se avessi perso la lingua.
Ogni volta è così con lui. Ma stavolta è peggio. Non saprei nemmeno da dove cominciare.L’attesa si allunga, finché non è lui a spezzarla.
«Sarah… ci sei?» mi chiede, preoccupato.Ancora silenzio. Non ce la faccio. Ma devo. Ora non posso più tirarmi indietro.
«Noah…» mormoro, con angoscia.Ora è lui a restare in silenzio, ma solo per un attimo.
«Stai bene?» chiede.
«No… non sto bene, Noah…» sussurro.
La mia voce è appena udibile, soffocata dal nodo alla gola.«Vediamoci al mio appartamento di emergenza. Alle nove, questa sera.» mi dice, pensieroso.
«Ok, sarò puntuale. A stasera, Noah.»L’attesa riprende. Nessuno dei due vuole chiudere la chiamata.
Lo sento respirare forte. Immagino che anche lui sia scosso.Toccherebbe a me chiudere, ma mi anticipa.
«Sarah?»
«Sì, dimmi.» rispondo incerta.
«Mi sei mancata.»Non gli rispondo. Quelle tre parole hanno fatto crollare tutto. Mi sento ancora più in colpa. Per lui. Per Josh.
È come se fossi di nuovo nel limbo.Resto in silenzio, trattengo il respiro, mando giù il magone.
«A stasera, Noah.» gli dico quasi singhiozzando. E chiudo, senza aspettare risposta.Lancio il telefono in un angolo del divano, rannicchiandomi di nuovo su me stessa.
Guardo nel vuoto, pensando solo una cosa. Forse Josh aveva ragione su tutto.
Senza volerlo ammettere a me stessa. Forse, alla fine, Noah è sempre stato dentro di me.

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INSIDE OF ME
ChickLit✨Il primo libro che apre la trilogia "Inside Of Me"✨ Two loves, a fate, one choice 💞 Prima di "Inside Of You - Far away" e "Forever Us" 🦋 Tutto ha inizio da qui. Trama Sarah Rodgerson è una ragazza semplice e molto insicura di 24 anni, trasferita...