DUE STRADE, UNA SOLA SCELTA

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Per l’intera settimana, Josh ed io ci siamo visti tutti i giorni, anche al di fuori delle notti al locale, stando sempre bene insieme. Non ci siamo mai separati e non abbiamo litigato nemmeno una volta. Credo che questo sia il miracolo che stavo da tanto aspettando, quello di essere finalmente felice. Non potrei chiedere di meglio.

Oggi è lunedì, e per la prima volta, purtroppo, non siamo insieme.
Josh si è svegliato molto presto questa mattina, “aveva faccende da sbrigare” così mi ha riferito. Sembrava essere molto serio, quindi presumo che fossero cose importanti. Magari cose riguardanti il locale.
Non gli ho fatto domande comunque, e lui non mi ha accennato a nient’altro. Però, mi fido di lui e quindi so di poter stare tranquilla. Lui sa quello che fa.
In ogni caso, mi ha rassicurato che ci saremmo rivisti in serata e che mi avrebbe portata a cena fuori, aggiungendo di farmi bella solo per lui. Quindi, avrò tutta la giornata a disposizione per non fare assolutamente nulla. Beh, assolutamente nulla non direi proprio… forse, sarebbe il caso di iniziare a guardarmi un po’ in giro e a cercarmi un nuovo lavoro.
Potrei essere fortunata se, per prima cosa, ne trovassi uno buono stavolta e poi, se trovassi un un posto simile a quello che occupavo alla Stumphone.
Mi viene un’idea; accendere subito il laptop e darsi da fare!

Avvio il mio povero vecchio laptop, ormai lasciato a fare la muffa. Incrocio le dita che possa ancora riprendere a funzionare.
Purtroppo, a causa di forze maggiori, l’avevo lasciato morire spento per terra e in un angolo buio della casa.
Ma credo proprio che oggi sia il mio giorno fortunato! Davanti agli occhi mi appare uno schermo vivo e bello pimpante.
Entro nella schermata principale di Google, iniziando a digitare qualsiasi parola chiave possibile che possa essermi utile nella ricerca. Per il momento però, non riesco a trovare nulla di interessante e ciò un po’ mi turba. È molto strano, in fondo siamo a New York!
Quasi quasi, rimpiango di non fare più parte di quella azienda… ma non devo mollare, prima o poi troverò qualcosa. E, se per sfortuna, le mie ricerche non dovessero andare a buon fine, potrei sempre chiedere a Josh questa sera. Non credo che mi dirà di no o si rifiuterà di aiutarmi.

Proseguo concentrata al massimo nella mia ardua impresa, sgranocchiando un biscotto al cioccolato di tanto in tanto. Stranamente, stamattina ho una fame un po’ particolare, forse più fame del solito e tanta voglia di biscotti al cioccolato. Quindi, oggi sono doppiamente fortunata, perché ho tutto comodamente a portata di mano.
Però, sento che c’è qualcosa che non va… non mi sento molto in forma e ho lo stomaco un po’ sottosopra.
I biscotti che stavo mangiando volentieri iniziano a darmi un po’ fastidio. Spero di non aver beccato qualche virus intestinale e così, annullare la bellissima serata con Josh. Ci resterei malissimo! Ma non devo pensare al peggio. Probabilmente, senza rendermene conto, ne ho divorati troppi ed uno dietro l’altro, procurandomi così, un po’ di mal di stomaco.

Ma non riesco a stare ferma un secondo di più, credo che da un momento all’altro dovrò correre in bagno…
Sposto alla svelta ed il più lontano da me i biscotti, buttando la confezione dall’altra parte del tavolo, perché solamente sentire il loro odore, mi causa una nausea abbastanza forte.
Inizio col prendere grossi e profondi respiri, cercando di alleviare un po’ questa sensazione sgradevole. Aiuta leggermente ma non del tutto, perché devo comunque correre al bagno se non voglio combinare uno schifo proprio qua, al centro del salottino.

Scappo alla svelta in bagno, giusto per tempo. Bastava solo quel secondo di più e avrei rigettato tutto al di fuori del water. Inizio a preoccuparmi, non mi era mai capitata una cosa del genere. Mi sento così intontita da volermi buttare nel letto e rimettermi a dormire però, lo stomaco non perdona; rigetto l’anima, di nuovo.

Confusa e un po’ disorientata, mi dirigo verso la piccola cucina. Più precisamente, verso il calendario appeso alla parete.
Un forte dubbio inizia ad insinuarsi nel mio cervello, anche se sono convinta che sia totalmente folle quello che sto pensando in questo istante.
Ma, inconsciamente, so che devo assolutamente andare a controllare delle date ben precise.

INSIDE OF MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora