Ho sempre immaginato che l'amore fosse qualcosa di magico e misterioso; qualcosa di speciale come raccontano i libri; qualcosa di così vero da risvegliarti da sonno profondo come nelle favole che ci raccontano fin da bambini. Senza mai rendermi conto che in verità tutto ciò non può essere che molto lontano dalla realtà di tutti i giorni.
L'amore non è rose e fiori, non è sincero e nemmeno magico. È realtà e sappiamo tutti che la realtà è ben diversa da quella dei libri.
Ma proprio per questo è bello leggere un libro. Immergersi in un mondo diverso, irreale; immaginando di essere la protagonista e di trovare l'amore della tua vita. Già, è proprio bello sognare... Ma ogni sogno, come una storia o un film, ha la sua fine. E noi spettatori e lettori rimaniamo lì a leggere quegli stupidì titoli di coda o i ringraziamenti nelle ultime pagine sperando in un'ultima scena prima di alzarci e andarcene o chiudere il libro per ritornare alla nostra realtà.Essere una lettrice certe volte è la cosa migliore del mondo. Sembra quasi irreale come un libro possa diventare l'ancora di salvezza nella giornata più nera di tutte, come possa diventare un confort nel quale immergersi e staccare da tutto. Altre volte però diventa così facile immergersi tra quelle pagine che spesso tornare alla realtà sembra quasi ancora più difficile, un po' alla Madame Bovary per intenderci. Ci sentiamo così rapiti dalle parole di un'autrice o un autore che non iniziamo a desiderare altro che diventare anche noi parte della storia. E finito il libro? Finito il libro rimaniamo lì e rimuginiamo su tutte le scene, sulle scelte dei personaggi, sull'andamento della storia, su ogni dettaglio che ci ha colpito. E siamo sinceri: finire un libro che ci è veramente piaciuto significa lasciare con lui una parte del nostro cuore.
Ho scoperto il piacere della lettura quando ero più piccola. Mi ricordo ancora in giorno in cui vagando per casa trovai sullo scaffale in corridoio una primissima edizione di un libro mal concio e davvero in pessime condizioni dal titolo in francese che diceva "Le Petit Prince", "Il Piccolo Principe". Ancora oggi non saprei dirvi il perché di quel libro fosse lì visto che in casa mia nessuno parla francese ma la mia curiosità mi spinse a convincere i miei a comprare l'edizione in italiano. Siamo onesti, quel libro ha un significato davvero intenso che una bambina piccola come lo ero io all'epoca non poteva assolutamente capire. Ma ora si. Avrò letto quel libro almeno cinque volte da quel giorno e ogni volta rimane sempre come se fosse la prima.
E sapete tutt'ora oggi cosa mi colpisce? L'ostinazione del piccolo principe di tornare dalla sua rosa.Una frase in particolare, tratta dal film però va la lascio qui: "La cosa triste era che essi si amavano l'un l'altra ma erano troppo giovani per sapere come amare. In preda ai suoi dubbi, lui fuggi via. All'epoca non sapeva dove andare, ma lasciarla era il primo passo di un viaggio per tornare da lei".
Di sicuro adesso vi starete chiedendo perché vi sto dicendo tutte queste cose. Un motivo particolare non c'è.
Ho deciso di scrivere questa storia, raccontando la storia di due amanti che si sono persi a causa della vita, che hanno combattuto contro i pregiudizi e contro le loro paure, soprattutto le paure della nostra ragazza, che ogni giorno ha combattuto con le sue insicurezze.
Perché certe volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che sappia leggerci dentro, di qualcuno che ci ami veramente.E per questo, caro lettore capitato a leggere questa storia, vorrei dirti solo una cosa. Amare non significa trovare la persona con cui condividere il resto della propria vita. Non significa alzarsi la mattina, darsi un bacio e iniziare la giornata o uscire a cena qualche volta. Amare significa essere felici, liberi, completi. Svegliarsi la mattina e sorridere, tenersi per mano, confidarsi e tutto ciò che ne deriva.
Caro lettore, innamorati di una persona che ti faccia sentire unico, non di qualcuno che ti faccia sentire sola, ma la sola. La sola persona in grado di riempire le sue giornate con un sorriso o con uno sguardo rassicurante, che non si tiri indietro al primo ostacolo. Innamorati di una persona che si ricordi il tuo colore preferito o come prendi il caffè, di una persona che sta attenta ai dettagli e, con quelle piccole cose, ti renda felice.Per questo amo questo genere di romanzi che anche voi amate se avete tra la mano queste parole.
Perché, in fin dei conti, saròsempre la ragazza che non può fare a meno di perdersi tra le pagine di unromanzo d'amore per trovare la sua libertà e quella bambina che spererà sempreche alla fine della storia il Piccolo Principe abbia trovato finalmente lastrada per tornare dalla sua rosa nella sua casa tra le stelle.
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Quello che non ti ho mai detto
ChickLit"Maybe you weren't the one for me, But deep down I wanted you to be". Madison Hill è cresciuta a Stevenage, una cittadina dell'Inghilterra non molto distante da Londra. Ha appena terminato gli studi di ingegneria meccanica ad una delle migliori un...