Capitolo 44

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«Vuoi continuare a fissarmi ancora per molto?»

«Direi proprio di si». Alzai gli occhi al cielo sorridendo. Terminai il mio trucco e mi spostai nella cabina armadio, cercando l'abito che avrei indossato per la serata.

«Sei sicura di volerci andare?» mi chiese Arthur. No, non lo ero per niente. Ma dovevo farlo. Non gli risposi perché sapeva anche lui quale era la risposta. «Ricordati, parla con Charles e lascia che sia lui e fare tutto. Promettimi che qualsiasi cosa non vada secondo i piani di chiamarmi».

Dovevo parlare assolutamente con Charlie e raccontargli tutto. Per tutto il tempo ero sempre stata spaventata che anche solo raccontando un parte di ciò che era successo, i miei avrebbero perso il lavoro. Ma non aveva mai capito che se avessi raccontato tutto a Charles forse Archie non avrebbe fatto niente contro lui. Nonostante lo avesse minacciato, sapevo che Archie voleva bene a mio fratello e lui doveva sapere la verità sul suo migliore amico. Ma nel caso in cui le cose non fossero andate secondo i piani non mi sarei mai perdonata il fatto che mio fratello perdesse il posto nel suo studio legale, ora che la sua vita aveva trovato una piega giusta.

«Promesso». Presi il vestito e tornai in camera con solo l'intimo addosso. Il mio corpo cominciò a scaldarsi sotto lo sguardo del mio ragazzo, che non cercava neanche di nascondere tutte le fantasie che si stavano proiettando nella sua testa.

«Non mi stancherò mai di vederti arrossire ogni volta che ti guardo». Guardai il ragazzo, steso sul mio letto come un braccio flesso dietro la testa e gli sorrisi. Dopo il nostro rientro da Monte Carlo, le cose tra di noi avevano preso una piega interessante e di sicuro vietata ai minori. Stare con Arthur mi aveva dato una certa sicurezza, mi aveva fatto sentire bella, desiderata, amata.«Aspetta a metterti quel vestito». Lo guardai con aria interrogativa. «Voglio fissare questa immagine nella mia testa in modo che avrò qualcosa da immaginare mentre darò un piccolo sollievo al mio amichetto qua sotto». Arrossii ancora di più e gli tirai un cuscino addosso.

«Almeno che non sia tu quella che lo vuole aiutare». Si alzò dal letto e cominciò a creare una scia di baci che partiva dal mio collo, proseguiva sulla mia spina dorsale e terminò con un morso sul culo. Per quanto inaspettato che fu, mi piacque da morire.

Indossai velocemente l'abito scelto per la serata, ovvero un abito verde di seta lungo fino a metà coscia con la schiena coperta, ornai il corpo con un paio di orecchini. Il mio sguardo fu attratto dall'anello con le iniziali AR. Fin dal momento in cui Arth me lo aveva dato non lo avevo mai tolto. Era come avere una parte di lui sempre con me.

«Cazzo, sei stupenda Mad». Sorrisi al mio ragazzo e mi girai per dargli un bacio. «Però non mi sento per niente a mio agio a sapere che passerai la serata con quel coglione». Lo sapevo che Arthur non condivideva per niente la mia scelta di andare al gala di beneficenza della famiglia Nolan e soprattutto sapere che sarei dovuta essere l'accompagnatrice di Archie per la serata. «Cosa devo fare per convincerti a non andare?». Non c'era niente che avrebbe potuto fare. Avrei voluto veramente che ci fosse anche lui quella sera, ma sapevo che le cose non sarebbero per niente andate a finire bene. Erano stati tanti i momenti dove il ricordo di Archie e le sue mani sul mio corpo avevano invaso i miei pensieri e ogni volta avevo cercato di convincere Arthur a non andare a casa Nolan e spaccare la faccia a quella testa di cazzo. «Sei ancora in tempo per darmi il via libera per rompergli il naso». Sorrisi a quel commento. Adoravo il fatto che fosse pronto a proteggermi.

«Ti amo, stupido»

«Dirmi "ti amo" non mi farà cambiare idea su questa grande cazzata che stai per fare» disse lui mentre con una mano comincia a giocare con i suoi capelli e con altre gli afferravo la spalla per stampargli qualche bacio sul collo. Mi eccitava anche solo il pensiero di lui e averlo tra le mie braccia era la sensazione più bella del mondo.

Quello che non ti ho mai dettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora